SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Molti di voi avranno notato, negli ultimi mesi, un cantiere a Porto d’Ascoli, a ridosso della strada statale e che chiude l’uscita di via Val Tiberina, consentendo l’accesso al quartiere Agraria solo in entrata e solo da coloro provenienti da Nord.

Non tutti sanno che genere di lavori sono in corso nell’area ma in ogni caso i cittadini del quartiere qualche conseguenza la stanno in ogni caso vivendo, dovuta “ai disagi per il blocco della circolazione che ha inciso anche sulle attività commerciali” rileva una cittadina, passando “per i tubi rotti che ci inondano d’acqua e i topi che da quando il cantiere è aperto infestano le strade” fa notare un’altro, mentre qualcuno dice “ci hanno detto che il Ciip sta lavorando per evitare gli allagamenti ma non conosciamo i dettagli né sappiamo quando finiranno”.

Ma a cosa sta lavorando il consorzio idrico? Il Ciip sta realizzando una vasca di raccolta delle acque piovane che, collegata a un tubo che sarà installato sotto via Val Tiberina, porterà le acque bianche verso il fosso collettore della zona Sentina e da lì fino al Tronto, cercando di arginare l’annoso problema degli allagamenti che il quartiere vive ormai da tanti anni.

“Questo quartiere va sott’acqua anche per una pioggia ordinaria ormai dal 1992, faccio mie le proteste e i dubbi delle persone, come cittadino legato al quartiere prima che come politico” così l’Assessore al Bilancio ed ex presidente del Comitato di Quartiere Andrea Traini, in occasione del meeting fra i cittadini e il presidente del Ciip Giacinto Alati, che nella serata del 27 ottobre decide di “metterci la faccia” e spiegare ai cittadini le dinamiche e i tempi attorno al tanto discusso cantiere.

“Dobbiamo fidarci dei tecnici” il contenuto principale del discorso di Alati, col dibattito che si alza leggermente di tono quando un cittadino si lamenta dei disagi. Qui il video:

E qualche problema tecnico sembra essere sorto, alimentando alcune paure nei cittadini. A spiegare gli intoppi che la società “Simeone” (che ha vinto l’appalto del Ciip per i lavori da 1 milione di euro) sta incontrando è l’ingegnere che dirige i lavori, Nicola Antolini, il quale spiega come dei problemi sono sorti “con i sottoservizi che sono presenti sotto via Val Tiberina ovvero linee telefoniche e tubature del gas”. I tecnici hanno chiesto a Telecom e Italgas una mappatura degli allacci presenti nel sottosuolo ma gli effettivi collegamenti non coinciderebbero quindi, scavando, si rischierebbe di colpire un tubo.

Un altro problema che sta rallentando i lavori è la cedevolezza del terreno che va rinforzato affinché possa essere piazzata la famosa “vasca”. Il problema è sorto dal momento in cui ci si è accorti che i dati geologici ereditati in occasione dei lavori per il vicino sottopasso, non sono utilizzabili per l’area del cantiere.

In ogni caso sia Antolini che il Responsabile Unico del Progetto per il Ciip Giulio Felicetti hanno voluto mettere una scadenza ai lavori, che “si stima finiranno per il giugno del 2017” chiarisce l’ingegnere del Rup. Gli ingegneri, e il presidente Alati hanno poi promesso altri incontri agli abitanti del quartiere che siano di aggiornamento sullo stato delle attività cantieristiche. Vedremo se tali promesse saranno rispettate.