GROTTAMMARE – Il momento della conta dei danni post-sisma è arrivato. Al momento, sono state registrate 51 richieste di sopralluogo, due delle quali hanno come oggetto edifici di culto. La Protezione Civile Regionale ha inviato squadre di tecnici per successive ispezioni sugli edifici pubblici.

Nel frattempo, è stata aperta una procedura di risarcimento degli eventuali costi di affitto, nei casi di accertata inagibilità della dimora abituale.

La richiesta di sopralluogo va redatta su un modulo predisposto dalla Protezione civile Nazionale scaricabile anche dal sito del Comune (accesso diretto dalla pagina principale).

La domanda va presentata in municipio, il quale segnalerà le istanze alle autorità competenti (Centro di Coordinamento regionale e il Soi-Sala operativa integrata) per l’invio di squadre della Protezione civile autorizzate alle ispezioni e alla compilazione di specifiche schede sullo stato degli immobili (schede AEDES-Agibilità e danno emergenza sismica).

Da tenere presente che, per i casi risultati più gravi, il Comune ha già provveduto alla realizzazione di sopralluoghi attraverso il proprio personale. In seguito, il Sindaco Enrico Piergallini ha emesso quattro ordinanze di sgombero di edifici ospitanti altrettanti nuclei familiari.

Come noto, le famiglie che hanno ricevuto tali ordinanze sono attualmente ospiti presso privati e presso delle strutture alberghiere di; attivato in questi giorni l’iter per usufruire del CAS (Contributo per autonoma sistemazione).

La Protezione Civile, infatti, ha fornito ai comuni le indicazioni necessarie per la richiesta di contributo (fino a 600 euro per nucleo familiare, con ulteriori agevolazioni in presenza di disabilità) sul canone di locazione per abitazioni reperite dagli stessi interessati (famiglie destinatarie di ordinanze di sgombero), anche nelle località diverse da quella di residenza o presso familiari. Non necessario inoltre stipulare un contratto di affitto, va ottenuta piuttosto un’autorizzazione dal Comune di residenza previa presentazione di istanza. Il modulo può essere ritirato in municipio o scaricato dal sito della Protezione Civile nazionale.

Per quanto concerne gli edifici pubblici cittadini, agli accertamenti eseguiti dai tecnici comunali e dai vigili del fuoco si sono aggiunti da ieri quelli della Protezione Civile Regionale. Nella mattina del 9 novembre in particolare, i tecnici della PC si sono recati nella ludoteca “L’isola che c’è”, unico spazio non ancora riaperto al pubblico, per valutare e approfondire l’entità dei danni riportati dalla struttura. Successivamente saranno trattati i casi segnalati dai privati.