SAN BENEDETTO DEL TRONTO- E’ arrivato nelle ultime ore di mercato e, per la verità, con qualche rallentamento nelle trattative che ha rischiato di far saltare il suo approdo in rossoblu “per questioni contrattuali con la Pistoiese”. Stiamo parlando di Loris Damonte, centrocampista ligure nato nel 1990 e che ha scelto il progetto della Sambenedettese “con entusiasmo” anche se a Pistoia non era esattamente fra le prime scelte: “ho vissuto il precampionato ai margini, non rientravo più nei piani tecnici della società quindi ho scelto San Benedetto per un rilancio, conscio che questa sia per me una grande occasione da sfruttare”.
E un’occasione potrebbe arrivare già nel prossimo turno casalingo contro il Mantova, complice la squalifica di Luca Lulli, interno di centrocampo che ha rimediato un doppio giallo nell’esordio di Macerata che lo costringerà a saltare il prossimo impegno. “Io sono a completa disposizione del mister, mi alleno e se serve gioco certamente con piacere (ride n.d.r.)” rivela lo stesso ragazzo. La posizione poi non sembra essere una questione rilevante: “sono un incontrista, sono le mie caratteristiche, ma per il resto posso giocare in ogni posizione della mediana, sia da mezz’ala che da regista davanti alla difesa”.
Damonte, che viene anche da un passato in Serie B con il Varese, è un centrocampista col “vizio del gol”, 6 infatti le sue segnature in una sola stagione di Lega Pro nel 2011 ad Alessandria e 4 in tre stagioni di “cadetteria”con i lombardi dove è stato allenato anche da Fabrizio Castori che lo ha elogiato pubblicamente e “che non posso che ringraziare per le belle parole” conferma il 26enne. A Pistoia e prima con il Messina invece, il centrocampista savonese di nascita ha “visto” un po’ meno la porta: “negli ultimi anni in effetti mi è riuscito meno di segnare con continuità, ma speriamo di invertire il trend in questa stagione”.
Insomma, Damonte non sa se giocherà sabato pomeriggio, sa però che col Mantova “non sarà una gara facile perché si tratta di una buona squadra con dei buoni giocatori”, così come la Samb d’altronde che in circa una settimana ha già “impressionato favorevolmente” il calciatore che però , per gli obiettivi personali e stagionali, rimane cauto nonostante il bell’esordio di cui è stato spettatore “interessato”: “vedremo strada facendo”.
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Direttore, secondo lei non è una vergogna che per assistere alla partitella del mercoledi un tifoso debba andare in trasferta a Castorano? Mi sarebbe piaciuto oggi, come tutti i mercoledi vedere l’allenamento, ma bisogna fare più di 25km. La stampa non ha lo stesso disagio? La samb sta tra i professionisti e dovrebbe essere una priorità, gli impianti sportivi in questo comune pochi o tanti ci sono e tutti a partecipazione mista pubblico privato e il pubblico dovrebbe essere prioritariamente appannaggio della samb senza se e senza ma. E’ uno schifo gli allenamenti in trasferta. Poi in merito all’articolo oggi… Leggi il resto »
Lei li chiama ‘allenamenti in trasferta’ io ‘allenamenti nel territorio’. Vada a vedersi dove si trovano i campi di allenamento dele più importanti squadre italiane. Se poi qualcuno vuole andarci a piedi, alzo le mani
Si Nel territorio di un altro comune più vicino al capoluogo di provincia che al nostro comune. Qua i campi ci sono ma come sempre vengono negati, perchè ? Lei li chiama nel territorio, sono anni che si discute di una cittadella dello sport ma mai nessuno ha proposto o proporrà di farlo nel territorio come lo chiama lei, a Castorano o a Offida ecc ecc. A me pare assurdo che anche adesso che siamo tra i professionisti ci sia questa ostilità del territorio naturale verso la samb. Se si mettesse in torno ad un tavolo tutte le società di… Leggi il resto »
Come no. In linea d’aria mi rfierisco a distanze di massimo 8-10 chilometri da San Benedetto.