SAN BENEDETTO DEL TRONTO- La Samb supera per 3 a 1 i “lupi” del Gubbio e lo fa nella loro tana, quel “Barbetti” che, in occasione del turno estivo di Coppa Italia, era stato teatro di una sconfitta molto più “sonora” di quel che testimoniasse il tabellino finale con un 2 a 1 che, soprattutto nel gioco, aveva destato più di un dubbio circa il valore della rosa rossoblu. La Samb invece, “incazzata” dopo la sconfitta immeritata di sabato contro il Mantova, torna in Umbria e stavolta gioca una gara davvero gagliarda portando a casa tre punti e tre gol che regalano di nuovo speranza a tutto l’ambiente, forse un po’ abbattuto dopo lo scorso turno.

Il risultato arriva grazie a una prova collettiva di spessore, grazie alla conferma di qualche “vecchio” come Sabatino che sembra tornato quello dello scorso anno e Sorrentino che ripaga la fiducia di Palladini e arriva grazie anche alla qualità di certi innesti, Berardocco e Frison su tutti che, nei rispettivi ruoli, trasmettono sicurezza e qualità. Andiamo allora a leggere tutti i voti di Riviera Oggi dati ai calciatori rossoblu:

Frison 7: A scanso di equivoci: Pegorin è certamente un ottimo portiere per l’età che ha, ma ieri si è vista la fiducia e la sicurezza che può trasmettere un estremo difensore della caratura e esperienza di Frison, pronto e sicuro su ogni tiro dalla distanza e generalmente sempre attento a quello che gli passa davanti ai “radar” installati nell’area piccola.

Di Pasquale 6,5: Ferretti è un cliente davvero difficile e a tratti il giovane, oggi schierato da terzino, lo soffre, come in occasione del gol dove forse poteva essere più reattivo nel contrasto. Il resto della partita è però positiva, attenta e anche foriera di qualche “avventura”  in attacco.

Radi e Ferrario 6,5: Scegliamo un voto “congiunto” per l’esperta coppia difensiva messa in campo da Palladini, coppia che pronti e via rischia di farsi infilare da Musto ma che poi si riprende e man mano cresce e sia Radi che Ferrario si rendono protagonisti di buoni e a volte decisivi interventi che contribuiscono a incassare non più di un gol. L’alchimia tra i due è buona.

Di Filippo 6: Anche lui come Di Pasquale qualche grattacapo ce l’ha con Lunetta nel primo tempo tanto da essere costretto al fallo che gli costa l’ammonizione quando l’esterno di Magi gli sfila via in contropiede. Propositivo anche in attacco, dove si rende protagonista di qualche intelligente e generosa sovrapposizione.

Berardocco 7: Finalmente può battere un rigore dopo lo “scippo” di Fioretti a Macerata e segnare il suo primo gol in maglia rossoblu. Ma lo score sul tabellino difficilmente testimonierà ciò che mette in campo il ragazzo pescarese. Mostra una qualità nel trattare la palla che meriterebbe palcoscenici diversi, coraggio nel chiederla anche quando “scotta”  e a tratti sembra davvero “danzare” su quel pallone che non sempre è stato generoso con lui in carriera ma che, quest’anno tutti sperano, gli possa restituire finalmente qualcosa. L’unica pecca, di una gara altrimenti perfetta, è quando lascia troppo campo a Romano in occasione del pareggio umbro.

Lulli 7: Se Berardocco rappresenta il fioretto, Lulli è invece maestro di sciabola, l’aspetto più oscuro del centrocampo ma anche quello necessario per vincere le partite. Impressionante la sua corsa a cui abbina anche degli “strappi” palla al piede di sorprendente lucidità. Forse ha un gemello che lo aspetta negli spogliatoi all’intervallo. Indagheremo.(85′ Crescenzo s.v.: Entra a partita ormai finita e il suo apporto è poco tangibile).

Sabatino 7,5: Fosforo e corsa in mezzo al campo, non lesina nulla a Gubbio capitan Sabatino che sembra essere tornato quello dello scorso anno: presente col piede a sporcare ogni iniziativa avversaria e “malizioso” al punto giusto anche davanti dove sfiora altre volte il gol prima di insaccare il 3 a 1 che mette in ghiaccio la gara. #bentornatoSabatino

Mancuso 7: Moto perpetuo sulla fascia destra dove riceve palla e, da copione e per tutta la gara, va sul fondo e crossa. E nella serata di ieri gli va alla grande perché porta a casa praticamente due assist, nonostante sul primo ci sia la netta complicità di Volpe.

Sorrentino 7,5: Sabato gioca uno spezzone di gara che gli riserva i complimenti anche del mister del Mantova. Palladini allora lo promuove titolare e il ragazzo non delude le aspettative giocando una gara maiuscola perché fatta di tanti gesti, tutti di qualità: dalla protezione del pallone, allo smistamento dello stesso sempre con intelligenza, fino all’opportunismo sotto porta che gli regala il primo gol tra i professionisti. Completo.(85′ Fioretti s.v.: Anche lui come Crescenzo entra per far rifiatare uno stremato Sorrentino quando la partita è agli sgoccioli).

Di Massimo 6,5: Dà vita a un primo tempo davvero scoppiettante e in cui fa finalmente vedere le qualità che l’hanno portato a essere notato da Fabio Paratici e dalla Juventus. Nell’azione che porta al rigore manda al “bar” mezza difesa del Gubbio che poi è costretta ad atterrarlo. A tratti scatenato.(67′ Tortolano 5,5: Sta in campo oltre 25 minuti ma si fa vedere davvero poco, forse i 90 minuti di sabato si facevano ancora sentire nelle gambe del ragazzo).

Palladini 7,5: Si mette in campo praticamente con un modulo speculare a quello scelto da Magi e lo mette in difficoltà perché ha il coraggio di accettare un po’ di sofferenza sulle fasce dietro ma in cambio, aiutato dai suoi da cui ottiene corsa e sacrificio, riesce a sua volta a far soffrire il Gubbio dietro con Mancuso e Di Massimo che diventano delle vere e proprie spine nel fianco degli umbri tanto che l’ex tecnico dell’Ancona è costretto a metterci le mani cambiando un uomo per corsia all’intervallo.