MARTINSICURO – Blitz dei carabinieri contro la prostituzione in strada. Uomini del radiomobile di Alba Adriatica, diretti dal maggiore Emanuele Mazzotta, hanno fermato e multato a Martinsicuro 4 lucciole, tutte dell’est europa. In ottemperanza all’ordinanza del sindaco Camaioni, sono state elevate sanzioni da 500 euro l’una.
A Colonnella, invece, i carabinieri hanno sorpreso quattro ascolani a contrattare prestazioni sessuali lungo la Bonifica del Tronto. Per loro, in base all’ordinanza del sindaco Pollastrelli che prevede multe solo per i clienti, è scattata una sanzione da 400 euro.
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Affermo che le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
In primo luogo, se non si compie alcun fatto concreto all’ordine ed al decoro, non si può essere sanzionabili. In secondo, come già dichiarato, tale divieti introdotti dalle Ordinanze Sindacali devono essere esclusivamente di tipo temporaneo ed occasionale e non certo ordinario e permanente ed i Regolamenti degli Enti Locali non possono legiferare in ambito di sicurezza ed ordine pubblico, siccome tale materia legislativa è di esclusiva competenza dello Stato centrale.
Posso dire che se sono presenti certi disagi d’ordine pubblico, che le stesse professioniste educate possono benissimo evitare, sono già presenti le leggi nazionali per fronteggiare tale degrado, senza chiamare in causa la prostituzione direttamente ed unicamente.
Non capisco il motivo per il quale debba essere bandita una libera scelta, se questa non crea concrete condizioni di pericolo. Ho già detto che se sono presenti dei disagi, questi possono essere contrastati con le leggi nazionali attuali, senza accusare unicamente la prostituzione e quindi soffrire dell’assurda ed inaccettabile Meretriciofobia.