Pegorin 6: Era in cerca di un riscatto dopo le incertezze di Bassano e, non prendendo gol oggi, in qualche modo lo trova pur non dovendosi impegnare in interventi rilevanti. Sbroglia la matassa in uscita bassa (rima involontaria) in un paio di occasioni.

Tavanti 6: E’ per caratteristiche un giocatore profondamente diverso da Di Filippo, che oggi sostituiva. Dà un po’ di verve in più al ruolo ma mostra anche qualche leggera incertezza in fase di copertura.

Ferrario 6,5: Pronti e via fa sentire subito i tacchetti agli avversari su un tentativo di contropiede e così, su questo solco, continua la sua gara fatta di sportellate e giusta cattiveria agonistica. Sono anche questi i “trucchi” per non prendere gol d’altronde.

Di Pasquale 7: Se Ferrario fa legna (e tira legnate) Di Pasquale diventa un po’ il timone della costruzione di gioco. Davvero delizioso a tratti nell’eleganza con cui si districa dal pressing lombardo e smista “l’alba” del gioco della sua squadra.

Pezzotti 6,5: Gioca una gara davvero apprezzabile e in continua proiezione offensiva dove sforna tiri e cross in quantità industriale. Da migliorare un po “l’ignoranza”, perdonate il termine, di chi gioca in un ruolo delicato e di trincea, dove talvolta una palla sparata in tribuna mette d’accordo tutti.

Sabatino 7: E’ lui il cervello della squadra, non ci sono dubbi, che quando si accende fa accendere l’intera squadra. Nel primo tempo sembra non trovare il bandolo della matassa ma nella ripresa cresce sempre di più in intensità, strappi e inserimenti, da uno di questi nasce infatti il rigore che regala a tutti un pomeriggio più bello.

Damonte 7: Un po’ macchinoso è vero ma chiedereste mai a un trattore di battere il record sul giro del Nurburgring? Probabilmente no e infatti Damonte fa quello che è progettato per fare: intercettare i palloni alti diretti alle punte e riproporre gioco, cosa che fa anche con dei piedi piuttosto educati.

Lulli 6,5: La sua non è stata una partita di intensità costante. Probabilmente i problemi fisici che lo hanno tormentato in settimana si sono fatti sentire. Certo è che è difficile non applaudirlo quando sfodera dei numeri di alta classe come veronica+passaggio “no look” nella stessa azione, roba da Pes.

Mancuso 7: E’ il cavaliere “oscuro” della Samb, fatemi passare la citazione cinematografica. Passa la maggior parte della gara nel cono d’ombra di una posizione di sacrificio in cui solo sulla carta è il terzo attaccante visto che in realtà corre più di tutti sulla destra ed è facile ritrovarselo anche sulla linea di fondo difensiva. Sciupa un’occasione potenziale davanti alla porta prima di mettersi la maschera e trasformare il rigore che vale i tre punti.(90′ Vallocchia s.v.)

Sorrentino 5,5: Giocare contro una coppia di centrali che non si possono definire giganti, avrebbe dovuto agevolarlo e invece il giovane attaccante romano non riesce a fare il solito ruolo da pivot con gli artigli. Non pervenuto in zona gol. (65′ Fioretti 5,5: Entra appena dopo il gol e si impegna a proteggere qualche pallone ma a tratti sembra davvero in difficoltà fisica).

Di Massimo 6,5: E’ una freccia pericolosissima e in un paio di occasioni è innescata pure bene, anche se un fuorigioco dubbio prima e un tiro un po’ sbilenco poi, gli negano il centro del bersaglio. E’ in crescita continua e si nota anche dai ripiegamenti difensivi, capo raro nel suo bagaglio partita fino a un mese fa. (74′ Candellori 6: Entra e si batte come un dannato prendendosi anche i maltrattamenti degli avversari che lo scacciano quasi fosse un cagnolino fastidioso).