SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Samb è in partenza in questi minuti per Lumezzane, davanti ai rossoblu 500 chilometri in autobus e una squadra “giovane, che gioca d’intensità e fatta di giocatori di buona qualità” almeno a sentire Ottavio Palladini, che prima della partenza si intrattiene in sala stampa e confida di temere, fra i rossoblu lombardi, in particolare l’attaccante Terracino e soprattutto “Gael Genevier” che rappresenta un po’ la punta di diamante del Lumezzane col centrocampista scuola Olympique Lione che in carriera ha un bel serbatoio di presenze in serie B e qualche ‘spicchio’ di stagione anche in A.

Domani allora il mister dovrebbe affidarsi alla formazione che al momento offre più garanzie e che dovrebbe essere praticamente la stessa che ha battuto il Teramo domenica al “Riviera delle Palme” con Mori e Radi che saranno confermati al centro della difesa visto che Ferrario, ancora alle prese con un problema al tendine, è rimasto a San Benedetto mentre a centrocampo, seppur Berardocco sia abile e arruolato dovrebbe lasciare spazio a Damonte assieme a Lulli e Sabatino. Davanti invece, con Tortolano e Mancuso sicuri del posto è Sorrentino a giocarsi una maglia da titolare con Giordano Fioretti partendo inevitabilmente da favorito, anche perché il meteo sulla provincia di Brescia sembra impietoso e un attaccante ” da battaglia” è indispensabile se il “Saleri”, come pare, risentirà delle piogge di questi giorni.

L’unico dubbio di formazione che Palladini potrebbe avere riguarda l’utilizzo di N’Tow con capitan Pezzotti che ha qualche chance di scendere in campo. In ogni caso il mister ha le idee chiare su ciò che la squadra deve fare o meglio non deve. “Quello che non dobbiamo sbagliare è l’atteggiamento” confessa Palladini “le partite si possono vincere o perdere ma l’approccio mentale non possiamo topparlo, dai video ho visto un Lumezzane che corre e pressa e che non rinuncia a giocare la palla quindi mi aspetto la massima attenzione” chiosa l’allenatore. C’è da scommettere quindi che il concetto verrà ribadito più di una volta in queste ore, d’altronde il tempo, con 500 km davanti, non manca.