GROTTAMMARE – Il consigliere comunale, rappresentante del gruppo “Grottammare Futura”, si stupisce di come nessun rappresentante cittadino, a due settimane dalla scomparsa, si sia ricordato del celebre premio Nobel italiano, giunto per due volte a Grottammare.

Dichiara così Sandro Mariani: “Piccola cosa per un artista ma significativa per una città. Nel 1998 il Festival dell’umorismo ‘Cabaret Amoremio…’ curata da Matilde Menicozzi e Vittorio Ciarocchi, dedicò la sezione ‘Umorismo nell’Arte’ a Dario Fo, il quale ricevette l’Arancia d’Oro per l’umorismo, insieme alla moglie Franca Rame”.. Nel mese di luglio presso i locali del Kursall, alla presenza del curatore Vicenzo Mollica, venne anche inaugurata una mostra dedicata allo scrittore lombardo. Furono esposte le copie del suo celebre discorso a fumetti, presentato a Stoccolma nel 1997, come ringraziamento per il prestigioso premio ricevuto.

“In occasione dell’edizione 2002 – aggiunge il consigliere – curata di Pepi Morgia, la sezione ‘Umorismo nell’arte’ venne dedicata a Fellini. Vincenzo Mollica la intitolò ‘Fellini sognato’. Partecipò ancora una volta Dario Fo, con un bellissimo lavoro. Così per la seconda volta, Grottammare ospitò Fo in un indimenticabile siparietto dedicato a Fellini e alla Loren. Dal 2004, Cabaret Amoremio… eliminò la sezione “Umorismo nell’Arte”, questo evento ha fatto sì che la città perdesse completamente la memoria. Non è la prima volta che nel nostro paese ci si dimentichi di momenti storici, artisti e luoghi importanti. Ciò che però ci amareggia di più è che la ‘damnatio memoriae’ colpisca anche le amministrazioni comunali, per le cose ben fatte in passato. Una stagione così felice, perché non è stata riconosciuta?”