Donald Trump è il 45esimo Presidente degli Stati Uniti: un risultato che ha sorpreso, considerando che la sfidante del candidato repubblicano, la democratica Hillary Clinton, era data favorita da tutti i sondaggi. Un risultato che scompagina il quadro politico mondiale e che fa seguito al voto inglese sulla Brexit, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, sempre nel 2016.
L’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta forse ha espresso, su Twitter, un parere enfatico ma non irrealistico. Invece incute timore il pensiero del giornalista Fabrizio Rondolino, che mette in discussione il suffragio universale
La più grande rottura politica da caduta Muro di Berlino. Una grande sveglia all'Europa. #UsElections #Trump pic.twitter.com/OJrsOWv8bn
— Enrico Letta (@EnricoLetta) November 9, 2016
Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale #disaster2016
— Fabrizio Rondolino (@frondolino) November 9, 2016
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Il suffragio Universale non è sinonimo di qualità ma solo di rappresentanza. Il punto a questo punto è capire quale sia la vera “ragion di Stato”: garantire ai cittadini la rappresentanza sebbene essa possa essere anche autolesionista, o garantire il progresso e lo sviluppo di una realtà amministrativa?
Veramente autorevoli i commenti riportati, Letta e Rondolino. Il primo, ha avuto il privilegio di essere invitato alle riunione dei Bildeberg dove sicuramente ha avuto modo di apprezzare il pensiero di Hillary Clinton insieme al marito Bill ed a John Kerry, attuale segretario di Stato alla difesa USA, lo stesso che ha ricevuto e premiato Renzi qualche settimana fa al CFR. Il secondo autorevole commento evoca pericoli per la società occidentale a causa del soffraggio universale, leggi il voto del popolo, che quasi quasi sarebbe da abolire o ridimensionare. Il popolo è bue, il popolo è ignorante, non ha sensibilità,… Leggi il resto »
Ora cercano scuse per giustificare i loro flop previsionali! TUTTI dai politici,banchieri,borsisti,industriali,giornali,tv grandi star della musica,alcune addirittura che regalavano “orgasmi orali” a chi votava per la Clinton,attori e sondaggisti a dire che MAI poteva vincere Trump. Ma cari Radical Chic facenti parte della crema della società (a vostro dire), a votare ci vanno pure i poveracci, la gente reale,quella a cui non frega una minchia della borsa e dello spread, quelli a cui gli stipendi sono diventati da fame e fanno vincere quelli che meno te l’aspetti! E’ successo pure con la brexit! Lo ricordate? Tutti a prevedere la non… Leggi il resto »
Rondolino ha ragione. Rimane ora da stabilire quali debbano essere i requisiti minimi per aver accesso al voto. L’ipotetico articolo costituzionale dovrebbe contenere il seguente comma (che chiamerei Comma 22): “Non ha diritto di voto chi pensa che siano necessari requisiti minimi per aver accesso al voto.”
In una nazione dove la maggioranza della popolazione è analfabeta funzionale, il ruolo stesso delle elezioni è in forte rischio. Purtroppo il mondo è diventato un posto un po’ più complesso di quando ci si divideva sulle ideologie e c’era il muro di Berlino, i problemi sono diversi e per certi versi nuovi e non si possono risolvere banalmente sulle indicazioni delle segreterie dei partiti, ma servono degli strumenti cognitivi capaci di capire la portata di certe scelte in un meccanismo complesso come quello globale che stiamo vivendo…. la rappresentanza è certamente un diritto ma fino a che punto questo… Leggi il resto »
Mai una autocritica su come si possano essere proposte simili candidature, a molti risultate pessime, che hanno portato ad una scelta difficile e comunque discutibile. Gli Americani hanno ritenuto la Clinton una candidata inaccettabile (e non hanno torto), proposta di una continuità politica di interessi lobbistici e lontana dalle reali necessità delle classi medie e delle più abbienti. Trump è stato scelto come male minore, in una dinamica che predilige il beneficio del dubbio alla certezza di una vecchia conoscenza. E tutti i “soloni” che hanno alimentato questo sistema che si spellano le mani a descrivere “opportuna” una proposta indecente,… Leggi il resto »
Il problema dell’offerta politica deriva dall’elettorato, se l’elettorato non ha la volontà e le capacità di interessarsi a delle proposte politiche un po’ più elaborate è evidente che le segreterie dei partiti continueranno a proporre gli “acchiappavoti” che si traducono solo in più clientele, ma forse è proprio quello che i cittadini vogliono
Questi radical chic della sinistra sono una rovina che non avrà mai fine, e lo dice uno di sinistra… E’ troppo facile far ricadere le colpe sul suffragio universale pur di non prendersi le proprie responsabilità. La domanda che la sinistra dovrà prima o poi porsi è solo una: come mai le classi sociali che la sinistra storicamente rappresenta e difende piuttosto che votarla decidono di punto in bianco di andare dietro ad un miliardario (nel nostro caso prima Berlusconi e poi Grillo) che è chiaramente l’ultima persona a cui interessa i loro problemi ? Non esistono più analfabeti o… Leggi il resto »
Io sto parlando di un’altra cosa…. non ho minimamente affrontato il discorso dei finanziamenti. Io mi preoccupo di come le democrazie rappresentative possano essere efficienti e scegliere per politiche non clientelari ma che abbiano cura anche della “Ragion di Stato”oltre il semplice mandato elettorale.
