“È andata bene”. Un titolo migliore non l’ho trovato. Credo che in casa del Sudtirol stanno pensando la stessa cosa e cioè che hanno buttato via la vittoria per le tante palle gol sbagliate nel primo tempo e anche nella ripresa. Felici però gli ospiti perché hanno cercato la vittoria le due volte che la Samb ha pareggiato. Di solito sul 2 a 2 è la squadra di casa che cerca la vittoria con più insistenza, oggi è successo il contrario. Un po’ come fa la Samb in trasferta da un anno fa ad oggi. Si può dire che Pezzotti & C. hanno recuperato uno dei 4 punti persi con Parma e Venezia.

Credo però, e non è un vantaggio da poco, che oggi si è capita un’altra cosa molto importante. La difesa della Samb non può scoprirsi perché quando è schierata tiene mentre, appena si sbilancia, ha difesa e centrocampo che non competono in velicità con certi giocatori. Li ha il Sudtirol come li aveva il Mantova ma anche le tre squadre che nel torneo scorso ci hanno sconfitti in casa.

Insomma ora è chiaro dove la Samb è carente: al centro dell’attacco perché lo svelto Sorrentino e lo statico Fioretti non hanno l’astuzia necessaria per far salire la squadra e per sfruttare al meglio gli errori degli avversari. Direte che è il segreto di Pulcinella. Magari sì ma la speranza che il giovanissimo Sorrentino diventasse l’uomo che cerchiamo era ed è negli auspici di tutti. L’unico gol segnato a Gubbio sta dimostrando però che non è ancora pronto. E ci sta. Un peccato perché il ragazzo per l’impegno che ci mette e per alcuni spunti di classe, è simpatico e piace a tutta la tifoseria. Non resta che aspettarlo.

Non era invece chiaro a molti che la coppia Ferrario-Radi non è adatta, più per il secondo (oggi nettamente insufficiente) che per Ferrario che con i suoi 31 anni e la stazza possiamo considerarlo il più rapido del reparto difensivo.

Ma il nocciolo della gara odierna è un altro: quando Sabatino ‘respira’ (nel senso che ne ha bisogno per età e gare disputate) la Samb perde lucidità di manovra e anche compattezza. Uno che ‘ricuce’ come lui difficile trovarlo in tutte le categorie. Palladini finora ha saputo sempre correggere le sfumature grigie, lo farà anche stavolta. Io ne sono certo.

Non resta che dire bravi ma anche grazie ai ragazzi tirolesi nei quali il più anziano era Cia che ricordiamo ragazzino quando esordì con la maglia della Samb. Assorbire certe partite fa parte della forza di una squadra di calcio. Palladini e Fedeli lo sanno. Perdere la testa no.

È d’obbligo chiudere con un bel grazie a Pegorin, oggi ‘miracoloso’ e sempre più sicuro dei propri mezzi. E anche a Lulli.

A risentirci da Bassano del Grappa dove, sul famoso ponte, ci auguriamo di festeggiare come in tante altre gare esterne.

ARBITRO 6,5: una buona gara con qualche errore veniale che fa parte del suo lavoro. Nulla da dire.

AVVERSARIO 7: ha evidentemente studiato bene la Samb e, magari, osservato le ultime sconfitte casalinghe contro Monticelli, Matelica, Chieti e Mantova che sono state la fotocopia della gara odierna.