SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Operazione delle Forze dell’Ordine. Gli agenti del Commissariato di San Benedetto del Tronto verso le ore 12.35 del 22 novembre, a seguito della  richiesta al 113 da parte del parroco che gestisce la mensa della Caritas cittadina, sono giunti in via Manara (giorni fa avevamo effettuato un reportage sulla povertà, CLICCA QUI).

Giunti sul posto hanno notato due ubriachi  che si spintonavano con violenza ed urlavano tanto da recare disturbo a tutte le persone presenti.

Immediatamente gli agenti, con molta fatica, riuscivano a dividere i due uomini i quali, alla richiesta di fornire le proprie generalità si sono rifiutati tanto da rendere necessario l’accompagnamento in Commissariato per l’identificazione.

L’accompagnamento è stato molto difficile in quanto uno dei due uomini ha opposto una forte resistenza strattonando gli agenti e puntandosi con le gambe allo sportello dell’autovettura: arrivati davanti al Commissariato, sempre la stessa persona, si è rifiutato di scendere aggrappandosi agli appigli posti all’interno della volante.

Con moltissima fatica sono stati portati all’interno del Commissariato dove, effettuati tutti gli accertamenti di rito anche da parte del personale della locale Polizia Scientifica, i due soggetti sono stati identificati: un marocchino di 32 anni e un rumeno di 38 anni, ambedue con numerosi precedenti penali a carico e senza fissa dimora.

Entrambi sono stati denunciati all’Autorità per ubriachezza molesta e resistenza mentre il cittadino marocchino (avendo a suo carico due decreti di espulsione) è stato espulso dal territorio italiano.

Se per l’episodio che si è verificato il 22 novembre in prossimità della Caritas diocesana, in via Manara (quartiere Ponterotto) è stato evidenziato per l’intervento delle Forze dell’Ordine, un altro fatto molto simile è accaduto il 23 novembre sempre nella zona del quartiere Ponterotto.

Ne dà notizia Pietro Infriccioli, commerciante molto conosciuto a San Benedetto, il quale nella sua bacheca Facebook scrive di aver dovuto gestire un uomo, “visibilmente ubriaco”, il quale è “andato in escandescenza nel supermercato dove lavoro”. Al tentativo di Infriccioli di calmarlo, l’uomo ha continuato a urlare e minacciare persino di morte, in malo modo Infriccioli.

A quel punto è stato chiamato il 113 anche se l’intervento delle forze dell’ordine è giunto dopo circa 40 minuti dalla chiamata iniziale, tanto che l’uomo era andato via da alcuni minuti. “Una cosa del genere può capitare a chiunque e non è detto che tutti siano in grado di mantenere la calma a fronte di un comportamento del genere in un luogo pubblico” scrive Infriccioli su Facebook, che lamenta a suo parere anche il tardivo arrivo delle Forze dell’Ordine.