REGGIO EMILIA-Pegorin 6- Respinge un po’ centrale il tiro di Mogos che propizia il gol di Nolè, è vero, ma è anche grazie a lui che la Samb limita un passivo che poteva anche essere più rotondo.

Tavanti 4,5- L’approccio offensivo è raro e poco coraggioso con le sue “discese” che si limitano a qualche cross sbilenco dalla trequarti. La tenuta difensiva è altrettanto balbettante e quando praticamente “regala” palla a Manconi in area nel finale si capisce definitivamente che per lui questa gara è solo da archiviare al più presto.

Ferrario 6- Uno dei pochi baluardi difensivi della Sambenedettese a Reggio Emilia. Prova a battersi uscendo anche spesso dalla linea a ruggire in faccia agli avversari ma inevitabilmente deve capitolare finendo addirittura in ginocchio nel tentativo di opporsi al 2 a 0 di Menconi. Migliore fotografia non poteva esserci.

Di Pasquale 5- Si batte e prova a giocare coraggiosamente la palla e per un giovane è già apprezzabile. A tratti però sembra davvero spaesato, in entrambi i gol difetta un po’ nella prontezza di intervento.

Pezzotti 4,5- Tanto impalpabile in fase offensiva quanto purtroppo decisivo in quella difensiva visto che entrambi i gol della Reggiana nascono da suoi errori. Inspiegabile il secondo in cui quasi serve su un vassoio la palla a Menconi.

Lulli 5,5- In una posizione molto arretrata per tutto il primo tempo, e parte del secondo, per cercare di riparare con l’ombrello la tempesta che Mogos & Co scatenano su Pezzotti. Ci riesce poco e così facendo si annulla offensivamente dove solo nel finale prova a fare l’incursore.

Damonte 5- Soffre il passo veloce di Nolè e riesce a fare una bella figura solo nei rari casi in cui la Reggiana offende usando l’arma del lancio lungo, la stessa soluzione che prova Damonte spesse volte, inopportunamente vista la struttura fisica dei tre davanti a lui. (73′ N’Tow 6– Entra per una ventina di minuti e si batte con coraggio e determinazione. Potrebbe essere davvero utile alla causa, infortuni permettendo).

Sabatino 6- Si sbatte per cercare di arginare come può gli interni avversari e, in seconda battuta anche il terzino. Da apprezzare la reattività che dimostra a pochi minuti dal calcio d’inizio quando pesca con un filtrante Mancuso. L’ala poi calcia esternamente davanti alla porta.(80′ Candellori s.v.- Non sarebbe giusto dare un voto a un ventenne buttato nella mischia, con la squadra sotto di due gol e in una posizione mai ricoperta).

Mancuso 5- Sbaglia un gol clamoroso all’inizio che forse avrebbe cambiato l’andazzo della partita. O forse no, visto che il resto della sua prova è solo sofferenza di un giocatore che non riesce a trovare i soliti meccanismi, finendo per snaturarsi nel cercare la profondità e nel trovarci solo il fuorigioco.

Di Massimo 4,5- Trova le stesse difficoltà dei compagni di reparto nell’accendersi pur provando a partire in dribbling in qualche rara occasione. Oltre all’inconsistenza offensiva pesa però l’attitudine, quasi nulla, alla copertura.(61′ Sorrentino 5– Entra per metterci il fisico che è mancato per tutto il primo tempo ma la palla non la becca mai e finisce solo per essere molto falloso).

Tortolano 6- Il solo che davanti sembra voler gridare: io ci sono! Si fa vedere spesso fra le linee e sulla sinistra e, nonostante non riesca ad essere particolarmente concreto, è l’unico in attacco che ci prova davvero.

Palladini 5- Sbaglia forse impostazione di gara perché la sua squadra soffre sia le giocate fra le linee che quelle sulle fasce. Davanti le tre punte agili vengono cercate sempre nei modi meno congeniali. Il fatto che neanche l’entrata di Sorrentino cambi minimamente la musica è forse il segnale che in certi casi le partite, semplicemente nascano e finiscano male senza poterci fare poi molto.