GROTTAMMARE -Dal mese di settembre le famiglie in condizioni economiche disagiate possono richiedere il Sia, il “Sostegno per l’inclusione attiva”. Per ottenerlo, si deve aderire a progetti di attivazione sociale e lavorativa, predisposti dal Comune in collaborazione con altri enti, e soddisfare determinati requisiti economici e familiari. Al SIA è collegato un contributo economico, commisurato alla grandezza del nucleo familiare, che viene accreditato su una carta prepagata. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.

Possono usufruire del SIA i nuclei familiari in possesso dei seguenti requisiti: presenza in famiglia  di almeno un minorenne o di un figlio disabile o di una donna in gravidanza, ISEE uguale o inferiore a 3.000 euro, trattamenti economici previdenziali complessivi inferiori a 600 euro e assenza di sostegni al reddito legati alla disoccupazione; cittadinanza italiana, residenza in Italia da almeno due anni e non essere proprietario di auto immatricolate nei dodici mesi antecedenti la richiesta, né di auto di cilindrata superiore a 1.300 cc (250 cc in caso di moto) immatricolate nei tre anni precedenti la richiesta.

La graduatoria di assegnazione tiene conto di ulteriori punteggi calcolati in base a specifici criteri: presenza di più figli, genitore solo, persone con disabilità o non autosufficienti, possesso di ISEE più basso, assenza di lavoro.

Il contributo è di 80 euro per ogni membro della famiglia, fino a un massimo di 400 euro mensili, erogati con cadenza bimestrale, ma la condizione essenziale per l’ottenimento del beneficio è l’adesione del nucleo familiare del richiedente a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, predisposto dai servizi sociali del Comune coordinati dall’Ambito Territoriale Sociale in rete con i servizi del territorio (centri per l’impiego, servizi sanitari, scuole, soggetti privati). Le attività possono riguardare la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute e in generale l’interazione con i servizi offerti dal territorio.

“Un tassello mancante per riconquistare l’autonomia – così l’assessore all’Inclusività sociale Clarita Baldoni saluta l’attivazione del SIA – Un intervento che allevierà situazioni di estremo bisogno, per le quali era necessario prevedere un sostegno. Sono fondi stanziati per contrastare le situazioni di estrema povertà: le famiglie disagiate riceveranno un aiuto concreto che sommato ad un percorso di integrazione sociale, definito insieme da Comune, scuola, centro per l’impiego ecc., permetterà a questi nuclei familiari di riconquistare la propria autonomia. Il SIA va ad aggiungersi alle altre misure di sostegno alle famiglie già in essere: Legge 30, contributo per i 3 figli minori, assegno di maternità, contributi per l’affitto, bonus bebè, carta acquisti, assegno di cura, contributo per l’acquisto di libri scolastici, decurtazioni per servizio mensa e scuolabus”.

L’adesione al programma SIA va fatta  con l’apposita modulistica reperibile all’Ufficio Servizi Sociali. Al momento della domanda, il richiedente deve essere già in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità.