SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Allenamento di rifinitura questa mattina per i rossoblu che si stanno preparando da una settimana alla gara contro la Feralpisalò, partita percepita da tutto l’ambiente come un’occasione di riscatto da non farsi sfuggire dopo la rocambolesca, e discussa, sconfitta di Bassano. 

Ventuno i convocati per la sfida contro i lombardi, con Palladini che deve fare a meno degli infortunati Mori e Berardocco e dello squalificato Di Filippo oltre a Frison e Crescenzo che hanno fatto le valigie, rescisso il contratto e salutato San Benedetto, entrambi “per motivi strettamente personali”. Rientra tra i convocati Isaac N’Tow ma, neanche a dirlo, il giocatore non è al meglio e probabilmente non verrà rischiato, almeno dall’inizio.

La coperta però “non è corta” assicura Palladini che per ora non chiede nulla alla società ma lancia una questione infortuni: “degli infortuni più che delle rescissioni mi preoccupo perché comincio a pensare che forse i cambi di campo di allenamento possano essere un fattore, dobbiamo prendere una decisione in questo senso” sottolinea il tecnico che nonostante le defezioni domani non uscirà dal “copione” del 4-3-3 che dovrebbe adagiarsi in campo con Tavanti sulla destra, Radi e Ferrario centrali mentre a sinistra resiste il ballottaggio fra Pezzotti e Di Pasquale. E se a centrocampo invece le scelte sembrano obbligate e il terzetto prescelto sarà per forza di cose quello composta da Damonte, Lulli (a riposo precauzionale oggi) e Sabatino, davanti qualche dubbio Palladini lo confessa svelando che potrebbe anche decidere di giocare “con un tridente tutto veloce con Di Massimo, Tortolano e Mancuso”.

In ogni caso, scelti gli ingredienti, non resta che seguire la miglior ricetta, che per il tecnico marchigiano è più o meno sempre la stessa e si basa principalmente sull’equilibrio. Non dei sapori ma bensì di squadra: “Dobbiamo fare una gara serena ed equilibrata, senza farci prendere dall’ansia di sbloccare la partita perché abbiamo visionato i nostri avversari e sono davvero molto pericolosi nelle ripartenze. Quest’anno tendiamo a giocare freneticamente, specialmente quando andiamo sotto e questo non deve accadere più” la chiosa finale di Ottavio Palladini.