SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il destino dell’area “Ballarin” torna d’attualità dopo che negli anni la questione è rimbalzata di amministrazione in amministrazione, senza tuttavia trovare una adeguata soluzione, nonostante il futuro del glorioso impianto sia stato oggetto, nel corso del tempo, di proclami, obiettivi e programmi, più o meno ambiziosi.
L’amministrazione Piunti, come le precedenti, ha inserito la riqualificazione dell’area nel suo programma di mandato anche se al momento i piani precisi del governo cittadino sul tema non si conoscono. Il Pd però, approfittando della tappa a San Filippo Neri della campagna di ascolto con i quartieri, decide di piazzare l’argomento al “centro” del campo di gioco, è proprio il caso di dirlo.
Il capogruppo e commissario del partito Antimo Di Francesco allora lancia il suo imperativo all’amministrazione che altro non è se non un invito a concretizzare il programma e “muoversi realmente per ridestinare l’area che all’avviso del Pd non può prescindere dal destino sportivo e dalla funzione di memoria storica per le due vittime del rogo del 1981”.
A fargli eco anche il compagno di partito e di “banco”, si fa per dire, in Consiglio Comunale Tonino Capriotti che sposta, seppur di pochi metri, l’attenzione sul lato Nord dove “i capannoni, ormai dichiarati da tempo inagibili, devono assolutamente essere demoliti, sembra di assistere a scene da terzo mondo e certamente non è una bella cartolina d’ingresso in città da Nord” chiosa Capriotti. A riguardo poi il consigliere annuncia una imminente interrogazione sul tema specifico.
Si resta così in attesa di conoscere le intenzioni dell’amministrazione riguardo all’annosa problematica. E chissà che nelle valutazioni non rientri, in tutto o in parte, quella sorta di “referendum” che nella primavera 2016, chiese ai sambenedettesi di scegliere il progetto per la riqualificazione dell’area. Ricordiamo infatti come la votazione, indetta in diversi punti della città, aveva visto prevalere, tra chi si era espresso, il progetto di Chiara Camaioni e Dario Pellegrini dal nome “L’età del verde”. L’idea prevederebbe lavori di mantenimento e riqualificazione della curva Sud, della Tribuna Ovest e del campo e in più la realizzazione di un giardino verticale della memoria, di un museo e di un parco urbano con annessa passeggiata.
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Quale credibilità può avere un partito che appoggiava un sindaco che il Ballarin voleva abbatterlo?
Cari amici, in politica tutto è possibile, un partito per dieci anni non ha mosso un dito per il Ballarin con idee strampalate, tra cui anche abbatterlo, adesso chiede a questo governo di muoversi e poi indica che quello scempio non deve essere abbattuto e destinarlo a sito sportivo, ebbene la coerenza non esiste, l’opposizione di centro destra all’epoca non è mai esistita e oggi questa opposizione, si oppone a se stessa, per contraddire se stessa quando era al governo. Il mio parlare mi sembra quasi politichese, ho detto tanto per non dire nulla, come la nostra politica, parla, parla… Leggi il resto »
Non si può parlare di Ballarin finchè non si prende in considerazione il PRG, è un’area che necessità di una visione urbanistica olistica e non i mal di pancia di alcune frange di popolazione strumentalizzate per fini elettorali!
in effetti questo scenario non é una bel benvenuto nella nostra città: l’ingresso verso nord é semplicemente impresentabile. Speriamo che mettano mano al più presto alla cosa.
Con questo modo di ragionare che leggo qui sotto a Piunti tutto sarà permesso nei prossimi anni perché “tanto prima tanto c’è stato Gaspari che non ha fatto niente o ha fatto disastri…”. Se Gaspari è stato inefficiente non penso che la cosa migliore sia prenderlo come metro di paragone sempre e comunque.
Non che lo abbia sostenuto Piunti questo concetto, ma è troppo facile permettergli di governare in questo modo e secondo me bene fa l’opposizione a puntualizzare certi discorsi. I mesi passano e niente di tutto quello sentito in campagna elettorale viene fatto.
Non è che a Piunti sarà permesso tutto perchè c’è stato Gaspari (e Perazzoli, non dimenticarlo!)che non ha fatto niente però a chi diceva che andava tutto bene fino a 5 mesi fà (nonostante tutta la cittadinanza diceva il contrario), ora non è permesso mettere fretta a chi li ha sostituiti. Almeno per un tempo decente. Poi, se anche Piunti non muove paglia,criticheremo e non perdoneremo neanche lui! Tempo decente e fattibile. Non è normale che a loro non son bastati 20 anni e a questo dopo 5 mesi viene già messo il pepe nel culo! Io dei primi mesi… Leggi il resto »
Bel modo di ragionare.
Continuiamo a perdere tempo a rinfacciarci le cose non fatte dagli altri ed a prendere sempre il peggio come riferimento. E’ il modo migliore per rimanere nella m…a in cui siamo finiti tutti.
Un tempo decente potrebbe significare non uscirne più ed iniziare a trovarcisi bene.
E’ chiaro per che dei percorsi complessi come quelli della trasformazione urbanistica ci voglia del tempo, perchè la burocrazia è tanta, i provvedimenti devono essere condivisi e discussi. Ma il punto della questione è che Piunti si è insediato senza uno straccio di idee sulla città e senza un metodo per impostare un discorso di rilancio della città. E non lo affermo io, risentendo l’intervista di questo giornale al consigliere Muzi di qualche giorno fa, sembra che anche i suoi consiglieri condividano questo basso profilo di preoccuparsi della normale amministrazione anzichè affrontare i nodi gordiani di questa città (e credo… Leggi il resto »
No non sarà permesso alla Giunta Piunti tutto, qui sotto ci sono commenti che dicono solo che chi sta all’opposizione adesso si è reso conto che per dieci anni non è stato fatto nulla, pertanto dovrebbero solo stare zitti e indicare idee valide e non contestare quello che non hanno mai fatto loro e pretendono che in 5 mesi adesso tutto si risolva. Il governo PIUNTi sarà bastonato, come è stato bastonato, il governo GASPARI, dai lettori di questo giornale, perché a prescindere, qualcuno di partito, tutti gli altri sono neutrali e parlano solo della e per la città.