SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il primo ottobre allo stadio Riviera delle Palme arriverà una vecchia conoscenza della Sambenedettese. Nella rosa del Parma c’è il difensore Michele Canini. Il calciatore originario di Brescia è cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta e il primo assaggio con il calcio professionistico l’ha vissuto proprio a San Benedetto del Tronto.
Era l’annata 2004/2005 e la squadra, agli ordini di mister Davide Ballardini, sfiorò una grande impresa arrivando fino alle semifinali Play Off di Serie C perdendo, con qualche rammarico, contro la corazzata Napoli che però fallì l’approdo in Serie B in finale contro l’Avellino.
Michele Canini fu uno degli indiscussi protagonisti della stagione con 31 presenze. In Riviera era chiaro il valore del ragazzo. Un difensore dalle grandi qualità. Infatti, l’anno dopo, andò in Sardegna a giocare in Serie A con il Cagliari. Dal 2005/06 a giugno 2014 Canini ha giocato sempre in serie A vestendo le casacche di Genoa, Atalanta e Chievo. Oltre 200 presenze e due goal. Il difensore ha fatto parte della Nazionale Italiana Under 21 partecipando a due campionati europei.
Dopo un anno in Giappone al Fc Tokio, approdò ad Ascoli nella squadra bianconera nella stagione 2015/16 in serie B. Un’esperienza che ha amareggiato qualche supporter rossoblu e potrebbe portare a qualche fischio all’ingresso in campo del difensore.
Sinceramente auspichiamo, invece, un caloroso saluto da pubblico civile per un ragazzo che in tante occasioni ha ringraziato la Sambenedettese per aver fatto da trampolino nella massima serie. Ringraziamenti espressi, con affetto, anche verso la città di San Benedetto.
Lascia un commento
E noi ringrazieremo
Chi ha indossato quella maglia dopo la nostra non va nemmeno menzionato o meritevole di considerazione
Sa quanti calciatori hanno giocato prima nella Samb poi nell’Ascoli? Ne cito qualcuno: Peppino Assenti e diversi altri negli anni 50, Zandoli, Campanini, Pagani, Minuti, Carnevali, Migliorini, Loviso, Carpani (adesso). Eliani (allenatore), giusto per citarne qualcuno. Cè anche chi è tornato nella Samb. Chissà quante volte li avrà “menzionati” anche lei. Dopo. Credo che lo stesso Palladini, se ci fosse stata occasione, ci sarebbe andato. Credo.
come loviso minuti
Direttore ha sentito gli applausi di tutto il Riviera a canini? Beh io ho notato un’assordante INDIFFERENZA forse il 98% dei tifosi forse la pensa come me
Eddai
Nel 2016 c’è ancora qualcuno che ragiona in questo modo! Fuori dal mondo!
Appunto che?
non è stato benvenuto e benvoluto quand’è tornato alla samb.
Quindi?
Quindi che? L’ha nominato lei Minuti. Quasi asserendo che era normale per un sambenedettese (da sottolineare poi la differenza tra un Canini che viene da Brescia, e invece qualcuno che a sbt c’è nato) andare a giocare nell’ascoli e poi tornare tranquillamente a vestire(nel suo caso allenare) la Samb. Invece i fatti hanno dimostrato che chi l’ha fatto quando è tornato non è stato benvoluto. Che poi c’è modo e modo di giocare per una squadra storicamente avversa… farlo professionalmente(vedi Palladini, ma anche Carpani a parti inverse). E invece farlo con esagerata ostentazione. Vedi baciare maglie e cose simili. Buonagiornata… Leggi il resto »
Ho semplicemente scritto i nomi di chi ha prima giocato con la Samb poi con l’Ascoli compreso mio zio Peppino Assenti sambenedettese anche lui e altri. A questo punto sarebbe il caso che si rileggesse il suo primo commento dove ha generalizzato e non indicato comportamenti a parer suo scorretti che sono tutt’altra materia. Rilegga. Grazie.
Secondo me quelle cose che indica lei sono venute dopo ripetute violenze di ogni tipo da parte di certi tifosi. Altrimenti non avrebbero avuto ragion d’essere.
Non era lei è vero ma tutto è partito da questo commento di “teschio alato” che ha avuto poi approvazioni e disapprovazioni. Questo: “Chi ha indossato quella maglia dopo la nostra non va nemmeno menzionato o meritevole di considerazione”
chiamasi rivalità, e piu tradizione della rivalità non esiste nel calcio.
liberissimo il professionista di indossare le maglie che vuole. ancora di piu libero il tifoso (che paga) di fischiarlo quanto vuole.
Mi pare giusto