CUPRA MARITTIMA – L’argomento scuola è sempre più dibattuto a Cupra, le amministrazioni che si sono succedute hanno dovuto sempre fare i conti con questo tabù. Le parole “nuovo polo”, costantemente sussurrate, hanno finito per fischiare forte nelle orecchie dei cittadini nel corso degli anni.
Tanto per cambiare, nonostante sia stata confermata l’agibilità, le recenti verifiche post terremoto hanno indotto alcuni genitori ad iscrivere i propri figli presso le scuole dei paesi limitrofi, quali Massignano e Grottammare, manifestando più che un esplicito sentimento di malessere, una sensazione di insicurezza e incomprensione.
Il gruppo Amici di Beppe Grillo riporta: “Quest’anno la scuola media è passata da due classi a una sola, di ben 29 ragazzi, così per una sola iscrizione non si è riusciti a formare la seconda classe. Quell’unità mancante si è iscritta alla scuola di Massignano, con il risultato di aver portato quella cuprense a creare una sola classe numerosa, con tutte le difficoltà annesse al dover seguire uno per uno 29 alunni piuttosto che 15”.
La domanda sorge spontanea: perché i genitori preferiscono che i propri figli siano istruiti altrove? Facendo un’analogia con le attvità commerciali, possiamo dire che, per mantenersi i clienti, non è sufficiente che i commercianti garantiscano periodicamente ed esclusivamente la mancanza di difetti sui prodotti, talvolta dovrebbero proporre delle qualità che invoglino gli stessi clienti a preferirli rispetto ad altri.
Il direttore di RivieraOggi Nazzareno Perotti aggiunge una nota personale sulla questione, sostenendo ancora una volta la causa “Città Grande”: “Serve la fusione di più comuni come nelle intenzioni del comitato. Quello che sta succedendo con la scuola ne è la dimostrazione più tangibile”.
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Ricondurre il calo di iscrizioni alla questione “Polo Scolastico” è un modo riduttivo e semplicistico di analizzare il problema. Tanto che alcuni genitori ad esempio hanno scelto di spostare i loro figli per motivi prettamente legati alla didattica, ritenendo di trovare un’offerta migliore in altre realtà educative. Fenomeno infatti concentrato in prevalenza sulla scuola secondaria di I grado (media), visto che molti genitori hanno spostato i loro figli altrove! Altro che Polo. La scuola cuprense non è poi che dal punto di vista strutturale sia peggiore delle realtà dei comuni limitrofi, tutt’altro. Ben venga Città Grande che è altra cosa,… Leggi il resto »
Non c’è un punto dell’articolo in cui si riconduce il calo delle iscrizioni al polo scolastico, il messaggio è proprio l’opposto. E’ la vacuità dei mille problemi sollevati negli scorsi decenni, tra cui il polo scolastico, che ha portato i genitori a questa scelta; presa più per esasperazione che per un’unica motivazione