SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Curriculum di tutto “rispetto” per un ragazzo di 19 anni, originario della Russia.

Il 2 agosto 2015 aveva avvicinato un giovane studente universitario sul lungomare di San Benedetto del Tronto accusandolo dapprima di avergli sottratto il proprio telefonino, e poi gli ha strappato con violenza dal collo una catenina in oro giallo. Subito dopo aveva passato l’oggetto prezioso a un individuo non identificato, datosi ad una precipitosa fuga. Il 21 maggio e l’11 settembre 2016 aveva strappato con violenza le catenine d’oro dal collo di altri giovani all’interno di due locali sambenedettesi, nel secondo caso con il concorso certo di un suo amico in corso di identificazione. Entrambe le volte era riuscito ancora a sbarazzarsi del maltolto.

Sono queste le rapine contestate al ragazzo tratto in arresto il 26 novembre da personale del Commissariato di Polizia di San Benedetto del Tronto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dalla giudice Giuliana Filippello del Tribunale di Ascoli. Il provvedimento restrittivo nei confronti del giovane è stato emesso su richiesta del Pm Umberto Monti a conclusione di indagini svolte dalla locale Sezione Anticrimine.

Il grave quadro indiziario a carico del  ragazzo si fonda essenzialmente sulle dichiarazioni rese sia dalle parti offese che dai testimoni oculari ai fatti. In tutti i casi il giovane era stato identificato alla presenza delle parti offese dagli agenti delle Volanti intervenute sul posto nell’immediatezza del fatto.

L’arrestato, condotto presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno, annovera precedenti di polizia per altri analoghi episodi criminosi risalenti all’agosto dello scorso anno avvenuti nel nord Italia all’interno di locali adibiti a discoteche.

Maggiorenne da poco più di 5 mesi era stato pure  tratto in arresto in flagranza del reato di rapina per aver, in concorso con altra persona non identificata, violentemente strappato dal collo di un giovane avventore due collanine all’interno di una discoteca riminese. Quella volta entrambe le catenine gli erano state ritrovate addosso nell’immediatezza del  fatto.