Dal numero 1292 di Espresso Rossoblu

Commento. Ritmo altissimo nel primo tempo da ambo le formazioni con la Samb che attacca di più ma senza scoprirsi troppo. Quindi facendosi trovare preparata a respingere le azioni degli ospiti che partono sempre da un lancio lungo dell’ex Loviso che, per la verità, sembra aver perso la rapidità che caratterizzava i suoi movimenti ai tempi della Samb. I pericoli sono però tutti per il portiere dei bergamaschi che prima deve intervenire per fermare un tiro all’incrocio di N’tow ma nulla può su tocco ravvicinato di Sorrentino. L’unico brivido al 41’ per un potenziale autogol come quello di Lumezzane.

La ripresa sembra essere la fotocopia del primo tempo nel quale gli ospiti sono stati sicuramente inferiori alla Samb, nonostante fossero accreditati come squadra di ottimo livello. Lo è ma i rossoblu oggi hanno dimostrato di essere nettamente più forti come dimostrano i punti di differenza in classifica. Significa anche che la Samb merita di stare così in alto.

Perché non ha vinto? Ma, anche, perché ha rischiato di perdere? Per motivi che nel calcio si ripetono spesso e contro i quali si può far poco. Dopo che nel primo tempo è esistita una squadra sola, nei primi minuti della ripresa un errore di N’tow, per altro oggi tra i migliori in campo, ha causato il gol degli ospiti che definire casuale non è sbagliato.

Da quel momento la gara è cambiata perché i ragazzi di Palladini, convinti giustamente di avere di fronte una squadra inferiore, hanno messo la ‘quarta’ per tornare subito in vantaggio. Con troppa foga però. Causando due errori in uno. Il primo perchè per far gol serve la calma o meglio la freddezza che, non essendoci stata, ha portato ad errori importanti nell’area piccola ben difesa dall’esperto 32enne Nordi.

Una foga che ha portato i centrocampisti a preoccuparsi di attaccare badando meno alla fase difensiva. Se ci avete fatto caso, oggi Sabatino ha stazionato quasi sempre nella metà campo ospite.

Il risultato è stato lo sguarnimento della difesa che in tre occasioni è stata favorita dai rimpalli e, clamorosamente, in una da un marchiano errore di Minelli che ha tirato in bocca al bravo Aridità che oggi ha perso l’imbattibilità dopo 229 minuti. In questi casi la sfortuna prende anche le sembianze dell’arbitro che ha negato un evidente rigore su Sorrentino a metà ripresa.

Io sono più amareggiato oggi che dopo le sconfitte di Bassano e  Reggio Emilia. Lo sarà ancora di più il tecnico rossoblu per i rischi che la squadra ha corso e che non correva più dalla gara con il Mantova. Servirà da lezione.

Nota polemica: la Samb ha indossato stavolta una maglia di colore verde che non è piaciuta a nessuno, fino a prova contraria. Primo perché l’occhio vuole la sua parte e l’abitudine a certi colori (il rossoblu) è difficile da cambiare in soli 90 minuti. Secondo perché, colore a parte, non è nemmeno bella. Anche qui fino a prova contraria