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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cielo nuvoloso, brezza da tramontana, per la prima volta qualche cappello e sciarpe in tribuna: così si presenta il Riviera delle Palme prima di Samb-Padova, recupero della prima giornata, rinviata a seguito del terremoto che ha colpito le zone a ridosso dell’Appennino Umbro-Marchigiano il 24 agosto. Una gara importante, non fosse altro che in caso di vittoria la Samb balzerebbe al primo posto solitario in classifica, pur a poca distanza dalle immediate inseguitrici. Ma il Padova non è avversario da poco e con un risultato a San Benedetto rientrerebbe nella lotta di testa.

Un po’ di problemi a livello di viabilità: la gara inizia poco dopo l’uscita di molte classi delle scuole superiori che si trovano nella direttrice viaria che conduce allo stadio. Ne è scaturito traffico bloccato e impossibilità di parcheggiare nelle vicinanze dell’impianto. Un problema da risolvere considerando che con la brutta stagione fare 500-600 metri con il rischio di pioggia è abbastanza disincentivante, considerando gli eccessivi spazi lasciati alle aree di pre-filtraggio, da riconvertire in aree parcheggio, e che lo stadio Riviera delle Palme gode di una copertura integrale di tutti i settori.

C’è attesa anche per le scelte di Palladini, che ha optato per un assetto di gioco diverso, forse complice la stanchezza di Sorrentino e la ravvicinata partita di Venezia. Dunque “falso nueve“, ovvero si gioca senza centravanti di ruolo (posto che Sorrentino sia da considerare una classica prima punta). Gli attaccanti sono Di Massimo, Tortolano e Mancuso: ed è Di Massimo a giostrare nel ruolo di centrale.

A causa della giornata lavorativa e dell’orario troppo a ridosso del pranzo, non c’è il pubblico che questa gara avrebbe richiamato in altro contesto d’orari. Ma sono stimabili almeno tremila spettatori (molti stanno ancora entrando) di cui una trentina da Padova.

PRIMO TEMPO

Si scalda il tifo di casa, la Samb attacca come d’abitudine verso la curva avversaria nel primo tempo. Buon avvio dei rossoblu che mostrano un fraseggio fluido a centrocampo con in evidenza soprattutto il settore di centrodestra, con Sabatino, Di Massimo e Mancuso che si cercano spesso.

Dopo 10 minuti la partita diventa molto equilibrata a centrocampo, con la Samb più del Padova che tenta di accelerare senza molto successo occorre dire, mentre il primo tiro è dell’ex Alfageme, un esterno destro, quasi sulla punta, ma dal limite dell’area non indovina lo specchio della porta.

Giunti al 25′, non sta funzionando particolarmente bene l’esperimento del “falso nove”, un po’ per la difficoltà di Di Massimo di tenere su la palla e far salire la squadra, un po’ per il tono inusualmente basso di Sabatino, impreciso e poco propenso a quegli inserimenti centrali che sono la sua prerogativa in fase di azione offensiva e che regalano alla Samb il raddoppio delle potenzialità di attacco a centro area.

Ci sembra una partita per forza di cose di attesa, perché le energie fisiche di molti giocatori non sembrano le migliori, e occorrerà dosarle bene, cambi compresi, e colpire nel momento opportuno. Per ora il Padova non trova alcuno sbocco offensivo ma si difende molto bene.

Ecco, appena scritto, la più limpida occasione dei primi trenta minuti: Di Massimo recupera e difende un buon pallone sulla mediana, allarga per Mancuso che cavalca tutta la corsia destra e arriva al cross rasoterra, la palla sfila vicino agli accorrenti Sabatino e Di Massimo poi Tortolano va al tiro da buona posizione: la prima conclusione è un destro ciabattato, la palla però resta in area e sempre Tortolano prova il bolide di collo sinistro, palla purtroppo troppo alta.

Ora (36′) sta salendo la Samb che ha chiuso il Padova nella propria area di rigore, occasione d’oro per Mancuso, poi va al tiro Tortolano. Una buona Samb adesso, trascinata da Mancuso, Lulli e Berardocco. In crescita Sabatino e Di Massimo.

E proprio al 40′ arriva il gol spettacolo di Di Massimo: spettacolo per la realizzazione e per l’esultanza (sarà però ammonito). Il gioiellino di Torano gira di prima in area per Mancuso che restituisce al volo, Di Massimo giunge sul pallone e sempre di prima colpisce di piatto, di sinistro. Da qui il ragazzo, appena vent’anni e al suo primo gol tra i professionisti, fa una folle corsa, si toglie la maglia e arriva a petto nudo sotto la curva dei tifosi di casa, rincorso da un’ovazione e dagli applausi del pubblico per la marcatura davvero pregevole. E il Riviera gli va dietro.

COMMENTO PRIMO TEMPO Un vantaggio tutto sommato meritato per la Samb che senza troppe accelerazioni ha comunque giocato dieci minuti davvero buoni dal 30′ al 40′, con diverse opportunità da rete. Ottima quella poi realizzata da Di Massimo, oggi schierato in posizione di attaccante centrale. Sabatino ha alzato la sua zona d’azione dalla mezz’ora e tutta la manovra offensiva ne ha giovato. Solo due conclusioni innocue di Alfageme, entrambe di punta e dal limite, per gli ospiti. Nell’intervallo è iniziato a piovere con insistenza.

SECONDO TEMPO

Dopo un buon avvio di frazione la Samb sta subendo la reazione ospite, complice l’evidente stanchezza di alcuni giocatori. Ci riferiamo ad esempio a Tortolano, un po’ sulle gambe. Dietro si rischia e solo la veemenza degli interventi di Mori, Ferrario e anche Pegorin evita agli ospiti la conclusione, spesso stoppata all’ultimo. Da parte sua la Samb si affida invece alle ripartenze del solito Mancuso e di un Di Massimo che sembra sbloccato a livello psicologico, ora fa quelle cose difficili che prima non gli riuscivano.

Servirebbe un cambio di modulo, un ingresso di Pezzotti per Tortolano sulla destra.

Al 56′ intanto clamorosa ed ennesimo torto arbitrale ai danni della Samb: Madonna tira evidentemente la maglietta a Tortolano, tutto lo stadio vede la casacca rossoblu tendersi ma non il signor Valiante di Salerno, che era addirittura a pochi metri, in eccellente posizione. Proteste dei calciatori e del pubblico, sacrosante.

Palladini al 63′ inserisce Sorrentino per Di Massimo, stanco ma anche ammonito.

La Samb con l’ingresso di Sorrentino guadagna metri preziosi, e stavolta lo sgambetto evidente di Cappelletti su Tortolano non può essere ignorato: così va Berardocco e la partita si porta sul 2-0, risultato complessivamente meritato perché la Samb è stata brava a frenare il Padova proprio appena i crociati hanno tentato di rimettersi in gara. Così, poi c’è da godersi dello spettacolo del tifo rossoblu e delle ripartenze della coppia Mancuso-Sorrentino.