SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel pomeriggio del 25 novembre è avvenuta la riunione voluta dal Comune di San Benedetto con tutte le amministrazioni del Piceno. Coinvolte anche le organizzazioni rappresentative delle attività produttive del territorio.

Un incontro franco ma all’insegna della cortesia durato circa due ore dove si sono registrati anche momenti emotivi. Ognuno si è fatto portavoce della propria gente, ferita dagli eventi sismici, dimostrando però determinatezza nel reagire.

Lo scopo dell’incontro era “l’individuazione di strategie comuni per valorizzare il Piceno quale area turistica di eccellenza all’indomani degli eventi sismici che hanno inevitabilmente creato incertezza sul futuro di questo comparto”.

In molti, tra sindaci e rappresentanti dei Comuni del Piceno (Offida, Cupra, Acquaviva, Rotella, Montedinove, Colli del Tronto, Acquaviva, Grottammare, Ascoli, Acquasanta, Arquata, Spinetoli, Montefiore, Monsampolo) hanno risposto e partecipato all’invito presentandosi nel municipio di San Benedetto.

Ad aprire l’incontro è stato il sindaco Pasqualino Piunti: “Nel nostro territorio i turismi sono tanti. Ma non dobbiamo correre il rischio di dividerci in questo momento delicato dopo i gravi eventi sismici. Vogliamo condividere una strategia comune. A noi Comuni spetta l’accoglienza ma portando una linea unica in Regione, che si occupa del turismo dopo la legge Del Rio, possiamo farci sentire adeguatamente. Dobbiamo tramutare la disgrazia in opportunità. Da questo incontro voglio sentire pareri e anche critiche. Tutto per l’unità, fondamentale per portare eccellenza e ricchezza nella provincia di Ascoli”.

Poco dopo l’assessore allo Sport e Turismo, Pierluigi Tassotti, ha mostrato ai presenti delle slide per fare il punto della situazione e offrire alcuni spunti per creare una rete: “Abbiamo prodotti turistici di ogni genere possibile. La nostra esigenza è di rendere il Piceno come unica destinazione per il turismo. Come fare? Con politiche comuni di accoglienza, la realizzazione di un cartellone condiviso di eventi, un modello di rete museale e azioni di coesione territoriale per le zone colpite dai sisma. Creare un brand turistico territoriale. Con quale strumento? Una sottoscrizione di un protocollo d’intesa con tutti i Comuni del Piceno per un unico coordinamento delle politiche di accoglienza. Quest’ultima non va assimilata all’ospitalità. Abbiamo un grande patrimonio ma dobbiamo comunicarlo adeguatamente per ottenere del benessere”.

Ad aprire il dibattito è stato il sindaco di Offida, Valerio Lucciarini: “Bello l’invito del Comune di San Benedetto. Bisogna trovare un percorso unitario post terremoto però molti di noi sono ancora in emergenza. Tanti sono evacuati dai nostri borghi. Dobbiamo cominciare a trovare delle opportunità all’interno del decreto uscito di recente. Il turismo è importante ma prima dobbiamo far rientrare la nostra gente, con una ricostruzione adeguata, nelle loro case e attività. Inoltre dobbiamo dire ai turisti che se vogliono bene alle Marche, devono venire da noi in vacanza. Il protocollo d’intesa va bene ma bisogna guardarlo con occhio clinico. Noi dell’entroterra temiamo i disagi che si possono creare dopo questi ultimi eventi sismici. Agli operatori turistici devono essere allargate le maglie, non ci deve essere rigidità ma permesso dagli enti preposti. Inoltre la costituzione di tre distretti turistici ha fatto in modo che a noi sindaci ci tirassero giacche e cravatte e siamo stati costretti a stazionare in più di uno. Qualcosa, quindi, non va. L’auspicio è di aprire una fase nuova superando il campanilismo e creare una piattaforma di crescita e rilancio”.

