Secondo Debora Serracchiani, vicepresidente del Partito Democratico e sostenitrice del Sì, il 75% della produzione legislativa italiana è di derivazione comunitaria (intervista a Radio Anch’io).
L’Italia non ha più una propria moneta. Questo vuol dire che non può intervenire sul tasso di interesse pagato sui titoli di Stato, e che quindi non può gestire neppure l’ammontare del deficit annuale e del debito pubblico, a meno che non si alzino sempre più le tasse o taglino servizi essenziali.
L’Italia non ha una politica fiscale autonoma. Infatti la Legge di Stabilità, sulla base della qualelo Stato italiano decide chi mangia e chi no, viene scritta sotto rigida osservanza delle prescrizioni dell’Unione Europea. Non è un caso che questa viene inviata alla Commissione Europea prima della discussione nel Parlamento italiano. L’Italia ha una relativa libertà di spostamento di risorse da un settore all’altro, sempre rispettando le prescrizioni generali.
L’Italia non ha neppure dei confini, non solo fisici, ma anche economici.
Di fronte ad un contesto di spoliazione così grave addirittura del primo articolo della Costituzione Italiana (“la sovranità appartiene al popolo“), fatico a comprendere davvero la propaganda dei sostenitori del Sì al referendum del 4 dicembre.
In un contesto dove non “si decide” ma “si attua” ciò che da altri deciso fuori da ogni controllo democratico, la propaganda di leggi rapide per essere competitivi, oltre che contraddittoria in sé, risulta di difficile comprensione. Eventualmente la millantata velocità e modernità dell’azione legislativa sarebbe conforme ad una obbedienza dei desiderata altrui.
A meno che i sostenitori del Sì non si riscoprano improvvisi neo-sovranisti (il che sarà possibile), questo mi sembra un punto fondamentale e, ahimè, non trattato nel dibattito in corso.
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Data 15/11/2016. L’Europa vuole semplicemente che l’Italia OBBEDISCA PIU’ VELOCE e l’uomo solo risponde all’istante, specialmente se è di carattere esuberante e interessato. Fra non molto sarà sostituito da un PREMIER ROBOT come quelli che operano a distanza: Il chirurgo a San Francisco e il paziente a Milano. Comunque, praticamente , ci siamo…….. Però gli organismi che non hanno più il sistema immunitario efficiente, sono destinati a fare una brutta fine. Intanto conviene votare NO
Senza considerare che quanto dichiarato dalla Serracchiani semplicemente NON E’ VERO. Tra le varie pubblicazioni che la smentiscono cito il libro di Sylvain Brouard, Olivier Costa e Thomas Koenig “The Europeanization of Domestic Legislatures” (edito da Springer), in cui gli autori hanno preso in considerazione otto Paesi Europei (tra cui l’Italia) e hanno constatato che la percentuale di leggi “provenienti” dall’Europa varia, a seconda del Paese in esame, tra il 10% e il 30% (“All national contributions conclude that Europeanization of national legislation is much more limited than assumed in the literature and public debate. It is limited to 10… Leggi il resto »
Sì ha ragione. Sa che stavo verificando (perché il “mantra” dell’80% arriva da Delors) e mi sembra sia arrivato al suo stesso percorso/link. :D. Comunque grazie, molto utile. Sto cercando di avere tutti i dettagli. Perché in ambito di “nuova Costituzione” abbiamo due punti importanti: la Boschi ha parlato del solo 3% di leggi che resteranno bicamerali “perfette”; Violante invece ha citato uno studio de La Sapienza, e ha detto che resterebbero bicamerali “perfette” l’8%. Il problema è che le due maggioranze di Camera e Nuovo Senato non avrebbero tra loro relazioni elettorali, quindi la “quantità” di leggi bicamerali “perfette”… Leggi il resto »
Attenzione. Avere il 10 o 20% di leggi di derivazione europea sarebbe una cosa da tenere in grande considerazione quando si immaginano due camere che legiferano esattamente come oggi, con la differenza che una maggioranza (alla Camera) è eletta in un modo (una minoranza reale trasformata in maggioranza di seggi), l’altra in un altro modo. Uno studio de La Stampa molto accurato ha valutato come sarebbe formato il Nuovo Senato oggi: il 55% dei senatori sarebbero del Pd, il 5% del “partito” del Presidente della Repubblica, il 5% di senatori del Trentino e Valle D’Aosta che sono d’appoggio al Pd.… Leggi il resto »
