Il cast di Ananke presenta il film. Da sinistra: il regista Claudio Romano, l’attrice protagonista Solidea Ruggiero, la sceneggiatrice Elisabetta “Betty” L’Innocente, il sound designer Anthony Di Furia

GROTTAMMARE –  Dopo l’estate il Kursaal torna a splendere con Ananke, più che un  film, un gioiello raro e ancora (pur)troppo nascosto. Forte del successo al Pesaro Film Festival e allo Science+Fiction Festival di Trieste, nonché Premio “Domenico Meccoli” ad Assisi, il primo lungometraggio indipendente di Claudio Romano ha inaugurato giovedì 29 settembre “La bellezza (condivisa) salverà il mondo”, XXII Stagione Culturale firmata Blow Up.

Un altro grande inizio per l’associazione grottammarese presieduta da Sergio Vallorani, a cui hanno preso parte attivamente anche il sindaco Enrico Piergallini e oltre 100 persone di tutte le età, riempiendo quasi interamente la sala del nuovo teatro, con grande soddisfazione di organizzatori, ospiti e partecipanti.

Il presidente dell’Associazione Blow Up Sergio Vallorani introduce la nuova XXII Stagione Culturale

Ma è solo l’inizio, sotto il segno del cinema. Perché anche quest’anno il nostro “destino fatale” è un ricco calendario multidisciplinare che ci accompagnerà fino al 13 aprile, con altri 11 film e tante iniziative tra teatro, letteratura, filosofia, musica, gusto e vita condivisa. In una parola, bellezza.

E questa in Ananke, non è un superficiale punto di partenza, piuttosto un risultato: l’esperienza che resta di un film che mette radici profonde, di una vertigine fatta di solitudine, alienazione, dolore. Una tragedia personale e umana si svela e si nasconde nel corso di una narrazione “fuori dal tempo e dallo spazio”, densa, suggestiva e introspettiva. Senza offrire risposte certe, ma stimolando continuamente domande.

La trama narrativa si sviluppa a partire dalla fuga da un mondo dove la comunità è impossibile e gli uomini sono oppressi da un morbo che diffonde depressione e induce al suicidio. Un uomo e una donna si rifugiano nella solitudine, divenuta irreale, isolandosi completamente nella natura in compagnia di una capra chiamata Ananke, come la dea che nella mitologia greca personifica la potenza del destino. Ed è proprio all’ineluttabilità del destino che la parola Ananke rimanda: a quella ragione universale che sovrasta l’uomo e i suoi limiti, alla sua incapacità di salvarsi da una profonda crisi evolutiva.

Per atmosfera e scelte espressive e registiche Ananke fa subito pensare al cinema di Béla Tarr e Andrej Tarkovskij. “Un piccolo film di grande umanismo” lo definisce il regista di Minimal Cinema, che ha preso parte alla serata per dialogare con il pubblico insieme alla sceneggiatrice Elisabetta “Betty” L’Innocente, agli attori protagonisti Marco Casolino e Solidea Ruggiero, e al sound designer Anthony Di Furia.

Il film è in bianco e nero, sottotitolato perché in lingua francese (un francese “sporco”): “Quando lo abbiamo scritto era il 2011 – spiega la sceneggiatrice “Betty” – e lo scenario era diverso da oggi. Non vedevo intorno solo una crisi economica, ma anche umana. Questo è un film analogico, e il francese l’ho immaginato come una lingua nuova, oltre che eufonica. Contrasta con lo sfacelo che nella narrazione si compie intorno ai protagonisti. Siamo stati avvantaggiati dato che Solidea ha origine belga”.

La sceneggiatrice Elisabetta L’Innocente ed il cast introducono il film

“Da regista facevo ciò che fanno i colleghi: sceglievo tutto, il set, gli attori – ricorda Romano – Cercavo di stabilire un dominio sugli spazi e sulle persone. Poi mi sono reso conto che stavo ripetendo le stesse dinamiche da cui volevo fuggire e qualcosa mi ha fatto cambiare: l’albero fuori dalla finestra, che è diventato la mia salvezza anche negli anni successivi”.

“Il film è stato girato a Stivigliano, un paese fantasma nella zona dei Monti della Laga. Con poche case, abbandonate intorno agli anni ’70 – continua il regista – Ananke ha avuto 5 lunghi anni di gestazione, ma poi c’è stato l’okay abbastanza immediato della produzione. Come protagonista femminile avevamo scelto Solidea Ruggero. Proprio lei ci ha parlato di Marco Casolino, dato che eravamo in crisi per il protagonista maschile e non volevamo attori professionisti. E poi… io odio fare i casting”.

