SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato al “Riviera delle Palme” arriva l’Albinoleffe e sarà una giornata di prime volte. Sarà infatti la prima volta che le due squadre si affrontano in assoluto. Almeno dopo la fusione fra Leffe ed Albinese visto che con i biancazzurri del Leffe i rossoblu si scontrarono nella stagione 1992-93 e in casa riuscirono a prevalere con un gol di Solfrini mentre al ritorno la Samb allenata da Boniek venne condannata anche da un gol di un giovane Pippo Inzaghi. Qui, qualche settimana fa, vi raccontammo la storia di quella gara.

Ma quella di sabato pomeriggio sarà anche la prima volta che Massimo Loviso, alla Samb nella stagione 2006-2007, tornerà da avversario nel “suo” Riviera delle Palme”, che calcò da 22enne sotto la guida tecnica di Guido Ugolotti e in compagnia, fra gli altri di Andrea Consigli, oggi un protagonista in Serie A e in Europa League col Sassuolo. Dopo quella stagione, che terminò all’8° posto coi rossoblu in C1, Loviso si rilanciò dapprima in A col Livorno e poi con una buona carriera in “cadetteria” con le maglie di Torino, Crotone e anche Ascoli. Dal 2013 è tornato a giocare in terza serie ma nonostante questo, lo scorso anno è riuscito a togliersi qualche soddisfazione con l’Alessandria, arrivando fino alle semifinali di Coppa Italia, eliminato solo dal Milan. Quindi il passaggio all’Albinoleffe quest’estate.

A pochi giorni dal “ritorno” a San Benedetto abbiamo deciso così di intervistare il 32enne centrocampista.

Buonasera Massimo, sabato tornerai al “Riviera” per la prima volta da avversario, che effetto pensi ti farà?

“Credo che sicuramente sarà un bell’effetto e riaffioreranno tanti ricordi. Eravamo una bella squadra anche se il risultato finale non fu ottimo (Ottavo posto ma dopo aver preso un punto nelle prime 5 partite. Ndd). Sarà una partita sentita da parte mia, davanti a un fantastico pubblico, in uno stadio che mette i brividi e che è capace di darti qualcosa in più”.

A 32 anni hai deciso di cambiare ancora maglia passando all’Albinoleffe, che giocatore si ritroverà davanti la Samb e che Albinoleffe si devono aspettare i tifosi rossoblu?

“Si è vero ho 32 anni e sono passati ormai 10 anni da quando ho giocato da voi, ma mi sento ancora bene e intendo proseguire ancora per tanti anni. Per quanto riguarda l’Albinoleffe siamo un gruppo nuovo ma che sta lavorando bene e sta crescendo anche nella compattezza. Penso lo dimostri il filotto che siamo riusciti a fare prima di fermarci contro la Reggiana nello scorso turno.”

Che obiettivi ha la tua squadra e dove pensi che dobbiate migliorare?

“Penso che dovremmo migliorare un po’ nella mentalità ma per gli obiettivi che abbiamo stiamo andando bene, dato che dobbiamo pensare a salvarci il prima possibile. Una volta raggiunta la salvezza però sappiamo che sognare è una cosa bella e quindi si lavorerà e pedalerà per fare più punti possibili e magari ambire a qualcosa di più”.

Anche l’ambiente Samb la pensa così, ti aspettavi però una squadra da subito così in alto in classifica?

“Sinceramente mi ha un po’ sorpreso il rendimento della Samb perché pensavo potessero fare bene ed essere competitivi ma non che potessero stare lassù in alto così presto. Adesso so che ci sarà entusiasmo da parte di tutto l’ambiente e questo sarà una marcia in più per la squadra”.

Sembra un buon periodo per la tua carriera, due stagioni fa l’exploit con 12 gol a Gubbio mentre l’anno scorso sei arrivato a giocarti la finale di Coppa Italia contro il Milan con la maglia dell’Alessandria.

“Sì a Gubbio quella stagione è stata una grande sorpresa ma anche una grande bellezza perché per un centrocampista non è una cosa così normale segnare 12 gol in una stagione. Lo scorso anno invece con l’Alessandria è stato incredibile, abbiamo eliminato squadre come Genoa, Palermo e anche lo Spezia ai quarti, è stato un sogno. Abbiamo affrontato ogni gara con tranquillità ma anche con la consapevolezza di quello che di bello c’era nel nostro gruppo.”

Sabato ti vedremo quindi calcare di nuovo l’erba del “Riviera”. Che accoglienza ti aspetti dal pubblico, qualcuno forse non ha dimenticato il tuo passaggio all’Ascoli nel 2012.

“L’Ascoli è un’esperienza rimossa e ora penso solo all’Albinoleffe. Forse ci sarà qualcuno che fischierà non lo so ma anche se dovessero arrivare, qualche fischio non sarà un problema e non mi farà cambiare idea su San Benedetto. Provo ancora un grande amore per quella maglia e quella città.”

Ci vediamo sabato allora, grazie Massimo

“Certamente, a sabato e grazie a voi”.