DA RIVIERA OGGI N. 1090

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È partita lunedì scorso la XXVII edizione del nostro settimanale invernale. Come ogni presenta novità importanti. Innanzitutto l’inserto Lunedì Sport conterrà, sì classifiche complete e tutti i risultati della giornata calcistica, ma anche approfondimenti importanti sulla Sambenedettese Calcio. Corredati dalla rubricala “Conosciamoli meglio” dedicata a giocatori e staff della benamata società rossoblu. Oggi tocca al Direttore sportivo Sandro Federico. Resterà invece con il format molto apprezzato della precedente edizione il resoconto di tutti gli sport cosiddetti minori che cercheremo di rendere sempre meno INVISIBILI.

Le prime quattro pagine, sin da questo numero, sono dedicate agli approfondimenti delle vicende di attualità. Questa settimana spicca la cronistoria della cosiddetta Grande Opera che, partita con il fiato alle trombe, sta miseramente naufragando nel nulla.

Puntuali saranno i miei DisAppunti (come potete leggere di seguito, stavolta li ho anticipati sul settimanale in edicola e li ripropongo qui). Quindi le mie personalissime opinioni sulla vita politica, economica e sportiva del nostro territorio. Un territorio che mi piacerebbe non chiamare più “Riviera delle Palme”. Un nome che ritengo non rispondente alla realtà dei nostri posti in quanto rappresentato, sì da palme e mare, ma anche da bellissime colline. La chiamerò semplicemente Dieciterre come il numero di località, di comuni cioè, che compongono un territorio che più omogeneo non c’è. Vedasi la diligente Istat per conferma.

Il decennio che ha visto Giovanni Gaspari sindaco della città capofila, San Benedetto del Tronto, è stato caratterizzato, più che dall’immobilità, da una notevole carenza di materia grigia che ritengo la causa principale della mancata crescita turistica ed economica di San Benedetto e, di conseguenza, dell’hinterland. Chi si ferma è perduto, diceva qualcuno ma per muoversi si ha bisogno di idee e di intelligenza, perché chi si muove male può far peggio di chi sta fermo. Al momento non sono in grado di emettere giudizi mirati, tanto meno definitivi, sull’operato dell’amministrazione Piunti e delle vicende di maggiore attualità alla pari delle possibilità che ha la Sambenedettese calcio nel campionato di Lega Pro.

GIUNTA PIUNTI

La cosa che ho notato con piacere è stata la maniera con cui si sta comportando l’opposizione in Consiglio comunale. Ho assistito a quello di sabato scorso e mi sono piacevolmente sorpreso perché tutti gli interventi sono stati saggi. In quanto rivolti al miglioramento della città piuttosto che alla demonizzazione dell’avversario politico. Insomma una serie di appunti da parte di Di Francesco & C. che definirei sollecitazioni a far meglio e quindi a non fare errori. Un grande segno di civiltà della quale la città ha estremo bisogno. Non sono mancati dai banchi delle opposizioni sottili complimenti al sindaco, tutti motivati, e divergenze tra consiglieri che, di natura politica diversa ma sempre non facenti parte della maggioranza. Hanno ragionato sui problemi senza il timore di avvantaggiare il primo cittadino e la sua giunta. Basta rileggere la cronaca della nostra Isabella Silvestri (su rivieraoggi.it) per rendersene conto. Insomma un consiglio comunale costruttivo i cui frutti mi auguro arrivino presto per tutta la comunità sambenedettese. Perché poi le ‘chiacchiere’ restano chiacchiere e nulla più, se alle stesse non fanno seguito risultati buoni e concreti. La gente che ha guardato, e credo apprezzato, adesso se li aspetta. Noi staremo sempre alla finestra come umili guardiani. Senza scusanti per nessuno.

Per esempio, mi è capitato di ascoltare da componenti la maggioranza che amministrare è “duro” (e mi sta anche bene) ma anche che le risorse economiche sono quelle che sono (e non mi sta bene).

Maggioranza e opposizione rappresentano amministrativamente e politicamente una città per volontà propria. I cittadini hanno eletto i candidati e non persone obbligate a svolgere un compito così delicato. L’auspicio del popolo è che hanno eletto persone che non devono DISTRIBUIRE il denaro che arriva dalle tasse o dal governo centrale (troppo facile) ma persone che mettono a disposizione il proprio cervello per giustificare il ruolo che ricoprono.

Le entrate bisogna crearsele (anche) facendo ricorso a idee, a progetti e alla collaborazione lecita con gli imprenditori. Sempre con lo spirito comune di migliorare le rispettive aziende pubbliche e private. Mi sembra, dico mi sembra, che sia questo lo spirito di Piunti & C.

Nella vita nulla è facile ma diventa un obbligo usare la testa (ripeto: e non solo le tasche dei cittadini) per assolvere compiti per i quali nessuno li ha obbligati. Come fu con Gaspari dieci anni fa, la mia, la nostra fiducia al momento è massima.

