Da Riviera Oggi numero 1090

SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Un tira e molla durato 9 anni, prima a San Benedetto poi a Grottammare, stiamo parlando delle vicissitudini quasi decennali della Grande Opera della Fondazione Carisap. Dalla grande idea per riqualificare l’area Ballarin fino al passaggio del progetto di Tschumi a Grottammare. Il 9 settembre l’organo di indirizzo della Fondazione affossa anche quest’ultima ipotesi e A.N.I.M.A. rimane solo una grande incompiuta.

La “Grande Opera” di San Benedetto

Novembre 2007. Il 29 novembre 2007 l’allora primo cittadino di San Benedetto Giovanni Gaspari indice una conferenza stampa per comunicare un grande sviluppo sull’annosa questione relativa alla ridestinazione dello Stadio Ballarin. Il Comune si diceva pronto a donare l’area, dopo il riscatto dal Demanio avvenuto per quasi 800 mila euro, alla Fondazione Carisap per far sorgere, al posto del vecchio impianto sportivo, un’opera polivalente realizzata da una grande star dell’architettura mondiale. “Una struttura di grande valenza che contraddistinguerà il sud delle Marche”, annuncia quel giorno il presidente della Fondazione Vincenzo Marini Marini. «Farà sognare il nostro territorio», afferma invece Gaspari. L’investimento della Fondazione, viene annunciato, “arriverà fino a 10 milioni di euro”

Novembre 2007. Il passaggio del terreno dal Comune alla Fondazione Carisap sarebbe dovuto avvenire tramite una “donazione modale” e quindi uno dei due contraenti si sarebbe riservato il diritto di recedere dall’accordo qualora l’altro non avesse rispettato la volontà stabilita all’atto della donazione. Si parla in quei giorni di “rivoluzione copernicana” nei rapporti fra Stato e Terzo Settore e ancora dell’alba di “un capolavoro”.

Bernard Tschumi è “l’archistar” che progetterà l’opera

Aprile 2008. E’ Bernard Tschumi “l’archistar” designata per la Grande Opera, l’architetto franco-svizzero è il nome che annuncia Vincenzo Marini Marini il 19 aprile 2008.

Maggio-Giugno 2008. La Grande opera smuove la politica sambenedettese, Gaspari promette “consultazione della cittadinanza” per quanto riguarda i progetti mentre Piunti (all’opposizione allora) lamenta un coinvolgimento “tardivo” ma dice “non si può dire no a un investimento di 10 milioni di euro”.

Luglio 2008. Il 14 luglio Tschumi arriva a San Benedetto. “Contesto stimolante”- dichiara l’architetto- “Inizia fase di studio del territorio”.

Problemi burocratici e passaggio del progetto a Grottammare

Settembre-Ottobre 2008. In settembre sorgono problemi burocratici per la donazione dell’area “Ballarin” alla Fondazione Carisap che annuncia: “se l’area non sarà disponibile, valuteremo di investire in un’altra zona sulla costa”. L’opposizione, tramite Bruno Gabrielli (Capogruppo di Forza Italia all’epoca) chiede le dimissioni del Sindaco e definisce la questione “una figuraccia” dell’amministrazione. A ottobre Gaspari annuncia: “l’opera si farà, c’è consenso politico” e ancora “un problema tecnico si può superare”.

Novembre 2008. Decade la proposta di donazione modale da parte del Comune e la Fondazione comunica a Bernard Tschumi l’impossibilità di conferirgli l’incarico.

Dicembre 2008. Si “vira” su una soluzione che contempli la cessione del diritto di superficie alla Fondazione Carisap e non più una donazione. Gaspari: “La Fondazione non ha cambiato idea”.

Giugno 2009. Il 23 giugno la Corte dei Conti dà risposta negativa al quesito sulla possibilità di concedere il diritto di superficie dello stadio alla Fondazione Carisap.

Settembre 2009. Nonostante il tramonto dell’ipotesi “Ballarin” per la Grande Opera sembra rimanere in piedi il binomio Fondazione-Comune, con gli uffici di Viale De Gasperi che paiono in quel periodo intenzionati a trovare una nuova area. La Fondazione Carisap però inizia a guardare a Grottammare:”Preferiamo sempre investire i nostri 10 milioni di euro a San Benedetto, ma se non ricevessimo comunicazioni abbiamo già avuto la disponibilità del sindaco Luigi Merli” dichiara in una nota Vincenzo Marini Marini.

