SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Blitz contro la criminalità. Nell’ambito della intensificazione dei servizi di controllo del territorio posti dal Commissariato di San Benedetto del Tronto, in esecuzione di quanto pianificato in via generale dalla Questura di Ascoli Piceno, è stato tratto in arresto un pericoloso latitante albanese: D. I. di 38 anni.

Nato a Durazzo, era destinatario di ordine di cattura per l’esecuzione della carcerazione emesso il 20 maggio dalla Corte di Appello di Ancona e al quale l’albanese si era sottratto.

L’uomo deve scontare una pena pari a sette anni, sette mesi e otto giorni di reclusione per rapina, estorsione e sequestro di persona.

Da diversi giorni, infatti, personale dell’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato di San Benedetto del Tronto, nello svolgimento della propria attività, aveva raccolto alcuni indizi ed elementi che potevano rivelare la presenza del latitante nel nostro territorio.

Veniva pertanto dato un forte impulso all’attività volta sia allo sviluppo degli elementi indiziari a disposizione che alla ricerca di altri che potessero individuare il nascondiglio del latitante.

Con non poche difficoltà è stato appurato che l’uomo avrebbe potuto nascondersi in una abitazione del vicino Abruzzo ed in particolare a Villa Rosa di Martinsicuro.

L’8 ottobre personale del Commissariato di San Benedetto del Tronto, unitamente ad altro personale appartenente alla Squadra Mobile di Ascoli Piceno, si è appostato in abiti civili fin dalle prime luci dell’alba nella zona dove presumibilmente l’uomo si poteva essere rifugiato.  

Finalmente alle ore 16 l’uomo veniva visto uscire da un condominio di via Taormina e prontamente bloccato.

Il latitante, che non opponeva resistenza, veniva condotto presso il Commissariato di San Benedetto del Tronto e, a seguito delle formalità di rito, condotto presso la casa circondariale di Marino del Tronto. L’albanese utilizzava autovetture non intestate a lui e una scheda telefonica intestata ad un cittadino pakistano.

Nella successiva perquisizione dell’abitazione che condivideva con il fratello, pregiudicato di 33 anni, venivano rinvenuti e sequestrati poco più di 6 grammi di cocaina (suddivisi in dieci involucri termosaldati), sostanza da taglio, una pianta di marijuana e un bilancino di precisione.

Per tale attività i due fratelli venivano denunciati alla Procura di Teramo per il reato di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione ha permesso di assicurare alla giustizia un pericolosissimo soggetto ed elemento di spicco della criminalità albanese che si sarebbe sicuramente dato alla commissione di altri gravissimi reati. Le notevoli capacità del personale operante che da pochissimi elementi a disposizione è riuscito a imbastire un’attività di indagine che lo ha ricondotto all’abitazione di Villa Rosa di Martinsicuro.

“L’attività posta in essere dalla Polizia di Stato continuerà senza sosta al fine della prevenzione e repressione dei reati con particolare riguardo a quelli più gravi tra i quali vi è sicuramente l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti” fanno sapere dal Commissariato sambenedettese.