SAN BENEDETTO DEL TRONTO- L’annosa questione relativa al dragaggio del porto di San Benedetto pare arrivata a una svolta. Il Comune infatti da oggi si dota della “scheda di bacino” documento necessario a valutare l’impatto degli agenti inquinanti rilasciati a seguito dei lavori di scavo della draga e fondamentale per iniziare i lavori.

“Il professor Mancinelli dell’Università di Ancona ha presentato il documento e siamo pronti a partire non appena arriveranno i finanziamenti” ha dichiarato l’assessore Filippo Olivieri a Riviera Oggi. 

Già i finanziamenti. Su questo capitolo abbiamo già scritto in estate che sarà una partita che coinvolgerà principalmente Comune e Regione con lo stesso Olivieri che conferma come “i finanziamenti sono di competenza e li aspettiamo dalla Regione” anche se potrebbe essere coinvolto lo Stato nel caso in cui gli eventuali e futuri fondi regionali non dovessero bastare: il dragaggio infatti investe, tramite la Capitaneria di Porto (oggi infatti una copia della scheda di bacino è stata inoltrata anche al comandante Gennaro Pappacena) la materia della sicurezza, non oggetto della devoluzione apportata alle competenze Stato-Regione con la riforma del Titolo V.

In attesa dei soldi l’opera di dragaggio ha da oggi tutti i documenti in regola per partire con i lavori, lo ricordiamo, che al momento del via dovranno essere autorizzati dall’Autorità Portuale di Ancona.