MONTEPRANDONE – Sono 736 le prestazioni effettuate dal centro di Continuità Assistenziale di Centobuchi (via 2 Giugno) dal momento della sua istituzione, lo scorso 1° luglio: lo hanno comunicato i responsabili del centro assieme ai rappresentanti del Comune di Monteprandone nel corso di una conferenza stampa nella quale è stato realizzato un primo bilancio dell’esperienza in corso.

Stefania Grelli, assessore alla Sanità del Comune, parla di un “importante risultato per il nostro territorio, poiché i cittadini di Monteprandone, Monsampolo del Tronto e Acquaviva Picena possono recarsi qui anziché spostarsi a San Benedetto per tutta una serie di servizi sanitari”.

Si tratta essenzialmente di consulenze svolte a livello telefonico (154 prestazioni), di visite domiciliari (185) e di visite negli ambulatori del centro (397). Il numero telefonico da contattare è lo 0735-7937476; la Continuità Assistenziale, si badi bene, garantisce il servizio sanitario negli orari in cui non sono attivi il Medico di Medicina Generale o il Pediatra, quindi dalle 20 alle ore 8 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 8 del giorno seguente il sabato, la domenica e i festivi, dalle 10 alle 8 del giorno seguente nei prefestivi.

La dottoressa Maria Grazia Nespeca, coordinatrice del distretto sanitario di San Benedetto, aggiunge: “La Continuità Assistenziale non è il ricettificio, ma garantiamo un ruolo radicato nel territorio e, assieme all’amministrazione comunale, abbiamo garantito l’obiettivo di continuità assistenziale ogni 20 mila abitanti”.

Simona Rosetti, coordinatrice di continuità assistenziale per San Benedetto e Centobuchi, sottolinea come l’affluenza sia stata elevata anche nei mesi estivi di luglio e agosto”. Da parte sua il sindaco di Monteprandone Stefano Stracci ha dichiarato che “ho visto un aumento della funzionalità anche se va evidenziato come la realizzazione di un servizio di questo genere determini un notevole sforzo amministrativo, che abbiamo compiuto”.

Il passo successivo potrebbe essere quello delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, laddove il servizio sanitario verrà svolto integralmente da tutti i medici generali con la condivisione dei dati dei pazienti, in modo da garantire un servizio efficiente 24 ore su 24.

Tra i servizi che può rilasciare il medico presente nella Continuità Assistenziale vi è la proposta di ricovero, la certificazione di malattia per il lavoratore fino ad un massimo di 3 giorni, mentre le prescrizioni farmaceutiche per una terapia d’urgenza e per coprire un ciclo di terapia non superiore a 48/72 ore.