“In realtà sono una scrittrice e si tratta del mio primo film, probabilmente l’ultimo – scherza la poliedrica Ruggiero, tra l’altro artista e performer – Le riprese sono durate solo 2 settimane, in cui abbiamo girato 2 ore, sebbene poi il film sia stato ridotto a poco più di una. Ci hanno messo a dura prova anche dal punto di vista fisico: era novembre, il set era sulla montagna e ogni mattina dovevamo raggiungerlo camminando molto, in pendenza, e trasportando ogni volta tutta l’attrezzatura. Poi ci siamo isolati, da tutto e da tutti: lì è stato ancora più difficile. Quando vedo questo film sul grande schermo, mi basta la scena in cui Marco [l’attore Casolino] si affaccia dall’alto su quella vallata sconfinata, sul vuoto, con la Natura che si apre e lo investe, per sentirmi mancare”.

Perché è la proprio la Natura la vera grande protagonista, regia suprema che avvolge e travolge lo spettatore in soli 69 minuti. Scene che a volte sembrano durare un attimo, altre un’eternità. Un gioco “fatale” di compressioni e dilatazioni rese possibili anche grazie ad un suono magistralmente studiato.

E un destino ineluttabile adesso è anche quello di non poter trovare la parola giusta per definire ciò che non si può descrivere. Ma solo vedere, ascoltare, “sentire”. Vivere, prima o poi.

Ananke è un film da scavare, contro e nonostante tutto. Sapendo che vi si troverà sempre una nuova domanda. E non sarà mai abbastanza.

SCHEDA FILM

Genere: drammatico
Titolo originale: Ananke
Paese/Anno: Italia | 2015
Regia: Claudio Romano
Sceneggiatura: Claudio Romano, Elisabetta L’Innocente
Fotografia: Juri Fantigrossi
Montaggio: Ilenia Zincone
Interpreti: Marco Casolino, Solidea Ruggiero
Produzione: Axelotil Film
Durata: 69′

Trama. In un presente immaginario l’umanità si sta estinguendo a causa di una terribile pandemia. Una nuova forma di depressione virale induce al suicidio chi la contrae.
L’unico modo per sfuggire alla morte è evitare gli esseri umani, fuggire, rimanere soli.
Dopo un lungo peregrinare, un uomo e una donna trovano riparo in una casa isolata fra le montagne, lontani dalla società e dalle metropoli. Sperano di salvarsi adattandosi ad una vita primitiva ed essenziale, priva di nevrosi e contaminazioni tecnologiche.
I protagonisti parlano in francese, una lingua dal bel suono che contrasta con lo sfacelo che si compie attorno a loro. A far loro compagnia una capra di nome Ananke, come la dea che nella mitologia greca rappresenta la personificazione o potenza del destino.
Soli, ignari e in balìa degli eventi, faranno i conti con l’ineluttabile.
La natura veglia su di loro, osservandoli dall’alto. Tutto scorre, tutto muta, tutto si trasforma.
Per sfuggire alla morte è sufficiente sfuggire all’uomo?

Info e contatti

Ananke
Eventi: la prossima presentazione del film si terrà a Roma martedì 4 ottobre presso l’Apollo Undici (dettagli qui).
Sito Minimal Cinema e pagina facebook Ananke

Blow Up
Ingresso gratuito a tutte le iniziative (cene escluse) con tessera-abbonamento alla Federazione Italiana Cineforum 2016-2017, rilasciata dall’Associazione Blow Up al costo di 10 euro, che può essere sottoscritta velocemente all’ingresso di ogni serata. Per gli spettacoli teatrali, che avranno luogo a martedì alterni al Dep Art (dal 4 ottobre al 4 aprile) è previsto un contributo aggiuntivo di 5 euro.

Eventi: il prossimo appuntamento sociale sarà martedì 4 ottobre al Dep Art (ore 21.15) con l’opera teatrale
Quattro modi diversi di morire per versi – V. V. Majakovskij, B. Pasternak, A. A. Blok, S. A. Esenin
di e con Vincenzo Di Bonaventura

Lo spettacolo è dedicato alla memoria del maestro Carmelo Bene, primo assertore e divulgatore della grande poesia rivoluzionaria russa, dopo la Rivoluzione d’Ottobre e non solo. Il Recital ricalca pienamente i principi drammaturgici del maestro con immagini opportunamente scelte e musica originalissima, e si avvale anche della collaborazione di musicisti conoscitori della tradizione russa.

associazioneblowup@email.it – sito e pagina facebook Blow Up
Calendario completo XXII Stagione Culturale