Certo che oramai vale proprio tutto…sono andato a riprendere l’intervista su cui si fonda questo articolo e dire che tutto si basa su un’estrapolazione di parte è dire poco. Parliamo di una puntata di Radio Anch’io del 13.10.2016, e già mi piacerebbe sapere come mai viene tirata fuori a distanza di un mese. Mi verrebbe da dire per mancanza di argomenti a sostegno del NO, ma poi passerei per uno che ha dei preconcetti. La frase incriminata “il 75% delle leggi Italiane viene dall’Europa” non vuole significare che sono leggi imposte dall’Europa e che tanto non serve discuterle. Ascoltando la… Leggi il resto »
La trasmissione che io ho sentito è, se non erro, di venerdì scorso. Non ho ascoltato la puntata del 13 ottobre. Comunque complimenti per la ricerca addirittura di un mese fa, le deve essere costata un bel po’ di tempo. Il “pippotto” sulla moneta e la non esistenza di confini fisici ed economici non consente ovviamente una legiferazione puntuale. Ultimo caso, stiamo elemosinando la possibilità di fare interventi sull’emergenza del terremoto, cosa che in Uk o Svezia o Cina o Giappone non sarebbe mai un problema. Forse a lei non interessa, ma è un grande problema. Io non “costruisco”, carissimo.… Leggi il resto »
Sì, però mi scusi, lei prima scrive un articolo dando per scontato che la Serracchiani sia il Verbo. Sulle sue dichiarazioni argomenta delle ragioni per votare no (o quantomeno per non votare sì). Poi ammette che il dato fornito dalla Serracchiani è completamente sballato e su questa ammissione argomenta comunque delle ragioni per votare no. Capisce che c’è qualcosa che non torna! :D Se deciderà di scrivere un’altra pillola del no sulle percentuali di legiferazione bicamerale con la nuova Costituzione ne riparleremo (non ci sarebbe nessuna difficoltà neanche con camere di diverso colore). Però le chiedo un favore, da cittadino… Leggi il resto »
Una frase messa così, estrapolata dal contesto in cui è stata detta, dice ben poco.
Scusate se insisto. La frase della Serracchiani non è una sua intuizione. Il commento di Gregorio di cui sopra è davvero utile. Potevamo mettere quella frase in bocca a chiunque (sto verificando meglio la fonte più attendibile). Il problema è che se la Serracchiani credesse davvero a ciò che ha detto, ciò significherebbe che ALMENO il 75% delle leggi italiane resta nel “bicameralismo perfetto”. Ho chiesto conferma a Guido Calvi, mi ha rassicurato (perché io non riuscivo a credere ad un “errore” del genere) che tutte le leggi di derivazione europea restaranno nel “bicameralismo perfetto”. La Serracchiani neppure si rende… Leggi il resto »
L’11 novembre ha detto esattamente quello che ho riportato. Non capisco le questione delle leggi (regolamenti e direttive…) provenienti e proposte. Non è che Renzi faccia bene o male. E’ che per vivere bene abbiamo necessità di 100, e accettando lo 0,1 restiamo un paese da Terzo mondo. Sto cercando di far capire che già oggi, con la nostra Costituzione, il Parlamento è stato svuotato. Si tratta di fare un altro passo in questa direzione o riavviarci invece al contesto politico, istituzionale ed economico che ha favorito il benessere nei decenni post-guerra (il che non è scontato anche in caso… Leggi il resto »
Cerco di spiegarmi meglio. Una legge “proveniente” dall’Europa significa che è una legge fatta da altri e che dobbiamo solo accettare senza poter eventualmente tutelare i nostri interessi. Mentre una legge “proposta” dall’Europa significa che la legge deve essere ancora discussa e promulgata, e quindi se avessimo un dibattito interno veloce faremmo in tempo a fare le nostre contro proposte per tutelare i nostri interessi. Non ho difficoltà a concordare sul discorso dello 0,1%, ma oramai Renzi si è andato ad incartare lì e dovrà perseguire la linea presa. In effetti la figura non è delle migliori, ma se porta… Leggi il resto »