SAMB IN SERIE B. La Samb può puntare alla serie B. È una mia personale convinzione ma, credo, con basi molto valide. Anche se le eccezioni esistono sempre, quando la Sambenedettese a questo punto del campionato è stata in lotta per la promozione o per i play off ha sempre raggiunto l’obiettivo. Mi spiego meglio: quando il primo posto o la zona play off sono stati a distanza abbordabile come o poco più di adesso (appena due punti) la società rossoblu o è stata promossa in serie B oppure è entrata negli spareggi promozione. Lo dicono i numeri che settimanalmente controllo mettendoli a confronto con i campionati precedenti disputati dalla Samb nella terza serie nazionale.

A proposito di eccezioni, a dir la verità, una c’è già stata e clamorosa tanto che gli ultra cinquantenni ancora la ricordano. Era il campionato 1970-71 e i rossoblu, a dieci giornate dalla fine, vantavano un distacco di ben sette punti sulla seconda. Ben sette perché a quei tempi la vittoria valeva due punti e non tre. Oggi sarebbero stati più di dieci. Successe che per ‘incomprensioni’ tra l’allenatore Natalino Faccenda e alcuni calciatori ci fu un po’ di sconquasso nella squadra e fummo superati da Massese e Ascoli con i toscani promossi tra i cadetti. Deduco quindi che un’eccezione di quel tipo basta e avanza.

Qualcuno dirà che è meglio non parlare di promozione in serie B per scaramanzia. Io non ci credo e quindi dico che le condizioni per salire di categorie ci sono e come. Lo dice la storia ma c’è anche un motivo importante: quando il tifo rossoblu è stato sollecitato (vedasi casi sopra accennati)  il raggiungimento di certi traguardi è stato notevolmente agevolato da una passione incredibile, direi fuori dalla norma, che trascina. Una spinta come sanno darla loro è rara da trovare in altri ambienti. Appunto, lo dice la storia.
Sapevo che la famiglia Fedeli ci crede più di tutti ma mi ha fatto felice ascoltare certe parole da Alessio Di Massimo ospite ieri della nostra Web TvVoglio raggiungere la serie B con la Samb“.

Un altro motivo genera il mio ottimismo al di là della nostra forza intrinseca e delle potenzialità societarie. Il numero elevato di squadre forti, ben nove, come spiegano benissimo i risultati fino ad oggi (Pordenone, Venezia, Padova, Reggiana, Parma, Feralpisalò, Gubbio, Bassano e… Samb) e quello di squadre deboli (non faccio nomi perché anche qui la classifica parla da sola) farà sì che i punti per arrivare primi a maggio 2017 non saranno tanti come di mostra il confronto con gli altri due gironi di “serie C”.

È chiaro oramai che la “corazzata” non c’è e se le forti si rafforzeranno nel mese di gennaio, stessa cosa può fare la Samb. A questo proposito Franco Fedeli ha parlato chiarissimo e non potrà più tirarsi indietro se a 4 giornate dalla fine, cioè dopo Samb-Modena, la classifica sarà simile a quella odierna.