SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Secondo posto in classifica alla vigilia di un finale di girone di andata che prevede tre partite in casa e una in trasferta. La tifoseria sogna il primo posto, già da domani, conseguente all’anticipo che vedrà la Samb giocare contro l’Albinoleffe dell’ex Loviso (ma non solo) e la capolista Venezia affrontare il Padova lunedì.
Ottavio Palladini smorza gli eccessivi entusiasmi anche se il suo ruolo di ‘pompiere’ non comporta l’obbligo di congelare l’affetto della tifoseria, utile soprattutto negli incontri casalinghi: “Noi pensiamo solo a battere l’Albinoleffe, poi se arriverà il primo posto tanto di guadagnato. Il campionato è lungo, adesso dobbiamo pensare di raggiungere il traguardo della salvezza, il che non è un modo di dire ma il primo obiettivo. Poi ce la giocheremo sempre con la voglia di ottenere il massimo”.
Un “massimo” che nel breve periodo si chiama Albinoleffe: “Una formazione di buon livello, con giocatori importanti come Loviso e Giorgione e Aniello, un giovane molto interessante come Aniello del 1997. Capace di giocare con il 3-5-2 o il 5-3-2, e che viene da cinque risultati utili nelle ultime sei partite, prima della sconfitta con la Reggiana. Sono organizzati e il nostro compito sarà quello di non farli ragionare e non lasciare magari a Loviso il pallino del gioco, anche se non giocheremo su di lui, ovviamente. Dobbiamo avere calma e pazienza”.
Una Samb che dovrà fare a meno del difensore Mori, influenzato, ma che recupera Ferrario: “Per sostituire Mori utilizzeremo uno tra Ferrario, Di Pasquale o Mattia – precisa l’allenatore rossoblu, mentre per quanto riguarda l’attacco le ultime prestazioni di Fioretti, subentrato, sembra possano indurre Palladini a schierarlo: “Vedremo tra lui e Sorrentino, sono giocatori dalle caratteristiche diverse, Fioretti sta attraversando un buon periodo di forma”.
E se si resta in attacco, si deve parlare di Di Massimo: “Non c’è nessun caso, io non ho niente contro di lui, il giocatore su 14 partite ne ha disputate 7 da titolare e 4 volte è subentrato per circa 580 minuti, e inoltre ad inizio campionato ha saltato alcuni incontri per infortunio. Secondo me la sua gestione procede molto bene, è un giovane che arriva dalla Primavera, seppur della Juve, dove non ha giocato con continuità. Il ragazzo può crescere molto perché ha grandi qualità, deve migliorare soprattutto in fase di non possesso palla”. E per confermare, Palladini cita Tortolano: “Lui di minuti ne ha fatti 800, è vero, ma ha giocato 8 volte da titolare ed è subentrato 3 volte”.
Bisogna parlare anche delle prospettive del mercato: in questo momento i riflettori sono puntati sul capocannoniere Mancuso, che ha realizzato 9 reti, e sul centrocampista Lulli, su cui è puntato anche l’interesse del Verona: “Io vedo che si stanno allenando molto bene e secondo me resteranno a San Benedetto anche se queste sono decisioni che spettano alla società”.
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