SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Calcio e Finanza, Finanza e Calcio. Un binomio sempre più presente nella dimensione moderna del”pallone”, tanto in Italia quanto in campo internazionale. Gli interessi economici viaggiano di pari passo con quelli sportivi e si auto-influenzano e da anni ormai, gli strumenti che governano la finanza mondiale sono stati mutuati anche dalle società sportive, con quelle calcistiche che rappresentano le capofila, almeno in Europa.

In questo senso le fideiussioni (obbligazione personale contratta col creditore per garantire obbligazione altrui) è uno di quegli strumenti usato ( e a volte abusato) nel mondo del pallone, principalmente a corredo delle iscrizioni o, in altri casi a sostegno dell’esposizione debitoria.

In questa situazione si inserisce la crisi di una piccola società di assicurazioni inglese, la londinese “Gable Insurance” che, a quanto riporta “l’Espresso” sarebbe di recente in forte crisi economica, con addirittura un buco in bilancio da 25 milioni di euro. Il settimanale, negli scorsi giorni, ha rivelato come, dai documenti riservati di cui è entrato in possesso, questa società abbia stipulato polizze fideiussorie con oltre 20 società italiane tra cui la Sampdoria (a garanzia dei debiti di calciomercato), il Bari e tantissime squadre di Lega Pro, tra cui Modena, Venezia e Mantova, ma anche Pordenone e Maceratese che militano nello stesso girone della Sambenedettese. Ricordiamo infatti che le norme federali richiedono che l’iscrizione al campionato, in LP, sia accompagnata da una garanzia fideiussoria di 350mila euro.

Ma cos’è una polizza fideiussoria? Una polizza fideiussoria è diversa da una normale fideiussione, tanto che la Cassazione l’ha definita garanzia atipica, svincolandola dalle norme che si applicano alla fideiussione ordinaria. In parole povere la polizza è l’impegno di pagare un determinato importo al beneficiario (in questo caso la Lega Pro), da parte della compagnia di assicurazione (o una banca), al fine di garantire a quest’ultimo la prestazione a lui dovuta dal contraente(la squadra). A differenza della normale fideiussione però, il fideiussore di una polizza ha un’obbligazione diversa nei confronti del creditore: ovvero non deve soddisfare il debito originale ma è obbligato, in caso di inadempimento del debitore principale, al solo versamento di un indennizzo determinato nella polizza. Contrarre queste polizze con società come la Gable poi, per le società di calcio, è più conveniente perché occorre il solo pagamento della polizza, senza fornire conti correnti o beni a garanzia, come richiederebbero le banche ad esempio. Ed ecco spiegata quindi la proliferazione delle polizze contratte con la società londinese.

La domanda che ora tutti si fanno riguarda le conseguenze nel rapporto fra creditore e debitore, ovvero fra Lega e squadre, in caso la Gable non riuscisse a confermare gli impegni che si è assunta. Per ora da Londra smentiscono che la crisi sia così grave da mettere a repentaglio le polizze già emesse, riporta la Gazzetta dello Sport,  ma è anche lecito dubitare di certe esternazioni in certi gravi momenti. Così come è lecito interrogarsi se tutto il sistema di garanzie attorno al calcio non sia da rivedere visto che, certi strumenti come le fideiussioni, hanno ormai ampiamente dimostrato di non essere termometri accurati né della solvibilità di una certa obbligazione, né della salute generale di una squadra ammessa a un campionato.