RIPATRANSONE – Viviamo la tragica emergenza del terremoto, nelle aree interne del Piceno. Ma è sufficiente uno spostamento in automobile nelle strade che collegano centri, frazioni e piccoli borghi dell’entroterra, per inoltrarsi in un universo viario che va sempre più peggiorando. Smottamenti, piccole frane, asfalto crollato: questo è lo scenario abituale che osserviamo senza che si possa parlare di eccezionalità.
Le foto di questo articolo sono state scattate stamattina nella strada che collega San Benedetto, zona Ponterotto, con San Savino. Ma potremmo realizzare una fotogallery da una parte documentale dall’altra monotona per via della ripetitività dell’oggetto. I cittadini vorrebbero sapere se la situazione che si sta creando sia quanto meno sanabile o se, piuttosto, nei mesi e anni a venire si rischia di veder peggiorare la situazione.
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Giusta la segnalazione, ulteriori foto non servono. Lo sappiamo tutti che le strade
di tutto il nostro territorio, nella loro quasi totalità, sono ridotte in uno stato
pietoso mettendo a dura prova l’incolumità di pedoni, automobilisti
ed automobili. Se nulla si fa la situazione può solo peggiorare.
È risaputo, vale per gli edifici, le strade, ecc. che il risparmio
maggiore possibile è dato dalla manutenzione e, questa, sembra
completamente assente! Non è la prima volta che si segnalano queste
situazioni ma sembra che nessuno possa o voglia provvedere.
La situazione e’ andata di anno in anno sempre peggiorando! Molti hanno gioito quando si è parlato di abolizione delle Provincie, dimenticandosi o forse ignorando, che questi enti intermedi erano e sono fondamentali per poter gestire la manutenzione delle arterie di collegamento tra i comuni.
Oggi con gli enti locali quasi al collasso e sotto assedio dalle riforme costituzionali, che mirano alla loro soppressione, alcuni servizi non vengano più erogati ai cittadini, semplicemente perché nel marasma legislativo proposto dalla riforma non si sa più chi dovrà svolgere certe funzioni!
Alla faccia della semplificazione e della minore burocrazia!
Il dissesto idrogeologico è una vera emergenza del nostro territorio, ma la prevenzione e la messa in sicurezza non portano voti allora aspettiamo che succeda il fattaccio per lamentarci ma poi far cadere come al solito tutto nel dimenticatoio.