SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’arrivo di Stefano Ferrario alla Sambenedettese ha portato alla squadra molta esperienza. Non è una frase lasciata al caso: il difensore 31enne ha calcato, fin dall’inizio della sua carriera calcistica, i campi  del calcio professionistico.

Da sottolineare i campionati in serie A disputati a Lecce e Parma con un complessivo di 32 presenze. In serie B ha vestito le casacche delle nobili Ternana, Ravenna, Lecce e Virtus Lanciano. Inoltre, il giocatore rossoblu, è un anche un esperto della terza serie avendo già giocato in questa categoria con Como, Ternana, Ravenna, Lecce e Catania nell’ultimo anno.

Un veterano da cui la squadra può davvero imparare molto. Un esempio, anche professionale, per i giovani della rosa. Intervistato da Riviera Oggi, ci ha raccontato le sue prime impressioni da rossoblu.

Torniamo alla vittoria di Gubbio. Si è vista una Samb dall’atteggiamento giusto.

“Esatto, siamo scesi in campo con la giusta cattiveria. Sapevamo di poter fare la partita e così è stato. Ci abbiamo creduto fin dall’inizio. L’unica pecca da evidenziare è che dopo il goal del vantaggio ci siamo rilassati, come a Macerata. Non deve succedere perché in questa categoria rischi seriamente di pagare dazio. Non dobbiamo avere paura, uniti possiamo andare lontano”.

Erano piombate critiche dopo la sconfitta contro il Mantova. Quanto hanno influito le parole del Patron Fedeli e di mister Palladini?

“Il presidente non è entrato mai nello spogliatoio. Ha fatto sentire il suo disappunto nel modo giusto. La sua presenza è forte ed è molto gradita da noi giocatori. Il mister, come il patron, ci ha dato la carica giusta per riscattare il passo falso casalingo. La partita contro il Mantova è stata decisa da episodi, non avevamo giocato così male, abbiamo avuto le nostre occasioni”.

Parliamo di te. Prime impressioni sulla rosa rossoblu?

“Siamo un bel gruppo tra giovani e ‘vecchi’. Ognuno può dare il suo grande contributo alla Sambenedettese. Io cerco, ogni volta che sono chiamato in causa, di dare il massimo. Voglio aiutare anche i giovani a crescere grazie alla mia esperienza. Loro sono il motore ed è giusto che i veterani diano un buono esempio dentro e fuori dal campo. Non mi tirerò mai indietro e farò di tutto per aiutare la squadra a vincere”.

Pensieri sulla tifoseria rivierasca e sulla città di San Benedetto?

“Il tifo della Sambenedettese è meraviglioso. La loro passione ci carica. Anche contro il Mantova, nonostante la sconfitta, il sostegno alla squadra era costante. Vogliamo ripagare la fiducia dei tifosi e per farlo dobbiamo continuare a fare bene, già dalla partita contro il Fano al Riviera delle Palme. E’ ora di regalare la prima gioia tra le mura amiche. Sto molto bene a San Benedetto, non conoscevo la città. E’ stata una piacevole sorpresa”.

Con Parma e Venezia nel girone B della Lega Pro, il discorso promozione è chiuso per tutte le squadre?

“Vedendo il loro avvio sembrerebbe di no. Sono senz’altro favorite al salto in serie B ma io terrei d’occhio le squadre come Bassano e Reggiana che hanno una rosa consolidata da vari anni. L’usato sicuro porta sempre dei benefici. Comunque il nostro girone è il più difficile dei tre o almeno lo metterei a pari con il C”.