Di Alessandro Maria Bollettini

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – ”La città era descritta come un deserto culturale, oggi si può dire che sia diventata un’oasi culturale.” Questa è la dichiarazione di Pasqualino Piunti, sindaco di San Benedetto, alla conferenza di presentazione della stagione teatrale del Concordia.

La città della Riviera diventerà nel prossimo inverno una sorta di ‘capofila’, come affermato dal sindaco, nel suo territorio: ”Non ci si proclama, ma ci si realizza sul campo, il Concordia sarà un punto di riferimento per San Benedetto ma anche per tutto il territorio che rappresenta.”

A presentare più organicamente la prossima stagione teatrale e le novità che la distingueranno dalle  precedenti è invece l’Assessore alla Cultura Annalisa Ruggieri, che spiega come il teatro recentemente non fosse quasi più fruibile e come invece l’amministrazione ha provato a renderlo tale perseguendo due scopi precisi: “Rendere il teatro più aperto, dando la possibilità a più cittadini di comprare i biglietti, ed inserire nella programmazione anche delle repliche”. Per raggiungere questi obiettivi sono stati necessari ovviamente degli investimenti, e le cifre necessarie non sarebbero mai state raggiunte senza l’aiuto del BIM Tronto, che quest’anno ha investito circa il 40% del suo bilancio su scuola e cultura. Il BIM Tronto, nella figura di Luigi Contisciani ha tracciato una linea netta con le precedenti gestioni, tanto è vero che tra il 2010 ed il 2015 ha fornito al Comune di San Benedetto 542 mila euro, contro i 112 mila euro totali sborsati dagli anni ’50 al 2010.

Come spiega sempre l’Assessore Ruggieri “la mancanza di repliche in programmazione impediva la vendita dei biglietti, così abbiamo provato una sperimentazione; dei sette spettacoli che andranno in scena a partire dal 18 novembre, due avranno anche una replica, e si tratta de ‘Il borghese gentiluomo’ e de ‘La locandiera’”. L’impegno per il futuro sembra quello di estendere questa iniziativa ad ogni spettacolo in programma, “l’obiettivo è quello di renderla una costante”.

Il prezzo dell’abbonamento ha subito una maggiorazione di 5 euro, per un costo totale di 100 euro per 7 spettacoli che si preannunciano di alto livello, con attori famosi e sceneggiature sia classiche sia moderne. Chi si abbonerà inoltre avrà un diritto di prelazione per i prossimi due anni. “Vogliamo riaprire il teatro”, è questo il messaggio dell’Assessore e di Gilberto Santini, Direttore dell’Amat (Associazione Marchigiana Attività Teatrali), che dice:”Il teatro deve essere aperto, il teatro è pubblico; vogliamo aprire una sorta di gara per i posti, eliminando le vecchie prelazioni e dandole a tempo determinato, per due anni, a chi si dovesse abbonare quest’anno. Non è un modo per punire i vecchi spettatori, ma è un modo per far sì che potenzialmente ci siano sempre dei biglietti disponibili.” Lo scorso anno infatti il Concordia ha avuto un problema di “eccesso di successo”: le persone che richiedevano i biglietti erano più numerose dei biglietti effettivamente disponibili. Santini prosegue dicendo che “nelle serate delle repliche tra gli spettatori non potranno esserci abbonati, in modo da permettere a tutti di godere degli spettacoli.”

Si va verso un teatro più aperto dunque, di cui tutti possano usufruire. Il teatro si deve ergere come simbolo della cultura classica greca da cui discendiamo, un simbolo di unità culturale e di democrazia. Gli spettacoli teatrali, nell’Antica Grecia, erano un fattore unificante ed identitario di un intero popolo, cui partecipavano aristocratici, contadini e nullatenenti, tutti con lo stesso spirito di aggregazione e di partecipazione sociale. Come dice Gino Troli, Presidente dell’AMAT:”Bisogna lavorare su piccoli e grandi perché il teatro diventi un’abitudine, una necessità. È un luogo in cui ci si incontra, ci si confronta, senza chiudersi in se stessi di fronte ad una televisione o peggio su internet. Serve una riscoperta del valore umano e della socialità.”

Venendo alla programmazione in sé, a presentare a grandi linee i 7 spettacoli (che questa stagione inizieranno alle ore 20.45, ndr) è Gilberto Santini: ”Siamo felici di presentare la compagnia Artemis Danza che omaggerà la Tosca, grande classico lirico, con una interpretazione in danza chiamata ‘Tosca X’; si tratta di una danza neoclassica molto efficace. Avremo poi ‘Due partite’ di Cristina Comencini, una storia semplice e con un congegno preciso che parla di due partite a carte giocate a distanza di circa 25 anni; ci saranno due madri nella prima parte, e le loro due figlie nella seconda parte, con un cast interessantissimo (Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e Giulia Bevilacqua).                                                                          

 Il 17 gennaio andrà in scena “L’anatra all’arancia”, interpretata da Luca Barbareschi e Chiara Noschese che tratta di eventi familiari drammatici con risvolti divertenti. Il Concordia ospiterà anche una bellissima versione di ‘Amleto’, interpretato da Daniele Pecci e Maddalena Crippa. Arriveranno poi le due messe in scena con replica, ‘Il borghese gentiluomo’, che tratta di un arrampicatore sociale (ruolo recitato da Emilio Solfrizzi, ndr) alla ricerca della nobiltà tra mille risvolti comici, e ‘La locandiera’ di Goldoni, famoso classico che racconta delle bramosie d’amore ma anche pecuniarie. ‘L’inquilina del piano di sopra’, con protagonisti Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero è una commedia coinvolgente ed anche malinconica.”

Quella che sta per iniziare si prospetta dunque come una stagione teatrale ricca e carica di interesse, con grandi opere e grandi attori in un teatro di sempre più grande importanza, il Concordia, che come dice sempre Santini:”ha una valenza molto più grande della sua capienza”. C’è un’offerta sempre più ampia ma come conclude l’Assessore Ruggieri “serve un riscontro; come l’ente va verso i cittadini, i cittadini devono andare verso l’ente.”

Sta dunque ai sambenedettesi, ora, cogliere questa opportunità: quella di aprirsi a loro volta ad un teatro riaperto.