GROTTAMMARE – E’ terminata 2 a 0 per il Porto d’Ascoli la sfida giocata a Grottammare contro la squadra di casa.

Riportiamo tabellino e resoconto:

Grottammare: Beni, Valentini D., Carminucci (52’ Gentile), Traini, Gibbs, Gridelli (82’ Egidi), Ioele (46’ Avellino), De Cesare, De Panicis, Valentini G., De Rosa. All. Morreale

Porto d’Ascoli: Reali, Berardini, Cucco, Gabrielli (90’ Tarli), Ciotti, Sensi, Leopardi, Tedeschi, Pendenza (83’ Bonfigli), Iachini (85’ Piunti), Nepa. All. Filippini

Arbitro: Cannata di Collegno

Marcatori: 44’ Iachini; 79’ Pendenza

Ammoniti: 58’ De Rosa (G); 66’ Avellino (G); 71’ De Cesare (G); 74’ Gridelli (G); 86’ Berardini (P)

Espulsi: 49’ Valentini G. (G); 88’ Gentile (G)

Spettatori: 100 circa – Calci d’angolo: 4-2 per il Porto d’Ascoli

Recuperi: 1 minuto nel p.t.; 3 minuti nel s.t.

Un ottimo Porto d’Ascoli, messo bene in campo da mister Filippini (un ex da giocatore), fa suo il “derby della Riviera” numero 41, controllando l’incontro per quasi tutti i novanta minuti, andando in vantaggio sul finire del primo tempo con il figlio d’arte Iachini (altro ex) per poi chiudere la pratica a circa dieci minuti dal termine con un perfetto contropiede concluso con navigata freddezza da Pendenza.

Il Grottammare ha sicuramente sbagliato l’approccio alla partita e mister Morreale ci ha messo del suo: anziché riproporre la squadra che ha fatto bene, nel secondo tempo, domenica scorsa a Tolentino, ha tolto Gentile per rimettere dentro Giorgio Valentini, al rientro dopo la giornata di squalifica. Abbastanza spaesato, Valentini ha vagato per il campo nella prima mezzora senza toccare un pallone; poi al 38’ ha avuto un lampo, colpendo il palo alla sinistra di Reali, per poi scomparire di nuovo e riapparire all’inizio del secondo tempo quando – per una presunta gomitata – si è beccato un giallo dal mediocre arbitro arrivato dal lontano Piemonte (ma di questo signore parleremo più tardi) e immediatamente dopo il rosso, forse per averlo “gentilmente” mandato a quel paese. E ad una squadra forte e quadrata come il Porto d’Ascoli non si può regalare un uomo sin dal primo minuto. Detto questo, il Grottammare è stato sicuramente la brutta copia della squadra ammirata per 75 minuti a Chiaravalle e per l’intero incontro a Tolentino. Il mister grottammarese in settimana dovrà lavorare molto sulla testa dei suoi uomini per ricreare in loro quella fiducia necessaria per giocare come sanno, considerando anche che mancheranno di sicuro Giorgio Valentini e Gentile, quest’ultimo espulso per eccesso di frustrazione (forse l’unica cosa giusta fatta dallo “smemorato” di Collegno); ma forse avremo delle sorprese dal referto dell’uomo in nero, oggi in giallo.