A Renzi accadrà esattamente cio’ che è successo ad Hillary,
sostenuta dalla stampa e dai media in mano ai poteri forti.
Sarà inesorabilmente trombato dai cittadini Italiani che sono stufi
di sentirlo e vederlo per ore su tutti TG della Rai assieme
alla Signorina Boschi.
No, non lo nego e mi fido dei dati da lei riportati dai quali evinco che il 96% della popolazione non sa “comprendere testi densi e lunghi e selezionare informazioni rilevanti”, (livello 3) quindi in un’ipotetica elezione non si capisce chi debba votare chi, visto che la quasi totalità della popolazione (quindi anche avvocati, ingnegneri, economisti, operai, contadini, scrittori ecc. ) non soddisfa le condizioni minime di competenze (ma mi rendo conto che per dedurne ciò bisognava essere almeno un “livello 4” ;) ) Per quel che riguarda (l’abusato) esempio di questa benedetta operazione chirurgica, mi domando se lei è… Leggi il resto »
Chiedo scusa se mi intrometto in questa dotta discussione che trovo interessantissima, astrattissima e soprattutto fine a se stessa e porgo una domanda molto semplice facendo riferimento al referendum costituzionale, il primo dopo il ventennio fascista se non erro, che chiese ad una Italia prevelentamente contadina e rurale di esprimersi sulla opportunità di adottare la repubblica o la monarchia. Siete poi così sicuri che tutti gli elettori dell’epoca avessero piena consapevolezza di quello che andavano a scegliere? Ammesso che la maggior parte di essi sapessero leggere e scrivere! Eppure il popolo, sovrano, anche se non sempre alfabetizzato, funzionalmente o no,… Leggi il resto »
Innanzitutto da parte mia la ringrazio, specie per il “soprattutto fine a se stessa” (dico sul serio). Il suo esempio è calzantissimo, l’ho fatto pure io da qualche altra parte, e non posso che essere completamente d’accordo con lei. Per farle un esempio concreto (mi perdonerà ;-) ) qualche giorno fa ho sentito due, amici fra loro, che discutevano del referendum: uno diceva che voterà no perché ha sentito che Zaretoschi ha detto da Mentana che se arriva uno che vuole fare il dittatore, con questa riforma lo può fare e l’altro gli rispondeva che invece era per il sì… Leggi il resto »
Mi scusi, ma non capisco perchè nel campo delle politiche economiche, fiscali ed industriali non si possa far riferimento a dati oggettivi; se un politico promette il taglio delle tasse del 5% o un apolitica espansiva per un incremento del PIL di x punti percentuali, sono tutti valori misurabili e tangibili, ed è facile da valutare se è stato fatto o no (infatti una tendenza giornalistica molto in voga è appunto il fact-checking per verificare le dichiarazioni dei politici) significa che si può avere un visione pressoché oggettiva. All’atto pratico stiamo parlando del futuro del nostro paese! Mettendo da parte… Leggi il resto »
Ma che bravi questi italiani esperti di politica americana, non accettano il risultato ufficiale di un voto democratico… e accettano un Presidente del consiglio italiano che ha vinto solo le Primarie!
Mi scusi Stefano ma se vogliamo essere corretti e costruttivi bisogna anche finirla con questa storia che Renzi non sia legittimamente il Presidente del Consiglio. Fino a prova contraria in Italia vige una Democrazia Parlamentare ed è il parlamento che elegge il capo del governo. Quindi Renzi è più che legittimato a governare, o quantomeno lo è al pari di tutti quelli che sono stati eletti Presidente del Consiglio da parlamenti eletti con il “porcellum”. Di questi tempi molti “difensori” della costituzione tendono a dimenticarne una parte fondamentale della Costituzione stessa e cercano di delegittimare Renzi in questo modo. A… Leggi il resto »
Infatti non ho detto che Renzi non sia legittimo.
Renzi lo è come lo è Trump…
Commentavo solo che chi non accetta il risultato di Trump è un convinto sostenitore di Renzi che finora ha solo vinto le primarie, mentre chi ha vinto in America è stato eletto direttamente dal popolo, una bella differenza, non trova?