SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Pasqualino Piunti ha deciso, da qualche giorno, di non rinnovare il rapporto di servizio con il Segretario Comunale Edoardo Antuono.

La decisione del primo cittadino rientra nelle facoltà di un nuovo Sindaco che può disporre la revoca non prima di 60 giorni e non oltre 120 giorni dalla data di insediamento seguendo le prescrizioni del Tuel (art.99 del d.lgs 267 del 2000). Antuono era stato scelto da Giovanni Gaspari dall’Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali nel maggio 2015 e aveva fin da subito il suo ruolo di servizio vincolato al mandato dello stesso ex Sindaco, nonostante nei fatti abbia continuato a lavorare per gli uffici comunali anche oltre i 60 giorni minimi previsti dalla legge dopo il cambio di vertice dell’ente. Lo stesso avvocato continuerebbe comunque a esercitare le sue funzioni fino all’individuazione del suo successore, così prescrive la legge.

Attorno alla questione però sarebbe intervenuto il Ministero dell’Interno che è il vero “datore” di lavoro di Antuono, visto che quello che il funzionario ha instaurato col Comune di San Benedetto è solo un rapporto di servizio e non di lavoro dipendente che lo lega invece a Roma. Ebbene dagli uffici del Ministero avrebbero contestato i tempi con cui sarebbe stata comunicata la revoca all’interessato sostenendo che questa (la comunicazione) sarebbe dovuta arrivare entro i 110 giorni dall’insediamento, che sarebbero già scaduti l’8 di ottobre dato che il primo cittadino si è insediato il 21 di giugno, mentre la deadline dei 120 giorni prescritta dal Tuel avrebbe spostato i tempi al 18 ottobre.

L’amministrazione, per bocca dello stesso primo cittadino Piunti, sarebbe al momento al lavoro per cercare di dirimere una situazione che ha trovato sulla sua strada qualche intoppo.