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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Mancano quaranta minuti al fischio d’inizio di Samb-Parma. Qui puoi seguire la diretta della cronaca di Carlo Fazzini in tempo reale. In questo articolo daremo spazio a commenti, foto, video, impressioni e interviste.

Il colpo d’occhio della curva rossoblu intanto va delineandosi: una grande macchia rossa e blu come le maglie indossate praticamente da quasi tutti i tifosi di casa. Nella curva nord presente uno striscione, “Basta un anno per non scordarti più” e lo striscione “Sambenedettesi”, stranamente messo a testa in giù, forse per protesta.

Prima dell’incontro lo speaker dello stadio saluta Chantal Borgonovo, moglie dell’ex calciatore della Samb Stefano Borgonovo, che sarà omaggiata con la consegna di una maglia della Samb. In mattinata è stato inaugurato il Largo Stefano Borgonovo, dirimpetto lo stadio Fratelli Ballarin, dove il bomber rossoblu giocò nel campionato di Serie B 1984-85 (13 gol con la Samb). L’associazione Noi Samb a sua volta omaggia Chantal Borgonovo con una scultura dell’artista Sgattoni che raffigura proprio Borgonovo con la maglia della Samb.

A sua volta Chantal Borgonovo ha consegnato ai tifosi della Samb una maglia di Stefano Borgonovo che hanno donato a Chantal una sciarpa rossoblu. Toccante il momento, con lo stadio che invoca il nome di Borgonovo. Compare uno striscione: “La grinta, i gol, le corse sotto la Sud:” al quale si riallaccia quanto riportato in precedenza: “Basta un anno per non scordarti più”.

L’inizio è comunque da brividi, grande tifo dei padroni di casa, colorata anche la curva ospite che è un tripudio di badiere gialloblu. E appena Di Massimo accende Mancuso e la difesa parmense si salva miracolosamente, l’esplosione del tifo di casa è qualcosa che strappa i brividi, complice la doppia occasionissima Pezzotti-Sabatino, sventata dal bravissimo Zommers. Tutti i settori s’accendono, impressionante, mentre dopo 10 minuti dall’inizio ai distinti c’è ancora una lunghissima fila per entrare, qualcosa è da rivedere.

Al gol di Mancuso, il quarto stagionale, scende giù lo stadio: ed è un vantaggio meritatissimo per quanto visto fino ad ora, con la squadra di Palladini davvero quadrata, con un 4-3-3 che agisce alla perfezione. Sorrentino agisce da boa avanzata, Di Massimo e Mancuso molto larghi, Sorrentino pronto ad appoggiare centralmente, Berardocco e Lulli che tengono in mano il centrocampo.

La fase centrale del primo tempo è un po’ più equilibrata, con gli scudocrociati che avanzano il baricentro mentre la Samb cerca soprattutto di controllare il ritmo e ripartire in velocità grazie alle imbeccate di Berardocco e soprattutto Sabatino per gli esterni. Certamente non è semplice marcare specialmente il duo offensivo Calaiò-Evacuo, con il primo fino ad ora più reattivo.

La Samb indugia a volte un po’ troppo nel possesso palla a ridosso dell’area di rigore: non tutti i rossoblu hanno la capacità di possesso di Berardocco, qualche volta val bene far ripartire l’azione un po’ più avanti. Bisogna anche valutare la quantità di energie spese perché nei primi venti minuti la Samb ha giocato davvero una frazione perfetta per qualità e intensità.

E infatti ecco che il Parma punisce la difesa della Samb su una situazione in partenza sotto controllo, con Evacuo che devia di testa a centro area, la palla carambola sul corpo di Radi e resta ferma nell’area piccola, per Nocciolini non è difficile depositarla in rete da pochi metri.

C’è evidentemente una “falla” da risolvere per la Samb nel momento in cui agisce in fase di contenimento perché Calaiò ed Evacuo specie nei colpi di testa ma non solo agiscono con troppa facilità e occorrerebbe serrare le fila, magari anche con un Berardocco meno in versione “Pirlo” e più in quella “De Rossi”, ovvero terzo difensore centrale in fase difensiva.