Passiamo alla cronaca: si comincia con la squadra del Porto d’Ascoli che entra in campo con una maglia speciale per augurare “buon compleanno” al proprio presidente Filippo Damiani, da oggi settantenne. L’inizio è subito di marca ospite con un tiro, al 1’, di Gabrielli alto sopra la traversa dopo aver raccolto al limite dell’area una corta respinta dei biancocelesti di casa. Passano cinque minuti e Nepa, tutto spostato a destra, raccoglie un lungo traversone proveniente da sinistra, si accentra e tenta un tiro a giro ma la sua conclusione si spegne sul fondo. Al 14’ da un contro fallo letteralmente inventato dal direttore di gara, la palla arriva a Iachini, appena fuori area, che tira all’improvviso ma Beni non si fa sorprendere e manda in angolo. Al 20’ si vede finalmente il Grottammare dalle parti di Reali: De Rosa smista bene a Carminucci sulla sinistra che da fondo campo mette in area un insidioso cross basso con Ciotti che in scivolata anticipa di un soffio De Panicis. Passa un minuto ed il Porto ha un’altra buona occasione: Cucco dalla sinistra pesca al limite dell’area Gabrielli che tira al volo di prima intenzione di collo pieno, ma la palla finisce alta. Il Porto d’Ascoli insiste con gli ex Berardini e Iachini che imbastiscono una buona trama al limite dell’area ma il tiro di quest’ultimo è nettamente fuori. Al 38’ l’unica, vera, grande occasione della partita per il Grottammare: Giorgio Valentini recupera un pallone a centrocampo, si accentra e dal limite tira con il sinistro; la palla, molto angolata, si stampa sul palo con Reali battuto e rientra in campo dalla parte opposta dove si avventa De Panicis che rimette al centro un traversone deviato da un braccio di un difensore ospite; per l’arbitro è tutto regolare. Quando ormai tutto fa presagire la chiusura del primo tempo a reti inviolate, arriva il vantaggio degli uomini di Filippini: i difensori del Grottammare non riescono a buttare, per ben due volte, fuori dall’area un pallone vagante il quale arriva a Iachini all’altezza del dischetto; per lui è un gioco da ragazzi battere l’incolpevole Beni.

Nella ripresa succede poco: il Grottammare rimane subito in dieci per l’espulsione di Giorgio Valentini di cui abbiamo già detto ed il Porto d’Ascoli deve solo controllare il vantaggio, cercando di colpire in contropiede. Al 57’ Pendenza lanciato da Cucco si vede deviare in angolo il suo tiro dal tacco di un difensore di casa, mentre al 79’ lo stesso centravanti abruzzese non sbaglia l’invitante assist di Iachini: con una finta si sbarazza del giovane Avellino, con un’altra finta mette a sedere Beni e chiude la partita. Sul taccuino c’è solo un’ultima occasione per il Grottammare all’87’: De Cesare tocca corto una punizione al limite per Traini ma il tiro del buon Davide – oggi in giornata decisamente sotto tono – termina alto sopra la traversa.

Chiudiamo con la nota negativa della partita, l’arbitro Riccardo Cannata da Collegno: lento nella corsa, spesso in mezzo allo svolgersi dell’azione tanto da dar fastidio ai giocatori, ha dato sempre le spalle ai suoi collaboratori fischiando dei fuorigioco, tempestivamente segnalati dagli assistenti, con molti secondi di ritardo e solo perché qualche giocatore in mezzo al campo glielo faceva notare; permaloso al punto giusto come il vecchio Farina da Novi Ligure (ecco perché farà carriera), ha usato due pesi e due misure nel giudicare i falli e le ammonizioni. Ci dispiace dirlo, ma quello visto oggi è la classica dimostrazione del vizio italico, ossia non fanno carriera i più meritevoli ma solo quelli che hanno alle spalle… qualche santo in Paradiso. Questo per dire che, dato che l’Aia si lamenta sempre di non avere i soldi per i propri arbitri, possono benissimo risparmiarsi di mandare certi soggetti in giro per l’Italia. E non per sminuire la sacrosanta vittoria del Porto d’Ascoli e giustificare la sconfitta del Grottammare: gli uomini di Morreale visti oggi avrebbero perso con qualsiasi altro arbitro perché con la testa erano altrove.

COMMENTI

Vincenzo Morreale (Grottammare)

C’è poco da dire, il Porto d’Ascoli ha meritato ampiamente la vittoria. Oggi sono rimasto deluso dal comportamento dei miei ragazzi, non si possono regalare due uomini ad una squadra forte come il Porto d’Ascoli, con espulsioni che si potevano evitare e che peseranno nelle prossime domeniche. Me ne prendo le colpe perché sicuramente ho sbagliato a preparare la partita.

Stefano Filippini (Porto d’Ascoli)

La nostra affermazione credo sia limpida, anche se la vittoria è stata molto tirata; dopo il vantaggio, dovevamo chiudere prima la partita anche se, a parte il palo, non abbiamo corso grandi rischi ma gli avversari potevano sempre trovare improvvisamente la rete del pareggio. Comunque sono soddisfatto dei tre punti, è una bella iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato.