GROTTAMMARE – Riportiamo un comunicato, giunto in redazione, del sindaco di Grottammare Enrico Piergallini in merito alle polemiche rilasciate alla stampa da parte del consigliere comunale Lorenzo Vesperini dopo il tentato scippo in piazza Carducci avvenuto nella serata del 10 dicembre.

A proposito del grave episodio avvenuto in piazza Carducci sabato scorso, ho già riferito di aver subito sentito i responsabili delle forze dell’ordine, i quali mi hanno confermato la massima attenzione su tutto il territorio cittadino, non solo nel quartiere Ischia II. Alto livello di guardia, dunque, da parte di tutti, senza minimizzare affatto l’accaduto.

Non mi sorprende che il consigliere Lorenzo Vesperini colga l’occasione di questo spiacevole fatto per indossare gli stivali e la stella di latta e fare lo sceriffo, accusando ovviamente l’Amministrazione. La polemica tra minoranza e maggioranza fa parte del solito stucchevole teatrino della politica che ancora aspetta di essere rinnovata.

Mi sorprende piuttosto che Vesperini proponga come soluzione la videosorveglianza del territorio. Ma come? È lo stesso Vesperini che sedeva sulla poltrona del consiglio comunale il 28 ottobre scorso? In quella seduta del Consiglio infatti questa maggioranza ha proposto l’approvazione del “Regolamento comunale per la disciplina della videosorveglianza”, che è di fatto  il primo indispensabile atto per procedere all’attivazione di un sistema di videosorveglianza della Città che rispetti la normativa sulla privacy.

Ebbene, il consigliere Vesperini fu contrario all’approvazione di questo regolamento. Lo ripeto: contrario. Il perché è inspiegabile.

In quell’occasione balbettò che le telecamere sarebbero servite soltanto per fare le multe. E hai voglia a spiegargli che strumenti come il Photored – il dispositivo per il rilevamento fotografico dei veicoli che passano col semaforo rosso – non hanno bisogno dell’approvazione di alcun regolamento sulla privacy (Vesperini si legga ad esempio la sentenza della Corte di cassazione n. 8415 del 27/4/2016 nella quale si specifica che il Photored non è equiparabile a un impianto di videosorveglianza); hai voglia a ribadirgli che se questa Amministrazione avesse voluto fare multe con i nuovi strumenti elettronici che la tecnologia oggi fornisce l’avrebbe potuto fare senz’altro da un giorno all’altro.

Il consigliere non capì o fece finta di non capire. La verità è che votò contrario poiché non sopportò che questa Amministrazione intervenisse in maniera responsabile anche sulla questione sicurezza.

Insomma: piuttosto che fare i soliti proclami, Vesperini dovrebbe imparare a valutare con maturità le singole proposte e, quando queste sono trasversali come nel caso della videosorveglianza, collaborare con la maggioranza. Come sempre però è più facile parlare che agire. Troppo comodo.