SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Era il 26 luglio scorso quando la Samb ufficializzava l’arrivo di Alessio Di Massimo, attaccante di Sant’Omero che nella stagione precedente aveva impressionato proprio a San Benedetto, con la maglia dell’Avezzano, facendo innamorare il presidente rossoblu Franco Fedeli.
Su Di Massimo, dopo i 5 gol con l’Avezzano in 12 partite, si era fiondata nientemeno che la Vecchia Signora: così il giovane classe 1996 abbandonava la Serie D per giungere nella formazione Primavera della Juventus. Dove non ha sempre giocato da titolare ma si è spesso fatto ben valere, come testimonia il suo gol (su rigore) valso la vittoria del prestigioso Torneo di Viareggio.
La Juve però non lo ha confermato: il suo cartellino è stato acquistato dal Pescara, frattanto approdato alla Serie A. Fedeli però, dopo lunga corte, lo ha portato a San Benedetto.
Fino ad ora Di Massimo ha giocato 12 partite segnando tre gol (due su rigore) compresa la perla valsa il vantaggio con il Padova. Solo 7 volte è partito titolare. Il suo rendimento, a nostro avviso, è stato pienamente sufficiente, pur se condividiamo il giudizio di Palladini: può fare molto meglio.
Eppure Di Massimo, forse complici alcune dichiarazioni un po’ improvvide del suo staff e gli elogi di Fedeli che hanno caricato l’ambiente di aspettative, è finito nell’occhio della critica cittadina. Non è un caso. Spesso a San Benedetto i giocatori del suo tipo destano entusiasmi o critiche eccessive. Si pensi, per restare ai tempi recenti, a giocatori come Criniti o di recente a Di Vicino e Napolitano. Applausi per i gol e i dribbling, fischi per un passaggio sbagliato. Questo sta avvenendo con Di Massimo.
Di Massimo ha appena 20 anni, ha buone qualità tecniche e quando gioca il pallone di prima intenzione dimostra anche di avere una visione di gioco rara. Ha anche buon dribbling anche se deve imparare a capire a non essere lezioso. Non ha ancora acquisito la capacità di inserirsi e ricevere assist in profondità dai compagni, come ad esempio riesce in maniera eccellente Mancuso. È insomma una buona risorsa per questa Samb, un giocatore universale per l’attacco e con potenzialità che potrebbero rivelarsi ulteriormente utili nei mesi a venire.
Considerare invece il giovane Torano una zavorra per il gruppo rossoblu rischia di essere controproducente, per lui ma anche per la Samb. Palladini sta gestendo il ragazzo nella maniera migliore e non resta che attendere per assistere a una sua probabile maturazione: non dimentichiamo che sta giocando per la prima volta tra i professionisti.
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Di Massimo spesso gioca di Fioretto mentre il resto della squadra usa la Spada, purtroppo fino ad ora le sue giocate sono state poco concrete sia per quanto riguarda la profondità che nel gioco di squadra..spesso la sua logica tattica non ha trovato condivisioni sia in campo che tra il pubblico…Indubbiamente ha delle qualità e sono d’accordo il suo cammino sufficiente…Deve pero’ essere piu’ umile e cattivo in campo…oltre che acquisire quella capacità tattica che potrebbe imporgli la titolarità.
Il peggior nemico di Di Massimo è Di Massimo, la fretta, e il suo procuratore.
Non si possono discutere le sue potenzialita’ certo ma sembra spesso avulso dalle manovre della squadra . Non so se é perfettamente inserito nel gruppo mi sembra di no .
Cmq aspettiamolo a meno che il pescara a gennaio. …………..
Domani pomeriggio sarà nostro ospite per la diretta streaming
Cerchero ‘ di esserci almeno telefonicamente grazie