SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Manca poco, davvero poco e i fans rossoblu potranno finalmente accogliere in casa i loro beniamini, per quello che sarà, con tutti i “crismi”, il benvenuto in Lega Pro del “Riviera delle Palme” alla Sambenedettese, in occasione della sfida di domani contro il Mantova.

A presentare la gara contro i “virgiliani” ci pensa Ottavio Palladini, che domani potrà contare su 22 elementi, ovvero più o meno l’intera rosa al netto dell’infortunato N’Tow e degli squalificati Lulli e Radi. “I dubbi di formazione principali li ho a centrocampo dove in sostituzione di Lulli sto vagliando diverse opzioni come l’impiego di Damonte o anche quello di Crescenzo e Pezzotti che possono fare le mezze ali” sottolinea il mister che poi confida come Tortolano, autore di un ottimo debutto alla prima di Macerata, nonostante l’affaticamento muscolare patito nei giorni successivi alla gara, “ha buone chances di partire da titolare, d’altronde meglio che parta dall’inizio così, se dovesse avere problemi di tenuta, posso sempre sostituirlo. Lui purtroppo rientra in quel gruppo di giocatori, come Ferrario e Mori per esempio, che non hanno fatto la preparazione e che quindi sono un po’ lontani dal ritmo partita”.

Occhio poi agli avversari: “Il Mantova è una squadra tosta e se c’è qualcosa che temo di loro è il reparto offensivo con Caridi che è ancora un calciatore pericoloso a questi livelli, Con Tripoli che è abilissimo a saltare l’uomo e anche lo stesso Marchi che è un calciatore simile a Colombi della Maceratese e al quale dovremo prestare lo stesso tipo di attenzione”.

Chi non sarà della partita invece, almeno dall’inizio è Alessio Di Massimo e i motivi a Palladini sono chiarissimi: “Conosco molto bene il ragazzo, forse più di tutti fra i nuovi arrivati, conosco la sua forza fisica e le sue qualità ma deve ancora crescere tatticamente, deve imparare a stare concentrato per 90 minuti e a giocare di più con la squadra” confida il mister che poi, a precisa domanda se l’esperienza di Torino al calciatore abbia fatto bene o male, risponde così: “Tutte le esperienze sono utili, più che all’esperienza dovrebbe pensare e riflettere però sul perché la Juventus non lo ha confermato,  ma non è una critica”-spiega Palladini- “piuttosto uno spunto che deve servire al  ragazzo per migliorare”.

E allora sia Di Massimo che gli altri, a partire da domani dovranno “usare la testa” avverte il tecnico, perché “non dovremo farci influenzare dal pubblico e dal calore che sentiremo all’esterno, ma pensare alla gara”. Perché in fondo, parola di Palladini, “se questa squadra usa la testa e lavora può crescere ancora”.