SAN BENEDETTO DEL TRONTO- E’ notizia di qualche giorno fa che il Tar accorperà la decisione sulla sospensiva chiesta dal Pd, all’udienza di merito in programma per il 21 ottobre.

Sulla questione interviene l’Udc, autore di un ricorso parallelo ma privo di quell’istanza cautelare chiesta dal Partito Democratico e dagli altri ricorrenti e che mira a sospendere (ottenendo appunto una “sospensiva”) le attività del Consiglio Comunale in attesa di giudizio definitivo. I centristi prendono ancora le distanze dalla strada scelta dai colleghi e ribadiscono come il loro ricorso “ha il solo obiettivo di verificare la correttezza dell’interpretazione della possibilità di un Sindaco eletto che governi con un Consiglio Comunale che non ne sia diretto riferimento di maggioranza e anche quello di sapere se sono stati rispettati i diritti di rappresentatività dei singoli candidati consiglieri” si legge in una nota del partito.

L’Udc poi chiude dichiarando di confermare nei confronti del Sindaco Piunti, che per i centristi  “ha avuto una chiara legittimazione democratica diretta da parte dell’elettorato”, non vi sarebbe alcuna intenzione di esprimere né chiedere la sfiduciaribadendo che la questione a cui il partito mirava col suo ricorso attenesse alla sola questione della “rappresentatività”.