SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Stoccaggio Gas e Referendum, due argomenti di primo acchito non immediatamente collegabili, non da tutti almeno. Nella serata del 9 novembre però l’associazione Ambiente e Salute nel Piceno ha avuto modo di “aprire” gli occhi, diciamo così, a quanti non avessero avuto ancora modo di individuare prontamente i reciproci influssi delle due aree tematiche.

All’assemblea di martedì sera, organizzata appunto da Ambiente e Salute nel Piceno e svoltasi nella sala consiliare del comune di San Benedetto, ha partecipato una buona cornice di pubblico, per un incontro che l’associazione definisce come “importante tassello d’informazione”. Anche grazie  all’intervento “tecnico” del costituzionalista Enzo Di Salvatore, docente all’Università di Teramo, che ha illustrato lo scenario generale degli effetti delle modifiche alla costituzione e le sue conseguenze sul sistema legislativo che disciplina il governo.

Il professore inoltre ha spiegato come le modifiche del Titolo V che cambieranno a suo avviso “negativamente gli assetti tra lo Stato e le Regioni, delegando a Roma tutti i poteri di legiferare nelle materie che si riterranno di interesse nazionale”,  un interesse che “non ha definizione legale” per il giurista e che quindi “costringerà a valutazioni di carattere esclusivamente politico”. Di Salvatore ha affermato che la “clausola di supremazia”, ripresa dal nuovo articolo 117 della modifica costituzionale, “è stata praticamente copiato alla lettera dalla Costituzione tedesca del 1949”, salvo che poi il potere dato allo Stato tedesco ha portato ad una “modifica della Costituzione tedesca nel 1994 al fine di riequilibrare i poteri a favore dei Land. Mi chiedo chi sia andato a prendere il testo della Costituzione tedesca del 1949 e non abbia considerato poi la modifica realizzata per evitare le ripercussioni negative”.

Lo scenario descritto durante l’assemblea, in chiusura, rappresenta per l’associazione Ambiente e Salute nel Piceno uno spunto di riflessione che induca a “fare chiarezza sugli effetti della riforma sulle procedure del progetto stoccaggio del gas, al di là delle proprie opinioni sul referendum”. Di Salvatore ha spiegato che “nel caso passasse il , lo Stato centrale avrà la possibilità sia di continuare il dialogo con la Regione e la comunità locale, ma, a sua completa discrezione, potrà decidere di agire autonomamente sulla base del non specificato interesse nazionale, e la Corte Costituzionale non potrà intervenire. Oggi, invece, la giurisprudenza della Corte incentiva la concertazione tra Stato e Regione”.