Anche il sindaco di Monsampolo, Pierluigi Caioni, bacchetta i tre distretti turistici: “Non è una bella cosa che loro ci hanno chiesto con chi stare. Noi vogliamo stare con tutti coloro che aiutano nella promozione. I distretti facessero un corpo unico, si chiariscano fra loro altrimenti si rischia una divisione. Dobbiamo cominciare a capire come non buttare via la prossima stagione turistica. Ringrazio San Benedetto per l’invito odierno. Fare gruppo va bene ma solo se serve a stimolare Regione e Governo ad aiutarci a ripartire”.

E’ intervenuto anche il presidente provinciale della Confesercenti, Sandro Assenti: “Sul nostro territorio c’è sempre stato un campanilismo assurdo, controproducente. Dobbiamo cogliere questa occasione per fare sinergia. Prima di tutto compiere un esame di coscienza e poi procedere coesi. Inoltre dobbiamo tornare al concetto di normalità. I Media trasmettono di continuo immagini del terremoto. Penalizzano il nostro territorio. Ci dobbiamo rivolgere all’Italia e all’Estero. Pubblicizzare prodotti locali e dare respiro all’area facendo capire ai forestieri che non devono avere paura di venire qui. Inoltre bisogna lavorare seriamente sulla parte telematica. Il Web è parte fondamentale, da svariato tempo, per ottenere visibilità e fornire comunicazione”.

In seguito ha preso la parola Marco Fioravanti, presidente del consiglio comunale di Ascoli: “Porto i saluti del sindaco Castelli e ringrazio San Benedetto per l’invito. Ma ringrazio tutti i sindaci del territorio che sono i nuovi eroi di questa epoca storica: perché affrontano e combattono un’emergenza importante. Il nostro territorio è davanti a un bivio: o si va insieme o si va a casa. Bisogna cambiare prospettiva. Se allarghiamo l’orizzonte nel nostro territorio ampliamo presenze e guadagni. Trasformiamo la tragedia in opportunità. Naturalmente bisogna ricostruire i luoghi storici del turismo oltre alle case naturalmente, opere incomplete scoraggiano il forestiero. Non dobbiamo parlare dei sisma ma della forza del marchigiano e dell’uomo piceno, rappresentato in primis dal primo cittadino di Arquata, Aleandro Petrucci. Infine la politica non entri nei distretti turistici e facciamo sentire la nostra voce in Regione”.

Anche il presidente della Confcommercio, Fausto Calabresi, ha espresso un pensiero: “Noi della Confcommercio siamo pragmatici e da anni abbiamo in cartellone una manifestazione che pubblicizza le eccellenze del nostro territorio. Siamo disponibili con tutte le comunità, anche con quelle che non possono ospitare al momento iniziative. Bisogna trasformare disgrazia in opportunità“.

Il presidente dell’Itb Italia, Giuseppe Ricci, si rivolge ai mezzi di comunicazione: “Dobbiamo coinvolgere giornalisti di fama nazionale del territorio come Remo Croci (giornalista Mediaset) oppure il romano Diego Bianchi (conduttore e giornalista di Gazebo) che viene sempre in vacanza sulla nostra costa. Devono darci una mano, far capire alle persone che non devono avere paura del nostro territorio mostrando la nostra forza e reazione. Inoltre le amministrazioni comunali devono lavorare per tenere in condizioni buone città e spiagge per rendere appetibile la Provincia”.

Toccante l’intervento di Aleandro Petrucci, sindaco di Arquata: “Stavamo superando il sisma del 24 agosto, che ci ha causato 51 morti, ma le scosse di ottobre hanno reso il nostro un Borgo da zero abitanti. Tutti sono andati via e la maggior parte ospite a San Benedetto, città che ringrazieremo per sempre. La mia gente sta bene qui ma vuole tornare a casa, la montagna è la nostra vita. Attendiamo le casette di legno al più presto. Io vorrei migliorare la viabilità. Ho detto al Premier Matteo Renzi di sistemare la Salaria che è un punto fondamentale per la nostra gente e le loro attività. E’ inaccettabile che da Arquata ad Acquasanta ora ci si metta come per arrivare in Riviera. I nostri cittadini devono tornare nella loro terra. Inaugureremo a breve la scuola costruita con i fondi raccolti dal Corriere della Sera e da TgLa7 con la presenza dei direttori Fontana e Mentana ma sarà vuota dato che gli alunni sono qui. Siamo montanari e ce la faremo a svoltare pagina ma dobbiamo ora essere uniti tra noi”.

