GROTTAMMARE – Il 30 novembre è terminata, a Grottammare, un’altra edizione de “Il Mese della Partecipazione”. La serie di incontri tra l’amministrazione comunale e i cittadini dei vari quartieri e zone della città.

L’iniziativa era stata avviata il 3 novembre e ha visto l’aggiunta di tre convegni legati alla trasparenza e accessibilità (life sharing, giornata contro la corruzione, abbattimento barriere architettoniche).

Abbiamo tracciato un resoconto con il consigliere comunale delegato alla Partecipazione, Stefano Novelli.

Stefano, questa edizione è stata ‘segnata’ anche dai drammatici eventi legati ai sisma di agosto e ottobre.

“Esatto, il primo incontro è avvenuto pochi giorni dopo la scossa del 30 ottobre che ha causato disagi nel nostro territorio e in tutta la Provincia. Problemi che si sono aggravati dopo la scossa del 24 agosto. Amministrazione, Protezione Civile e Forze dell’Ordine hanno fatto fronte comune per affrontare l’emergenza e aiutare i cittadini che avevano inoltrato problemi per abitazioni ed esercizi commerciali, oggetti di varie rilevazioni. Gli stessi cittadini sono stati comunque eccezionali, fin da agosto, a fornire qualsiasi tipo di aiuto per le persone maggiormente colpite dal dramma del sisma. Nella tragedia è stato possibile, per fortuna, vedere il lato bello e solidale della nostra gente. Menzione anche per i nostri albergatori che, insieme agli altri del territorio, si sono immediatamente attivati per ospitare chi si è ritrovato senza casa”.

Un tuo pensiero su questa edizione de ‘Il Mese della Partecipazione’.

“E’ una realtà costante. Questa condivisione, fin dal 1994, ha assicurato trasformazioni di vario genere nell’intero territorio comunale. In questa edizione, a parte gli ultimi due incontri influenzati dal pungente freddo, c’è stata molta partecipazione da parte dei cittadini. Un format che piace. Abbiamo ascoltato le richieste e anche le critiche delle persone, annotato i loro bisogni e illustrato gli interventi realizzati e quelli previsti nel nuovo anno. E mostrato anche i costi. E’ stato bello suscitare interesse e proporre temi della politica contemporanea”.

E’ stato difficile spiegare ai cittadini dell’annullamento della Grande Opera?

“Dispiacere è il termine giusto. Siamo rammaricati per il dietrofront della Fondazione Carisap per Anima che poteva dare alla città l’opera di uno dei più grandi architetti mondiali. Sarebbe stata la prima e unica opera ‘italiana’ di Bernard Tschumi. Puntavamo molto sulla realizzazione di Anima ma anche numerose amministrazioni del Piceno. Infatti la Grande Opera avrebbe portato benefici pure ai Comuni limitrofi. Peccato”.

Tra gli interventi effettuati e futuri, illustrati alla cittadinanza, qual è stato particolarmente apprezzato?

“C’è stato parecchio interesse per gli argomenti inerenti alla manutenzione e alla pulizia. Curiosità e attenzione per l’attivazione a breve di raccolta rifiuti Porta a Porta 2.0 nel quartiere Ischia II. Anche l’imminente restyling di piazza Carducci è stato apprezzato. Inoltre ha avuto molto consenso  il via libera al Regolamento che disciplina l’installazione di sistemi di videosorveglianza. E’ stato bello anche riscontrare positività per la realizzazione di un polo culturale all’ex ospedale facendo divenire l’area un vero e proprio polmone per le associazioni che organizzano gli eventi al Paese Alto e in città”.

Opposizione e minoranze hanno avuto, spesso, da ridire sul ‘Mese della Partecipazione’.

“Partecipano agli incontri e credo che questa sia un’ulteriore risposta del nostro modo di fare democrazia partecipativa. Come detto prima, questi incontri servono pure per raccogliere critiche costruttive. Da dibattiti e discussioni, civili, possono nascere grandi progetti per l’intera collettività”.