Febbraio 2010. Il 19 febbraio l’Organo di Indirizzo della Fondazione raddoppia l’investimento a 20 milioni di euro per la “Grande Opera”. Grottammare viene presa in considerazione ufficialmente mentre San benedetto pensa alla zona Brancadoro per far sorgere l’edificio di Tschumi.

Maggio-Giugno 2010. Prime assemblee cittadine a Grottammare. Tema: La Grande Opera. Si individua il possibile sito di costruzione nell’area “ex-Ruffini”. Il sindaco Merli presenta il progetto presentato dal Gruppo Malavolta per l’area.

Nasce A.N.I.M.A.

Dicembre 2010. Il 21 dicembre la giunta grottammarese delibera la destinazione alla Fondazione Carisap di una superficie di 9225 metri quadrati (zona ex-Ruffini) da utilizzare per la “Grande Opera” da tempo messa in preventivo nella cittadina rivierasca. Dopo una serie di ulteriori assemblee civiche si decide che il nome dell’opera sarà A.N.I.M.A. (acronimo di Arti, Nature, Idee, Musiche, Azioni) negli intenti un contenitore del territorio Piceno, “delle sue bellezza, vigore economico e storia” si legge dalla nota dell’esecutivo.

Dicembre 2010. La giunta perviene anche alla decisione sulle “forme” di A.N.I.M.A.:Tutti gli ambienti orbiteranno intorno a uno spazio centrale molto ampio, rappresentato da una sala capace di ospitare 2500 posti a sedere, flessibile e modulabile a seconda degli eventi.

Marzo 2011. La Grande Opera Ufficialmente non si farà a San Benedetto. Il sindaco Giovanni Gaspari posta su Facebook la frase: “Questa sera la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha deliberato di perdere una grande opportunità rinunciando a realizzare un qualificato intervento architettonico a San Benedetto del Tronto”.

Giugno 2011. Bernard Tschumi confermato a capo del progetto.

Settembre 2011. Il 7 settembre si firma un accordo programmatico tra il Comune di Grottammare e la Provincia di Ascoli Piceno per ottenere il nulla osta e autorizzazioni volte alle realizzazioni degli interventi previsti e a carico della Fondazione Carisap.

Gennaio 2012. Il 10 gennaio arriva a Grottammare la firma dell’atto conclusivo per la cessione dell’area ex-Ruffini, ove sorgerà la grande opera Anima. Il sindaco Merli: “Oggi si è concluso un passo importante e la Fondazione ha acquisito a tutti gli effetti il terreno”.

Settembre 2012. Il 13 settembre Bernard Tschumi effettua il primo sopralluogo nell’area vicina al casello autostradale.

Novembre 2012. Il 20 novembre “l’archistar” presenta, assieme al presidente della Fondazione Carisap Vincenzo Marini Marini, una bozza del progetto di A.N.I.M.A.

Febbraio 2013. Il 20 febbraio Bernard Tschumi espone il progetto della Grande Opera A.N.I.M.A. nella sala del Teatro dell’Arancio di Grottammare. Luigi Merli dichiara:”Anima ora ha un corpo”. L’inizio dei lavori viene fissato per il 2014.

Maggio 2013. Il 27 maggio cambia l’amministrazione comunale ed Enrico Piergallini succede a Luigi Merli. La Fondazione Carisap ha così un nuovo interlocutore.

Dicembre 2013. Giovanni Gaspari contro la Fondazione “Palla al piede. Con loro neanche un caffè”. Poi quella che, a posteriori, sembra una profezia: “Dubito che l’opera di Tschumi si farà mai a Grottammare”.

Dai problemi con la soprintendenza all’abbandono del progetto.

 

Maggio-Giugno 2014. La Soprintendenza della Regione Marche blocca temporaneamente l’iter di costruzione di A.N.I.M.A.

Novembre-Dicembre 2014. Il 16 novembre la Fondazione Carisap ricorre al Tar per dirimere definitivamente la questione tra Soprintendenza e Comune di Grottammare. A dicembre si firma la convenzione per la gestione del centro culturale A.N.I.M.A. con scadenza nel 2040.

Maggio 2015. Il Tar dà via libera alla realizzazione dell’opera, la Fondazione Carisap e il Comune di Grottammare riprendono un percorso interrotto riavviando l’iter di scelta della ditta appaltante.

Settembre 2016. L’Organo di Indirizzo della Fondazione Carisap, il 9 settembre, vota per l’abbandono del progetto A.N.I.M.A.  Piergallini dichiara qualche giorno dopo: “Si tratta di un infarto per il nostro territorio” e ancora “erano già stati spesi quasi 2 milioni di euro per il progetto di Tschumi”.