SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato, giunto in redazione, da parte di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di San Benedetto.

Il Direttivo Comunale di ”FRATELLI d’ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE” di San Benedetto facendosi interprete del grave disagio sempre più spesso manifestato dalle cittadine e dai cittadini Sambenedettesi continuamente molestati da lavavetri non richiesti di fronte ai semafori più frequentati e da accattoni sempre più pressanti che stazionano nei parcheggi dei Centri commerciali e nelle vie del centro, si schiera contro il degrado che da troppi anni affligge la nostra città e lancia una proposta concreta ed incisiva per riportare ordine e decoro a San Benedetto: una ordinanza Comunale che pur continuando a tollerare le richieste di elemosina da parte di soggetti indigenti che non infastidiscano i passanti, proibisca l’accattonaggio molesto e le manifestazioni di arroganza e prepotenza che sempre più spesso connotano la crescente presenza degli immigrati clandestini nel territorio nazionale e locale.

L’ordinanza, una volta approvata,  rappresenterebbe uno strumento operativo e concreto, per gli operatori della polizia municipale e per le forze dell’ordine in generale utile a contrastare l’accattonaggio molesto nelle aree prospicienti i luoghi di culto, nei pressi degli esercizi commerciali e al loro interno, nelle aree prospicienti ospedali e case di cura, nelle intersezioni stradali e nel restante territorio comunale.

Il fenomeno che la proposta di “FRATELLI d’ITALIA” a San Benedetto  intende contrastare è ben diverso da quello fatto da soggetti che, con umiltà, domandano l’elemosina affidandosi al buon cuore dei cittadini. L’accattonaggio molesto è il sintomo di una costrizione all’elemosina e richiede attenzione. Non ha nulla a che vedere con le persone in difficoltà che vengono seguite attraverso la rete dell’assistenza sociale comunale.

Tutt’altro atteggiamento di repressione richiede al contrario l’accattonaggio molesto che rappresenta un fattore fortemente degradante nel contesto sociale che caratterizza la vita di una comunità. La proposta di emanazione dell’ordinanza sindacale (già adottata positivamente in città capoluogo di Provincia quali Sassari ed Avellino) intende manifestare la vicinanza di “FRATELLI d’ITALIA” a tutti i Sambenedettesi perbene che hanno ripetutamente segnalato il disagio provocato da persone dedite all’accattonaggio nell’area urbana del territorio comunale, in particolar modo ultimamente nella zona di San Filippo Neri e di Porto d’Ascoli.

Un accattonaggio esercitato con insistenza, si fa notare, con modi e toni minacciosi, spesso a danno di persone vulnerabili, in particolare anziani, minori e disabili.

Va inoltre evidenziato come la presenza assillante di persone dedite all’accattonaggio molesto crea nella comunità la percezione dell’assenza di sicurezza. E poiché il fenomeno si sta diffondendo e in alcuni casi potrebbe anche celare storie di sfruttamento e di emarginazione, diviene necessario intervenire con strumenti incisivi, anche a tutela delle persone disagiate che sono costrette a mendicare e che vengono a loro volta sfruttate.

Vanno quindi individuate nella ordinanza alcuni luoghi sensibili in cui l’accattonaggio molesto non può essere tollerato e, comunque, debba essere arginato. Si parla di i luoghi di culto, nei pressi degli esercizi commerciali e al loro interno, nelle aree prospicienti ospedali e case di cura, nelle intersezioni stradali e nel restante territorio comunale.

Ed a similitudine di quanto previsto dalle ordinanze adottate a Sassari ed Avellino andrebbe previsto nella ordinanza di cui  “FRATELLI d’ITALIA” propone l’adozione che la Polizia Municipale, qualora accerti la presenza di persone dedite all’accattonaggio molesto nei luoghi sensibili, provveda alla loro identificazione e le segnali alle autorità competenti; tale segnalazione andrebbe comunque inoltrata  alle autorità di Pubblica sicurezza per le necessarie valutazioni in ordine alla sussistenza, o al venir meno, dei requisiti necessari per la permanenza delle persone identificate nel territorio dello Stato.