SAN BENEDETTO DEL TRONTO- La Samb lavora in vista della sfida di Bassano, match di cartello della decima giornata di sabato pomeriggio visto che si affronteranno due delle tre prime in classifica, col Venezia spettatore interessato prima della sfida col Modena delle 20 e 30.

I rossoblu stanno lavorando in vista della partita con la consapevolezza di dover migliorare la tenuta fisica espressa contro il Sudtirol e nel farlo fanno i conti con il dolce e l’amaro che arriva dall’infermeria. Se infatti Mori è ancora fermo e di sicuro non sarà della partita contro i veneti, Di Pasquale, per contro, è recuperato pienamente mentre Lulli, ancora dolorante dopo una botta rimediata sabato, tornerà ad allenarsi domani visto che dalla risonanza effettuata oggi non risulta nulla di preoccupante.

Tra i protagonisti in campo a Bassano uno che spera di esserci è certamente Giordano Fioretti, che ha parlato nel pomeriggio alla stampa e l’argomento principale sul “piatto” non poteva che essere il suo risicato utilizzo in questi nove turni, con il bomber romano che risulta essere, fra gli attaccanti, quello col minutaggio più ristretto. “Avevo iniziato bene con un gol e un rigore procurato contro la Maceratese, poi riconosco di aver giocato male nel primo tempo contro il Mantova, dispiace per aver giocato solo 160 minuti finora perché vorrei dimostrare quello che valgo”.

L’attaccante poi si rammarica ancor di più anche perché sta “bene fisicamente, non ho mai avuto problemi fisici se non un’infiammazione al pube che mi ha fatto saltare la gara col Padova”. Il poco minutaggio è quindi frutto soltanto delle scelte tecniche di Ottavio Palladini che Fioretti non nasconde di soffrire: “non ci dormo la notte credetemi, ma questo non vuol dire che debba smettere di arrivare per primo al campo di allenamento e dare tutto per mettere in difficoltà il mister nelle sue scelte”. Niente pericolo di fuga quindi nella finestra di mercato di gennaio: “sono arrivato a San Benedetto per restarci, anche perché è una piazza calda in cui si può fare bene calcio e una città in cui si vive benissimo, quindi non ho altro in testa se non lavorare”.

In ogni caso, nonostante un po’ di sofferenza personale, l’attaccante confessa di trovarsi bene nel gruppo Samb, “un gruppo di persone speciali, siamo primi non a caso secondo me” e di stimare anche i concorrenti in attacco “sono tutti bravi ragazzi e molto giovani, si impegnano sempre e corrono a mille, sono soddisfatto e i rapporti sono ottimi con tutti” giura Fioretti che dimostra di non aver perso lo spirito di gruppo, neanche dalla panchina. Panchina dalla quale gli auguriamo di alzarsi un po’ più spesso.