Ha preso parola, poco dopo, il sindaco di Rotella, Giovanni Borraccini: “E’ un periodo difficile che solo chi lo vive in prima persona puà capire. Anche noi siamo in difficoltà. Il 20% della popolazione è sfollata. Non abbiamo più chiese. Centro storico presenta gravi problemi. Il municipio è inagibile come i vari cimiteri. Unica notizia buona è che non ci sono state vittime. Ripartiremo ma solamente con un’unica voce si potrà ottenere qualcosa. Sinergia fra vari enti. E bisogna fare una ricostruzione psicologica perché siamo tutti terrorizzati, turisti compresi”.

Anche l’assessore Simone Splendiani di Grottammare punta sul fattore psicologia: “Dopo il 24 agosto molti turisti sono andati via e hanno disdetto per paura. Stessa cosa sta avvenendo dopo ottobre. Siamo colpiti non solo dai danni materiali ma anche da quelli d’immagine. Bisogna ragionare insieme, fare un corpo unico altrimenti non andremo tanto avanti”.

Il presidente Bim Tronto, Luigi Contisciani, nel suo intervento afferma: “Creare rete unica del territorio. Sinergia totale tra mare e monti. Puntare anche sul ripristino della viabilità, specie sulla Salaria, parte molto importante del turismo”.

Il vice sindaco di Acquasanta, Gigi Capriotti, annuncia ai presenti: “Non abbiamo nulla da offrire. E’ tutto distrutto da noi. Mettiamo la nostra disponibilità ma non possiamo ospitare niente. Non abbiamo strutture e chiese. I campi santi sono un disastro. Ma noi non molleremo. Mi hanno chiesto se mi sarei candidato ugualmente se avessi saputo dell’arrivo del terremoto. Ebbene la mia risposta è stata sì. Con più forza, per aiutare la mia gente”.

Il sindaco di Cupra, Domenico D’Annibali, ribadisce: “Dobbiamo dare tutti una mano, Media compresi. Uniti per dire alla Regione Marche di spostare le loro forze sul nostro territorio”.

Il primo cittadino di Montedinove, Antonio Del Duca, ha affermato: “Dobbiamo essere uniti anche nel far ripartire le nostre attività. Se vogliamo portare fuori dal territorio i nostri prodotti buoni dobbiamo fare questo. Ci vuole intera coesione. In mare si vendano le cartoline della montagna e viceversa. Basta campanilismo. Facciamo un progetto unico”.

Il sindaco di Acquaviva Picena, Pierpaolo Rosetti, conclude il dibattito dichiarando: “Bene questo incontro. Ma dal prossimo vogliamo sapere ‘Chi fa’ e ‘Cosa fa’. Altrimenti perdiamo tempo. Sono favorevole a un grande evento che unisca l’intero territorio”.

Soddisfatto dell’incontro il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti: “Contento che tutti abbiano espresso un’opinione. Bisogna creare opportunità dalla disgrazia. Bisogna dirlo alla Regione Marche. I nostri Comuni non hanno tanto risorse e abbiamo bisogno delle loro. Non strumentalizziamo e non guardiamoci indietro. Dobbiamo essere uniti, senza colori. Parliamo da persone. Chiederemo incontro con il presidente Luca Ceriscioli ma dovremo presentarci come voce unica per chiedere che i loro sforzi si spostino nel nostro territorio. Dobbiamo accendere le luci sulle cose positive che il Piceno offre all’Italia e non solo. Il protocollo d’intesa sarà fondamentale. Se spezzettiamo iniziative ci facciamo solo concorrenza e del male”.