ANATRA ZOPPA

Ho già avuto modo di dire che, se la sentenza del ricorso del Pd sarà favorevole ai ricorrenti, gioiranno soltanto coloro che sono rimasti delusi dalla mancata elezione di se stessi e di coloro (più degli eletti!) che grazie ai candidati sostenuti avrebbero  ottenuto vantaggi di riflesso. Sarebbe delusa invece la stragrande maggioranza di cittadini ed elettori disinteressati. Essi vogliono soltanto azioni ed impegno senza più perdite di tempo. Avesse vinto Perazzoli e la situazione inversa avrei scritto la stessa identica cosa perché credo di interpretare il pensiero di un buon 80% della popolazione sambenedettese. Quella buona, saggia e svincolata da interessi ‘strettamente’ personali.

GRANDE OPERA

Carlo Fazzini ha diligentemente riportato e analizzato sulle pagine del settimanale in edicola tutta la vicenda a partire dalle prime mosse tra il presidente della Fondazione Carisap e il sindaco Gaspari. Si partì dall’area Ballarin fino alla recente e cocente constatazione che è stato… uno scherzo e che nemmeno un euro arriverà per la realizzazione di quella che tutti abbiamo chiamato Grande Opera. Fatto salvo il milione e passa (così sembra) dato all’architetto incaricato. Credo che una decisione positiva o negativa sulla realizzazione del progetto sarebbe arrivata in termini brevi o brevissimi se la Grande Operazione con la Fondazione fosse stato trattata da un sindaco di una Grande Città in rappresentanza veramente di 100 mila cittadini e non di una città di 45 mila o 20 mila abitanti per poi condividerla con altri nove sindaci senza sapere come, quanto e quando. Insomma un’opera grande per una città grande che dovrebbe essere un sogno da realizzare per i residenti delle ‘dieciterre’ interessate. Per me lo è.

LA SAMBENEDETTESE CALCIO

Sulle scelte societarie, su quello che dovrebbe dire e fare il ‘patron’ Franco Fedeli, su quello che dovrebbe fare e dire al suo presidente mister Palladini ho già detto molto nelle mie risposte nella rubrica dei commenti su Rivieraoggi.it, rispondendo a quei pochissimi lettori che non sembrano contenti dell’andamento societario e tecnico. Stranamente dopo gli ultimi successi si sono ritirati in buon ordine.

Aggiungo soltanto che in questo momento, al di là dei brillanti risultati sul campo, gli sportivi sambenedettesi stanno vivendo un momento (che mi auguro lunghissimo) così felice da far invidia ad un buon 50% di società oggi in Lega Pro. L’ultima e tragica notizia riguarda la possibilità che la fidejussione di 20 società di Lega Pro sia diventata ora… carta straccia.

Cito soltanto un esempio, l’Ancona (che non rientra tra le 20 società sopra indicate), sulla quale leggo cose molto simili a quelle che abbiamo vissuto noi, prima che arrivasse la gestione Fedeli. In molti lo paragonano a Zamparini, vulcanico presidente del Palermo, per la sua presunta invadenza sui suoi allenatori. A parte che non mi dispiacerebbe se Franco Fedeli ripetesse i successi di Zamparini, del quale non conosco molto la sapienza calcistica mentre ho molte prove sulle conoscenze calcistiche del nostro presidente e tanto meno che sia mai stato un ‘mangia allenatori’. Dice semplicemente le cose come le vede.  Cosa per me bellissima.

Mi sento anche di affermare che Palladini abbia capito che il “il diavolo è meno brutto di come lo si dipinge”. Poi nel calcio tutto può succedere ma questo è un altro discorso.

PS Inizieremo in questi giorni a pubblicare anche on line le nostre interviste esclusive riservate ad ex rossoblu (Carlo Odorizzi-anni 70, Walter Santo Perrotta-anni 80, Franco Sattolo-anni 60, Michele Colasanto-anni 80, Ferdinando Bozzi-anni 80, Guido Macor-anni 60) , finora pubblicate prima dell’estate soltanto sull’edizione cartacea. Che può essere letta, anche on line, al costo 25 euro all’anno. Chi si abbona adesso riceverà (con 25,00) il giornale in pdf fino al 31 dicembre 2017. Quindi per 3 mesi e mezzo gratuitamente. Per abbonarsi basta inviare la propria mail a abbonamenti@rivieraoggi.it o telefonando al 388 6595011 op. 0735 593279. Per la consegna settimanale dell’edizione cartacea presso il vostro domicilio il costo resta di 50 €. Il prezzo in edicola è di 1,50 euro. Grazie.

Sul prossimo numero 1091 di lunedì 26 settembre pubblicheremo per la rubrica “Ti ricordi di…”, Luigi Sansone-anni 70 e il Direttore generale rossoblu Andrea Gianni per la rubrica “Conosciamoli meglio”.