SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Si scrive quartiere Agraria ma si legge ‘quartier generale’. Almeno nelle intenzioni del Pd che sceglie una storica roccaforte del centro-sinistra per l’avvio della campagna d’ascolto con i quartieri, secondo piatto succulento dell’agenda democratica, con la campagna referendaria sempre al centro del menù . La partecipazione è stata buona anche se non buonissima, vista l’ora pomeridiana e forse visto il fatto che, l’Agraria può essere stata una roccaforte in passato dicevamo, ma ora le mura sembrano un po’ scricchiolare.
Con le votazioni in Consiglio su Dup e Programma di Mandato, la ‘faretra’ è piena e consente un po’ a tutti gli esponenti presenti di scagliare una freccia di critica politica all’amministrazione. Anche perché i democratici, nel pomeriggio del 24 ottobre, sono davvero in formazione completa, senza infortuni e assieme ai quattro consiglieri Di Francesco, Capriotti, Morganti e Perazzoli torna da una lunga ‘squalifica’, verrebbe da dire mutuando ancora qualche termine sportivo, anche Margherita Sorge che però si siede solo in panchina senza prendere la parola.
E allora se l’avvio dei lavori è tutto dedicato all’auspicio per una nuova coesione di partito, “mancata in occasione delle elezioni” ricorda Maria Rita Morganti, il prosieguo invece riserva più di una frecciatina al Sindaco Piunti e alla sua squadra con Tonino Capriotti che è tra i più duri: “quest’amministrazione ha idee carenti e il Sindaco quando viene attaccato si arrabbia” spiega il consigliere “quando abbiamo parlato di adeguamento sismico nelle scuole ci ha definito terroristi” lamenta il membro d’assise che poi lancia una sorta di provocazione “quest’amministrazione, si vede dal programma di Mandato presentato, sa fare solo cose piccole senza guardare lontano, la verità è che non sanno quello che fanno” tuona Capriotti davanti al suo pubblico.
Tra gli interventi piccanti anche quelli di Paolo Perazzoli, che col Dup sul piatto mostra i denti e si lamenta per “il mancato inserimento del lungomare” nel documento programmatico lanciando poi un’osservazione finale da “vecchio lupo” della macchina amministrativa: “quest’amministrazione non ha saputo inserire strumenti per portare soldi alle casse comunali, una variante al piano regolatore avrebbe portato denaro, attraverso i cambi di destinazione da commerciale a residenziale in tante zone della città, tutte entrate per l’ente”.
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Giusto signor Perazzoli. Cambiare piano regolatore con cambi destinazione da commerciale avrebbe portato soldi al comune. Si farebbero fare soldi a palate a CERTI costruttori amici e qualche regalino arriverebbe pure a chi fà passare questi cambi di destinazione! Ce sarebbe da magnare per tutti!! Come sono ingenui questi nuovi amministratori, si vede che non hanno esperienza!! Signor Capriotti, devono veder lontano? Ma glielo chiedo ancora una volta: dove è stato fino ad ora?La vecchia amministrazione vedeva lontano? Come la cassa di colmata che sarebbe stata una grande opportunità per la città! Quando? Tra 20 anni diventerà una opportunità? Fino… Leggi il resto »
Ora si parla di Salaria che dovrebbe essere priorità e lo dice un politico che sono 20 in politica ,che è stato anche sottosegretario oggi si sveglia e parla della Salaria ,,altri convenuti all’agraria con vent’anni di amministrazione ,togliamo i 4 anni di Martinelli ,hanno declassato San Benedetto tra le ultime nelle marche come turismo ,ci hanno imposto la cassa colmata ,ancora i nostri pescherecci hanno difficolta’ di entrare ed uscire dal porto,hanno dovuto restituire 450 mila euro alla regione x mancato sistemazione piccola pesca ,hanno dato il consenso x lo stoccaggio gas ,cambiando le carte in tavola e dopo… Leggi il resto »
Il liberalismo sostiene che i migliori governi sono quelli che meno si intromettono nella vita sociale e in quella privata dei cittadini. Ne consegue che se questo governo comunale fa poco trattasi di ottimo governo.
Ora gli antichi comunisti che dopo la ‘svolta di Rimini’ amano definirsi liberali, dovrebbero essere contenti di tutto questo. Se non lo sono si potrebbe supporre che liberali non sono, ma sono rimasti i totalitari di una volta.