TERAMO –  Alteravano il cronotachigrafo  del camion manomettendolo attraverso una rudimentale calamita, montata ad arte e nascosta nel bulbo del cambio, in grado di alterare illegalmente i tempi di guida e di riposo.
A seguito di due controlli fatti a novembre, a Giulianova e Martinsicuro, la polizia stradale di Teramo è riuscita a smascherare due conducenti, di altrettante ditte di autotrasporto della provincia, sui cui fogli di registrazione del cronotachigrafo non veniva annotato nulla, come se i mezzi fossero in realtà fermi.

La finalità era quella di dimostrare, in caso di eventuali controlli, che veniva regolarmente osservato il riposo prescritto dalla normativa vigente che impone a tutti i conducenti di veicoli pesanti che, nell’arco delle 24 ore, sia effettuato un tempo di fermo ininterrotto di 11 ore al giorno che può ridursi a 9 ore, per non più di 3 volte in 2 periodi comunque interrotti dal riposo settimanale.

I conducenti sono stati invece sorpresi dai poliziotti a circolare mentre avrebbero dovuto completare le loro ore di previsto riposo giornaliero. E’ stata riscontrata, infatti, la manomissione del cronotachigrafo, strumento deputato alla registrazione dei tempi di guida e di riposo che tutti i conducenti di mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate sono tenuti ad attivare.I cronotachigrafi erano stati alterati mediante una calamita che consentiva di falsare le registrazioni.

Ai due sono state contestate le violazioni previste dal Codice della Strada: sanzione di euro 1696,00, dieci punti di decurtazione dalla patente, sospensione della patente da 15 gg. a 3 mesi. Altresì sono stati deferiti all’A.G. per “rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro”.

Il tachigrafo digitale altro non è che la scatola nera di tutti i mezzi pesanti che trasportano merci o persone: la manomissione mette seriamente a rischio gli utenti della strada ed è dettata solo dal guadagno illecito di aziende poco serie.