SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Una nuova riunione dell’assise sambenedettese è alle porte, fissata per la mattinata di sabato 17 settembre e, in vista del terzo consiglio dell’era Piunti, alla presenza del sindaco stesso, si è riunito oggi un folto gruppo di rappresentanti delle forze politiche cittadine.

Ai capigruppo è stato presentato l’ordine del giorno della prossima adunanza che tra i punti più succosi presenta certamente la votazione per l’istituzione delle commissioni consiliari, la sottoposizione all’assise del bilancio della Ciip assieme alle interrogazioni di Mandrelli e Capriotti e a una mozione “fresca fresca” promossa dal capogruppo di Forza Italia Valerio Pignotti ma anche bipartisan nell’accoglienza perché, tra i firmatari, c’è Marco Curzi oltre ai consiglieri Balloni, Troli e Chiarini.

Con l’atto indirizzato al presidente Gabrielli e al primo cittadino Piunti, i consiglieri chiedono, a nome del Consiglio Comunale di San Benedetto l’attivazione di Governo e Parlamento,  spingendo per  una legge che, si legge, faccia “riacquistare retroattivamente il diritto alla rivalutazione dei trattamenti pensionistici e quindi ad ottenere il pagamento degli arretrati con interessi e il ricalcolo della pensione per i trattamenti successivi”  tutto ciò a seguito della sentenza n° 70 del 2015 della Corte Costiuzionale che ha rilevato taluni profili di incostituzionalità del c.d. “Blocco Fornero” del 2011 che incide su alcune fasce retributive tra gli aventi diritto alla pensione.

In Consiglio andrà poi l’approvazione della variazione di bilancio di 230mila euro decisa dalla giunta qualche giorno fa e parte del progetto da 2 milioni di euro destinato alla riqualificazione edilizia del Polo Scolastico di Via Ferri. Sulla questione è intervenuto Giorgio De Vecchis che, raggiunto al telefono da Riviera Oggi, ha riportato anche a noi le perplessità che ha manifestato in mattinata ai colleghi circa gli interventi alle “Manzoni” e in generale in materia di edilizia scolastica.

Per il leader di “Ripartiamo da Zero” è necessaria “un’analisi differenziale su quanto costino gli interventi di ristrutturazione in rapporto soprattutto all’opportunità della costruzione di nuovi edifici scolastici”. Il consigliere insomma, è convinto che sia per le scuole di via Ferri che per il resto degli interventi in materia edile scolastica si debba mettere da parte un certo modus operandi che non esita a definire “emergenziale” in favore della “valutazione sulla costruzione di nuove scuole, che sono convinto sia più vantaggioso e meno costoso in proporzione”chiosa il politico.  In tal senso il consigliere attacca anche la scelta, della passata amministrazione, di convertire l’ex Tribunale in scuola: “un’idea per nulla funzionale, quella resta una struttura vecchia di 30 anni e non pensata per essere una scuola bensì un tribunale”.

Insomma la carne al fuoco non manca in vista del 17 settembre, vedremo allora, fra poco meno di dieci giorni, cosa uscirà fuori dal “barbecue” politico, seppur l’ora per la quale è fissato il consesso, in mattinata, non sia delle più invitanti.