Palladini sembra aver intuito il “problema” e Ferrario si sta scaldando durante l’intervallo: non è al meglio fisicamente ma forse può essere rischiato in sostituzione di Mori. Ipoteticamente anche come terzo centrale, in quel caso andrebbe rischiato un esterno di centrocampo, Di Massimo. Ma molto dipenderà dai primi minuti di gioco.

SECONDO TEMPO La ripresa inizia con una Samb tonica, stabilmente nel centrocampo ospite, grazie soprattutto al duo Berardocco-Sabatino sempre bravo nel possesso palla e nel passaggio sull’esterno. Grazie all’instancabile Lulli si crea anche superiorità numerica in mezzo, Di Massimo non si capisce però con Sabatino. Sorrentino però ci sembra stanco. Riparte intanto la carica del pubblico di casa.

E il predominio rossoblu, pervicace, trova nella straordinaria rete di Lulli il meritato  vantaggio. Ragazzi, qui non ci si tiene più.

Mentre Palladini inserisce Tortolano per Di Massimo (prestazione con alti e bassi, comunque sufficiente), si ha la netta sensazione che il pubblico di casa, stimabile tra le 5 e 6 mila presenze, sia il vero protagonista di questa fase dell’incontro, capace davvero di trascinare la Samb.

Ora il Parma reagisce, non siamo ancora alla mezzora e sembra un secondo tempo infinito. Lucarelli su punizione infila un rasoterra che supera la barriera che saltella, Frison para sulla linea. Brividi. Al 71′ Sorrentino lascia al posto a Fioretti: sostituzione giusta, Sorrentino è sfiancato e autore di una prestazione maiuscola, da centravanti generosissimo, infatti viene sommerso dagli applausi del pubblico.

Per quanto riguarda le due panchine, fino a questo momento Palladini sta vincendo il match con Apolloni per la capacità e fluidità degli schemi di gioco: semplici alla fine quelli della Samb ma molto efficaci, mentre il Parma ci sembra cercare più la forza dei singoli, che un assetto definito. E mentre scriviamo Nocciolino sbaglia letteralmente un gol fatto, colpendo con la mano anziché con la testa a tu per tu con Frison. Come occasioni siamo alla pari o con leggero vantaggio ospite ora.

Rischia ancora la Samb, molti giocatori sono in difficoltà atletica. Palladini pronto a far entrare Ferrario, sicuramente al posto di Mancuso con il passaggio al 5-3-2 anche perché ora il Parma ha effettuato un doppio cambio e gioca praticamente con quattro giocatori offensivi stabili. Così è infatti.

I rossoblu infatti stabilizzano la situazione fino all’82, quando l’arbitro ravvisa un fallo a palla lontana di Radi su Guazzo, forse una gomitata (non è semplice capirlo). Rosso diretto e rigore sul quale va Calaiò, rincorso lento, mentre si scaldano gli animi tra Distinti e Curva ospite. Ci sarà da discutere molto su questa decisione non fosse altro che il pallone era lontano.

Nel finale espulso anche Lulli per doppia ammonizione. Il pubblico di casa inveisce contro l’arbitro. Lulli tra gli applausi, migliore in campo. Tantissimi fischi accompagnano il fischio finale di Fourneau, sicuramente protagonista con le scelte del finale, tutte da valutare da parte nostra però. Applausi dalle tifoserie alle loro squadre: è stata una bella partita e uno spettacolo del tifo. Il Parma è sicuramente formazione costruita per approdare direttamente in Serie B, dobbiamo dire che la Samb in prospettiva è in grado di raggiungerla e comunque ha dimostrato un assetto di gioco piacevole e scorrevole, dominato comunque da una grinta che ci sembra il timbro principale della formazioen di PAlladini.