“Dalla culla e non dalla scuola deriva l’eccellenza di qualunque ingegno”

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A Pietro Aretino, poeta e scrittore cinquecentesco è attribuita tale massima. Di non difficile lettura peraltro, visto che il significato di questo estratto delle sue Lettere sottolineerebbe come il fattore genetico ci verrebbe da dire, più che l’educazione, contribuisca alla formazione di un uomo.

Posizione per certi versi condivisibile se analizziamo alcuni casi eclatanti. Più o meno tutti conoscono infatti la storia di Albert Einstein e dei suoi problemi a scuola, degli scontri con i professori, tutte circostanze che però non gli impedirono di diventare uno dei più importanti uomini di scienza della storia dell’umanità. Il “peso” della scuola sul percorso formativo e lavorativo delle persone dunque è oggetto di diverse correnti di pensiero. Da una parte chi crede ciecamente al ruolo dell’istituzione scolastica come perno di vita e dall’altro chi lo considera meno rilevante rispetto alle pure capacità intellettuali di ognuno.

Può quindi capitare che una persona emerga nella vita e negli studi pur seguendo un percorso non lineare. A partire dalla scuola superiore, considerata un po’ da tutti come il primo grande spartiacque nella formazione di una persona, una sorta di giudice di primo grado con il compito di decidere il prosieguo della vita, scolastica o lavorativa che sia, dei suoi studenti. E allora capita che il primo della classe alle superiori non prosegua gli studi all’università, oppure che un diplomato al liceo classico diventi un matematico di successo. Ipotesi sicuramente possibili ma non statisticamente probabili, quando si analizzano e aggregano i grandi numeri.

Come facciamo a capire allora, per esempio, quale scuola superiore sia la migliore, in assoluto o in funzione di un determinato percorso formativo, ovvero in preparazione di quella o l’altra facoltà? Può venirci in aiuto un particolare strumento, ovvero la piattaforma Eduscopio, un progetto legato alla Fondazione Giovanni Agnelli che propone un vero e proprio motore di ricerca che custodisce i dati di quasi tutte le scuole d’Italia.

Quali le scuole migliori in città? A confronto Itc e i licei classico e scientifico

L’idea di fondo del progetto eduscopio.it è quindi quella di valutare gli esiti e il valore della scuola secondaria, analizzando i risultati universitari e lavorativi dei diplomati. Il sito analizza quindi i voti e il numero di diplomati di ogni scuola e le fasi successive al diploma per trarre delle indicazioni generali sulla qualità di una scuola superiore piuttosto che un’altra, fornendo un buon indicatore sui migliori istituti che il territorio offre.

Grazie a questo strumento abbiamo deciso di analizzare, in funzione dell’istruzione universitaria, le principali scuole superiori di San Benedetto ovvero “l’Itc Capriotti”, Il “Liceo Scientifico Rosetti” e il Liceo Classico Leopardi”. Dalla ricerca escono fuori delle statistiche interessanti.

Chi sono i primi della classe?

I primi della classe in Riviera sembrano essere i liceali “classici”, che si diplomano mediamente al “Giacomo Leopardi” con il voto medio di  78,50, che si alza a 81 se prendiamo in considerazione solo chi prosegue gli studi all’università. Analizzando poi le carriere universitarie, gli studenti del liceo sambenedettese, cresciuti a pane e versioni, tendono ad andare bene anche nelle facoltà che scelgono dove hanno una media voto, agli esami, di 27,64.

I ragionieri sono invece un po più ‘scansafatiche’ dei loro coetanei liceali, con una media voto al diploma di 72,50 e una media agli esami universitari di 24,19 per chi esce dall’Itc “Capriotti”. Al Liceo Scientifico “Rosetti” invece, il voto medio per i diplomati è 79, 35il migliore fra i tre istituti presi in considerazione. I diplomati nel nostro scientifico poi, sembrano avere un profitto piuttosto alto anche all’università dove hanno una media agli esami di 27,60, di poco inferiore alla media dei diplomati al classico.

La carriera universitaria dei diplomati a San Benedetto

Come prevedibile i due licei hanno una percentuale di iscritti all’università più alta rispetto alla “ragioneria” portando entrambi il 94% dei loro diplomati a iscriversi almeno al primo anno, degli studenti diplomati allo scientifico “Rosetti” poi, l’84% supera l’anno da matricola senza ritirarsi mentre tra i “classicisti” l’87%. I diplomati all’Itc “Capriotti” che scelgono di iscriversi a una facoltà invece sono il 64%, una media più bassa per forza di cose rispetto ai licei per le maggiori opportunità di immediato impiego magari, ma in ogni caso sopra alla media regionale delle “ragionerie” che portano all’università in genere, nelle Marche, il 55% dei loro diplomati.

Altrettanto prevedibile è che il 67,4% dei “ragionieri” scelga un indirizzo economico-statistico e non è un caso che il 64% di tutti i diplomati all’Itc “Capriotti” scelga l’Università Politecnica delle Marche, con la stragrande maggioranza di questi iscritti che sceglie la facoltà di Economia.

Che facoltà scelgono e dove vanno a studiare i sambenedettesi

Per quanto riguarda invece la destinazione universitaria di quelli che passano l’esame di maturità al liceo, qualche sorpresa in più c’è. Gli studenti del liceo classico “Leopardi” infatti, scelgono sorprendentemente i numeri ai libri di letteratura. Quasi il 35% di loro sceglie infatti facoltà tecniche o scientifiche mentre solo il 22% facoltà umanistiche. L’università preferita da chi ha una maturità classica in città sembra poi essere, col 15,4%, l’Università di Macerata.

I diplomati allo scientifico di San Benedetto invece scelgono in massa, con quasi il 53%, facoltà di indirizzo scientifico (24%) o tecnico come ingegneria o similari (28,8%). Solo l’11,5% di loro sceglie materie economiche e ancora meno si “butta” su facoltà umanistiche (10%). Anche per gli studenti del “Rosetti” poi, certamente per questioni geografiche e logistiche, l’Università preferita sembra essere la Politecnica delle Marche (scelta dal 26, 7% di loro) ma anche l’Alma Mater di Bologna esercita il suo fascino col 15,9% dei ragazzi sambenedettesi diplomati allo scientifico che la sceglie come sede dei propri studi universitari.

Insomma se siete giovani studenti o genitori attanagliati dal dubbio su quale scuola superiore sia la migliore, lo strumento messo a disposizione da Eduscopio può essere utile. Sempre tenendo presente che le statistiche e le medie generali non possono prevedere o catalogare le sorprese che la vita può riservare a un giovane studente. E neanche sarebbe giusto.